Milan news
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La fuga dei talenti non c’è solo nell’università ma anche nel calcio. L’estero che da sempre una chance, rispetto al nostro paese, per emergere in tutti i campi. Michelangelo Albertazzi è uno di questi e racconta la sua avventura in Spagna in esclusiva per MilanNews.it spaziando dalle aspettative con la maglia del Getafe allo screzio con Leonardo fino al sogno di vestire, un giorno, con continuità la casacca rossonera.
Come stai? Come sono andati gli ultimi accertamenti che hai fatto in Italia?
“Sto bene, sta andando tutto bene. Quando giocherò non lo so ma spero presto. Domani giochiamo con il Villarreal e sono tra i 18 convocati e andrò in panchina e spero di giocare al più presto”.
Ti abbiamo visto in panchina contro il Real Madrid. Che emozione è stata vedere da così vicino campioni come quelli che giocano nelle merengues?
“E’ stato stupendo anche perché erano tre settimane che non mi allenavo con la squadra. Il mister mi ha portato in panchina e mi ha anche fatto scaldare sull’1-1 e mi ha detto che dovevo entrare. Poi Ronaldo ha fatto il gol del 2-1 su rigore ed ha preferito mettere dentro un attaccante. Ovviamente mi sarebbe piaciuto entrare però è già stato bello stare li a bordo campo, scaldarmi e vivermi quei momenti”.
Che bilancio dai di questo tuo primo scorcio di stagione spagnolo?
“Sono molto contento di essere venuto qui. Il calcio spagnolo, così come quello italiano, è uno dei più belli del mondo e io ho avuto l’opportunità di conoscerlo giocando contro la Spagna ai giochi del Mediterraneo, agli Europei e ai mondiali Under 20. Nel precampionato ho sempre giocato. Il mister e i dirigenti sono contenti di me e di come mi sto allenando e spero di giocare il prima possibile”.
Ovviamente seguirai le vicende di casa Milan. Cosa pensi del momento che sta passando i rossoneri?
“Seguo sempre il Milan. Ho visto quando ha giocato con il Barcellona ed ha fatto una grande partita. Penso che per uscire da questo momento il Milan deve giocare, stando tranquilli e pensando a giocare bene e con i grandi giocatori che ha sono sicuro che presto torneranno a vincere come prima”.
Cosa ti sei portato in Spagna di questi due anni che hai passato in Primavera?
“Tante belle cose. L’esperienza che abbiamo fatto insieme e ogni piccola cosa in allenamento me la sono portata dentro. Giorno per giorno mi sono tenuto per me le cose belle che ho vissuto e me le porterò dentro sempre e mi serviranno a fare sempre meglio”.
Due anni fa hai assaggiato in maniera importante la prima squadra con Leonardo. E’ vero che ci sono stati problemi tra di voi?
“Non è successo niente, c’è stato uno scambio di opinioni su una piccola cosa ma dopo due ore era tutto a posto. Purtroppo nel mondo del calcio basta poco per innescare delle reazioni a catena incredibili e ognuno dice le cose come vuole. Ho sempre avuto un bellissimo rapporto con Leonardo e abbiamo sempre parlato con”.

“Io personalmente sono soddisfatto di aver fatto questa scelta e di potermela giocare nella Liga spagnola e con i suoi campioni. Conoscevo il campionato spagnolo da prima e quando mi hanno proposto di venire qui non ci ho pensato su due volte a venire qui anche perché qui c’è sempre tanta gioia intorno alle partite e tanta serenità anche intorno alle partite più importanti oltre a giocare un calcio offensivo. Voglio dimostrare, sarò banale, di potermela giocare qui con grande serenità”.
Come mai hai scelto la Spagna e non, ad esempio, una serie B italiana con una maglia da titolare assicurata?
“Ti dico la verità su come sono andate le cose. Mentre facevo la maturità, nei giorni tra gli scritti e gli orali, mi è stata proposta quest’occasione e in 2-3 giorni ho deciso ed ho accettato subito. Qui puntano molto sui giovani e ho visto che i dirigenti, il direttore sportivo e il mister mi volevano dove mi avevano visto giocare contro la Spagna. Mi ha entusiasmato il progetto”.
Che cosa rappresenta per te il Milan?
“L’obiettivo è quello di tornare al Milan e restarci a lungo. Adesso penso a crescere giorno dopo giorno al Getafe e dopo non lo so, vedremo. Ogni tanto sento il direttore Braida che è la persona che stimo di più al Milan che si informa su di me, si informa e mi fa molto piacere che mi tenga in considerazione”.
Post Originale:
ESCLUSIVA MN – Albertazzi si racconta: "Ecco la mia esperienza a Getafe. Vi dico come andò con Leo"


