Berlusconi è tranquillo, Galliani è soddisfatto e il Milan va sempre più a rotoli. Eppure un filo di speranza c'è…

31 Ago 2014 18:00
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L’EDITORIALE

Fabrizio Tomasello, giornalista, ideatore e conduttore giugno di “Passione Rossonera” su Radio Radio, l’unico programma radiofonico esclusivamente dedicato al Milan.

La risposta alla mia domanda, inoltrata per due settimane consecutive al presidente Berlusconi («ma lei è intimamente soddisfatto di come stanno andando le cose al Milan?») è arrivata, non direttamente, ma è arrivata. Il numero uno rossonero, come riferisce un prestigioso quotidiano nazionale, non è sembrato per nulla preoccupato nell’assistere a questo precampionato affannoso e irto di ostacoli, è apparso tutt’altro che inquieto di fronte a questa sfilza di scoppole rimediate negli Stati Uniti, e a fare da contraltare al Cavaliere, sono arrivate anche le dichiarazioni rassicuranti di Galliani che ha visto un Milan in crescita ed è contento così.
Beati loro.
 
Con tutto l’ottimismo del mondo, è difficile essere fiduciosi di fronte ad un spettacolo così deprimente. Anche contro il Liverpool, il Milan messo in campo da Filippo Inzaghi è sembrato una specie di armata brancaleone, fragile come un cristallo di Boemia dietro, tozzo, spigoloso e senza un briciolo di fantasia davanti. E anche stavolta si è tentato di camuffare il valore dozzinale di questa rosa con la condizione precaria, la preparazione faticosa e le numerose assenze.
Balle. Le assenze ce l’hanno tutti (per scrupolo, andate a controllare con che formazioni il Manchester City e il Liverpool hanno sotterrato il Milan sotto una gragnuola di colpi) e anche la preparazione non può essere un alibi, se è vero che Roma e Inter, partite più o meno quando Inzaghi ha aperto le danze a Milanello, hanno dato filo da torcere a squadroni come Real Madrid e Manchester United, regalando ai propri tifosi soddisfazioni per noi impensabili.
 
Stavolta pure il nuovo tecnico rossonero si è detto soddisfatto dei progressi mostrati dalla squadra contro il Liverpool: «Mi è piaciuto lo spirito mostrato dai ragazzi». Perfetto mister, ma come la mettiamo con la qualità? Con tutto lo “spirito” del mondo, urgono opportune ed abbondanti iniezioni di qualità, altrimenti non si va da nessuna parte.
E qui torniamo al solito drammatico e ormai stucchevole discorso. La squadra a disposizione di Filippo Inzaghi è oggettivamente scadente: inadeguato il trio dei portieri, precario il pacchetto difensivo (10 gol incassati in tre partite rappresentano più di un campanello d’allarme); inefficace il centrocampo, sia in copertura che in fase di impostazione di gioco; inconcludente l’attacco, privo di creatività, energia e potenza.
Chiarito l’arcano, quindi. Macchè, tutti sembrano accorgersi delle lacune del Milan, tranne coloro che avrebbero il dovere di migliorarla.

Eppure io confido in qualche colpo di scena che, al momento, avrebbe del miracoloso. Non credo tollerabile che, per l’ennesima estate, la famiglia Berlusconi accetti in maniera passiva lo sfaldamento progressivo della squadra che così faticosamente è stata portata in cima al mondo. La mia convinzione/speranza è che alla fine, grazie ad un moto di sano orgoglio presidenziale, il numero uno rossonero decida di correre ai ripari e mettere a disposizione di Pippo Inzaghi almeno due o tre elementi in grado di risollevare le sorti della stagione.
I primi segnali arrivano dalla riapertura del fronte portiere avvenuta nelle ultime ore. Dopo tutte le nefandezze commesse da Agazzi e Gabriel (il brasiliano, non contento di tutti i danni che combina tra i pali, si è messo anche ad accoppare i propri compagni di squadra) in questo inizio stagione, finalmente qualcuno ha aperto gli occhi. Impensabile che possa arrivare Pepe Reina, considerato il suo stipendio al Liverpool, la sensazione è che alla fine l’operazione Perin possa essere anticipata di un anno e chiudersi entro la fine di agosto 2014.
Così come l’affare Cerci, destinato a vedere la luce nell’ultima settimana di mercato, sempre che Robinho accetti l’offerta dell’Al-Ahli.
Resterebbe un buco a centrocampo, ma chissà che con tanta pazienza non si possano finalmente vedere concreti segnali di crescita da parte di Bryan Cristante. Al Milan tutti puntano ad occhi chiusi su di lui, potrebbe essere arrivato il momento di ripagare questa fiducia con i fatti.
 
 
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La notizia arriva alla vigilia della gara contro il Liverpool. Il tecnico Rodgers elogia Balotelli, tanto da trasformare le sue parole in avances nei confronti dell’attaccante rossonero. Venti milioni. Euro più, euro meno. I Reds aprono forse il più grosso…

Monza-Milan 0-2 (2)

One di Dario Paolillo
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