Nel giorno del suo 70° compleanno, La Gazzetta dello Sport dedica un articolo nella quale viene ripercorsa tutta la carriera di Adriano Galliani, a partire dal primo incontro con Silvio Berlusconi quando lavorava nel mondo televisivo) e dal primo impegno nel mondo del calcio. Nel 1984, l’attuale ad della parte sportiva del Milan è diventato vice-presidente del Monza: quando dirige il club della sua città, Galliani ha pochi soldi in tasca da poter utilizzare sul mercato, tanto che, per esempio, è costretto a passare una notte intera per strappare 5 milioni nell’acquisto di Marronaro. Il 20 febbraio 1986, Berlusconi acquista il Milan e vuole al suo fianco proprio Galliani, che mette a segno grandi colpi di mercato, come Van Basten, preso per pochi soldi, o Rijkaard, con la famosa fuga dagli uffici dello Sporting Lisbona per evitare l’ira dei tifosi, fino ad arrivare a Shevchenko, Kakà e Ibrahimovic. In tutti questi anni, non mancano naturalmente anche qualche momento negativo, sia in campo (la famosa serata di Marsiglia), che sul mercato (la vicenda Pato-Tevez nel gennaio 2012), ma Galliani è stato senza dubbio con Berlusconi uno dei grandi artefici della gloriosa storia del Milan degli ultimi 30 anni.