E’ rinata una stella

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Telecronista del Milan a 7 Gold, direttore editoriale del settimanale sportivo “Sprint&Sport Lombardia”. Opinionista al “Processo di Biscardi” e Milan Channel.

© foto di Tiziano Crudeli

E’ rinata  una stella. Calma ragazzi, non facciamoci  prendere dall’eccessiva euforia. Meglio quindi stare con i piedi ben piantati per terra anche se la soddisfazione è tanta. Il Milan,   una volta immesse forze fresche (nel match con la Juve erano assenti Abate e Robinho) e liberatosi dalle scorie lasciate dalla pesante  sconfitta subita  a Torino, dopo la sosta   ha ritrovato gioco e gol. Prima di tutto  è il caso di togliersi qualche sassolino dalla scarpa. I presunti malesseri di Ibra e Cassano, alla prova dei fatti, non hanno trovato conferme,  ma forse i due sono miracolosamente guariti dopo le cure di Allegri e Galliani. Lo svedese (un assist per Robinho) e il barese (un gol su assist di Abate) sorridenti e divertiti sono stati tra i migliori in campo. Il Milan a trazione anteriore (68,9 % di possesso palla con 20 tiri in porta: 10 nello specchio e 10 fuori o ribattuti) ha dominato in lungo e in largo il Palermo (zero tiri nello specchio della porta milanista!!!!).  C’è chi minimizza  sostenendo che  il largo successo è dovuto  principalmente  agli evidenti   demeriti del Palermo piuttosto  che ai  meriti del Milan. Questione di opinioni. Di sicuro i progressi dei campioni d’Italia in carica  sono palesi . Oltre a Zlatan (3 gol e 2 assist) e Fantantonio (3 gol, 3 assist e 3 reti con la Nazionale) stavolta  assistiti e riforniti adeguatamente dai compagni,   vanno menzionati in ordine sparso Nocerino, Aquilani, Robinho e Abate. 

Antonio Nocerino schierato nella zona del campo a lui più congeniale  ( centrocampista di sinistra)  non ha realizzato soltanto il gol che  ha sbloccato il risultato, ha pure disputato un ottimo match, correndo a perdifiato, inserendosi spesso in zona gol, insomma finalmente ha convinto anche gli scettici.

Alberto  Aquilani sta crescendo, pian piano, di partita in partita, il suo apporto di qualità e quantità  incomincia a produrre benefici effetti.  Alberto, dopo il gol al Napoli,  l’assist per Cassano nel match con la Lazio, si è ripetuto contro la squadra di Devis Mangia  confezionando  un altro assist. 

Bene Robinho. Binho, assente in questo primo scorcio di stagione a causa di un lungo fastidioso infortunio,  nonostante alcune imprecisioni nei passaggio e nelle conclusioni a rete (al 37esimo del primo tempo per ben 2 volte scarica sul portiere avversario in uscita la possibile palla gol)   ha comunque  fornito   un preziosissimo  contributo energetico.  Il brasiliano  corre, apri spazi, disorienta gli avversari con i suoi dribbling  e col suo continuo movimento a tutto campo, poi magari difetta di precisione, ma il  Milan lento e prevedibile   degli ultimi tempi necessitava della sua spinta e della sua velocità.

Ignazio Abate merita elogi incondizionati, è stato l’indiscusso protagonista della fascia destra prendendo d’infilata tutti quelli che ha incontrato sul suo cammino. “Igna” è da Nazionale. Prandelli se ci sei batti un colpo.

E’ doveroso spendere qualche parola anche  per Luca Antonini sovente criticato, spesso messo in seconda fila. Luca se può dedicarsi esclusivamente alla fase  offensiva ha delle doti superiore alla media, sa spingere, ha corsa e buona tecnica. Contro i rosanero, inefficaci in attacco,  ha dato  il meglio del suo repertorio con raid sul binario mancino molto producenti.

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