Sineddoche

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“Ricevere insieme” – Procedimento calcistico che consiste nell’uso di un calciatore mediante l’ampliamento del senso. In una parola Zlatan Ibrahimovic. La sineddoche di un Milan che sottende sempre e comunque la presenza dello svedese. La parte per il tutto. Il singolare per il plurale. Dici Milan e pensi a Ibra, Allegri non è Ibra-dipendente ma quando gioca pesa. E’ come spizzare una coppia d’assi pre-flop, non hai vinto fino al river, però… Gli assi li ha fatti vedere a tutti Zlatan, assist e gol. Il primo dopo 245 minuti a San Siro in Europa    

Inzaghi sempre presente – Com’è strano il destino, l’ultimo fu di un certo Filippo da Piacenza e l’assist di Ibra. Era Milan-Real Madrid. Giocate da stropicciarsi gli occhi. Serve prima Cassano poi incredulo guarda Cech come a dire: “Cosa mi hai parato?” Il suo collo destro su cross di Abate era sicuro proprio come la stessa coppia d’assi pre-flop.

Ibra e Cassano – I numeri danno ragione alla coppia più pazza del calcio. Teste calde che solo Milanello può tenere a bada. Individualismi che si intrecciano sul campo dando vita a sprazzi di gran galà del calcio. Uno-due che sembrano quattro. Il professore Clarence Seedorf ha prestato la bacchetta a Zlatan. Magie che permettono di procurarsi il rigore e di mettere il numero 99 davanti a Cech. Il pallonetto che ne consegue è soffice come la serata di Champions. Il gol numero 2000 del Milan firmato dagli assegni di Berlusconi Silvio è di Antonio. Cristopher in tribuna sarà orgoglioso del papà tanto quanto quei ragazzotti più grandi che cantano il suo stesso cognome dalle poltroncine dello stadio.

33 volte tanto – Bene, molto bene Thiago Silva. Non si offenderà nessun difensore al mondo se diciamo che è lui il top, il numero uno. Il Barcellona non a caso gli ha fatto una corte spietata.

Gira che ti rigira – Emanuelson in un ruolo non suo è stato utile alla causa. Non è un terzino, non è un mediano, non è neanche un trequartista. Esperimento ben riuscito. La tecnica e la velocità non gli mancano. Le ripartenze degli avversari hanno creato forse qualche grattacapo in più del previsto a Nesta e compagni, un Abbiati in formato Champions ha dovuto togliere il celofan dai guanti.                  

Ci fermi chi può – Era importante dare continuità, nel risultato, nel gioco e in fase difensiva. Seconda gara senza subire gol. Taiwo rimane un oggetto misterioso, troppo legnoso e timoroso. Il ruggito di San Siro lo immobilizza troppo, ma siamo sicuri che tra non molto vedremo il terzino apprezzato a Marsiglia. A chi diceva che il Campionato italiano è mediocre, l’Italia risponde con un bel tris. Napoli, Inter e Milan vincono e convincono.

L’Europa non fa così paura…

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