Nemmeno il tempo di arrivare a Milano, e l’acquisto di Diego Lopez ha già creato discussione tra i tifosi. In molti, viste le ultime stagioni, hanno accolto di buon grado l’arrivo del portiere ex Real Madrid che, in ogni caso, è da considerare un profilo di livello essendo stato il titolare dei blancos nelle ultime due edizioni della Liga spagnola. Il partito degli anti Diego Lopez, invece, usa come argomentazione, comunque valida, l’età e l’ingaggio del giocatore. I 10 milioni di euro che il Milan verserà nel suo conto in banca sono una cifra davvero importante ma il suo arrivo, a queste condizioni contrattuali, si è reso necessario a seguito di una richiesta specifica effettuata da Filippo Inzaghi a Galliani subito dopo le cinque sberle prese contro il Manchester City nella tournée americana.

Purtroppo per il Milan, Agazzi e Gabriel non hanno mantenuto le aspettative e la richiesta, fulminea e improvvisa di Inzaghi, ha costretto la società ad attivarsi per un ruolo che considerava coperto. L’operazione, imbastita da Galliani con Perez (che ha rinunciato ad ogni indennizzo per il cartellino) ha subito posto il Milan in pole ma sul giocatore, è giusto ricordarlo, c’erano anche Arsenal, Liverpool e Monaco, pronte ad offrire un contratto da 3.5 milioni di euro. Sotto il punto di vista dell’ingaggio, è stato molto importante il lavoro effettuato da Giuseppe Riso con Manuel Quillon, agente di Diego Lopez. Alla fine, i 2.5 milioni di euro annui che riceverà lo spagnolo, sono anche accettabili visto che il Milan si è trovato, improvvisamente, con un cappio al collo e ha dovuto fare di necessità, virtù.

Ora però i tifosi, che continuano a non abbonarsi, si aspettano che il mercato rossonero continui nella sua parabola ascendente. Oltre a Diego Lopez, oggi sbarca a Milano Pablo Armero. Il colombiano, che arriva in prestito secco dall’Udinese, è un profilo che piace molto a Inzaghi che potrebbe utilizzarlo non tanto come terzino ma come mezz’ala visto che, ad organico pieno, sulla fascia sinistra in difesa dovrebbe giocare De Sciglio. Da Udine però arrivano avvisi importanti in merito alla vita extra campo del colombiano. Inzaghi dovrà essere bravo a far capire ad Armero quelle che sono le regole interne allo spogliatoio milanista e, soprattutto, che il Milan ha comunque un’immagine da far rispettare e che certe cose, in una città come Milano, vengono amplificate all’ennesima potenza rispetto agli ambienti friulani.

Mercoledì, appuntamento a cena ad Arcore. Se verrà confermato, quello di dopodomani sarà il quinto vertice in un’estate tra Berlusconi, Galliani e Inzaghi. Si farà nuovamente il punto della situazione della squadra e, ancora una volta, Inzaghi ribadirà le sue necessità anche a fronte degli ultimi arrivi. Serve almeno un centrocampista. I nomi sono quelli di Blerim Dzemaili e di Stephane Mbia anche se quest’ultimo, rispetto allo svizzero, ha delle pretese economiche più elevate. Inoltre c’è sempre il nodo relativo all’esterno offensivo da sciogliere. Alessio Cerci continua ad essere il profilo preferito dall’allenatore del Milan mentre le azioni di Adel Taarabt sono segnalate in discesa anche perché il QPR ha fatto nuovamente sapere che non si muoverà dalla sua richiesta di 7 milioni di euro. Infine ci saranno da valutare almeno due situazioni calde: quelle di Abate e de Jong. Entrambi sono gestiti da Mino Raiola e hanno il contratto in scadenza il 30 giugno 2015. La presenza del terzino azzurro al compleanno di Inzaghi a Forte dei Marmi è stato un segnale abbastanza importante su una sua possibile conferma mentre sul futuro dell’olandese, che si aggregherà al gruppo domani, ci sono ancora dei dubbi visto che, se dovesse partire Fellaini, Il Manchester United potrebbe farsi sotto. Occhio, e giuro che concludo, ad una possibile operazione in sinergia con il Genoa per Felipe Gedoz, ala esterna brasiliana dello Sporting Defensor, che verrà proposto ai due club nel corso dei prossimi giorni. C’è chi giura che possa essere un crack, chissà…