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Il Milan affronta il Chievo a San Siro e vuole tornare alla vittoria dopo il pareggio di Firenze e la sconfitta in Champions contro il Barcellona.

27.11.2011 01:30 di Davide Bin   articolo letto 26 volte

© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Adesso che la sfida stellare contro il Barcellona è archiviata e il girone di Champions ha dato i suoi verdetti definitivi (Barcellona primo e Milan secondo), i rossoneri possono concentrarsi sul campionato: cinque partite non impossibili fino a Natale e l’ovvio obiettivo di Allegri è provare a vincerle tutte per poi vedere quale sarà la classifica del Milan alla fine di questo esaltante 2011. La prima di queste cinque sfide è a San Siro contro il Chievo e guai a pensare che sia facile e scontata per una squadra capace di mettere in difficoltà il Barcellona, la squadra più forte del mondo. Mercoledì abbiamo vissuto una serata fantastica, con lo stadio esaurito, la magnifica coreografia della Sud, un’atmosfera eccezionale e una partita divertente e spettacolare fra due grandi squadre; in questi casi concentrazione e grandi motivazioni per i giocatori vengono da sè, automaticamente, così come la grande prestazione, mentre non è così quando l’avversario non ha un nome prestigioso, la partita non è di grande fascino e anche il palcoscenico in cui si svolge la sfida è lo stesso ma non con la medesima atmosfera: è facile prevedere che nell’ennesima partita serale gli spalti di San Siro tornino desolatamente semivuoti come è sempre accaduto per ora in questo campionato e ciò potrebbe contribuire al calo di tensione che a volte può far seguito ad una sfida speciale come quella di mercoledì. In questi casi è facile sbagliare l’approccio alla partita e Allegri deve essere bravo a tenere alta la tensione dei suoi ragazzi, perchè ogni partita diventa una montagna ardua da scalare se la si comincia senza la giusta determinazione (Lecce docet…) e paradossalmente questa sfida contro il Chievo è più importante di quella contro il Barcellona, in cui c’era in palio solo il primo posto nel girone ma non di più, mentre conquistare i tre punti in campionato può servire a migliorare una classifica che il Milan vorrebbe arrivare a guidare prima di Natale, per farsi e fare ai propri tifosi un bel regalo, ma non sarà facile, perchè la Juventus viaggia spedita e ha vinto anche all’Olimpico contro la Lazio. C’è già abbastanza rimpianto per i due punti gettati via a Firenze, non ripetiamo l’errore in una partita che apparentemente è addirittura più facile, ma che il Chievo, per il momento lontano dalle zone calde della classifica con i suoi 15 punti può giocare con serenità e senza troppe pressioni, cercando il risultato di prestigio ma ben sapendo che una sconfitta non sarebbe un dramma. Per il Milan è un po’ diverso e solo una vittoria sarebbe un risultato accettabile; Allegri ha perso fino a Natale Alessandro Nesta, i cui muscoli non hanno retto a furia di rincorrere Messi &co.; era un chiaro rischio della sfida contro il Barcellona: sprecare molte energie psico-fisiche, rischiare infortuni e per questo compromettere la partita successiva e i rossoneri devono essere bravi a dimostrare il contrario, perchè il pericolo c’è e lo dimostra proprio l’avversario di mercoledì, il Barcellona dei “marziani”, che evidentemente ha sprecato molte energie per espugnare San Siro e ha pagato questo sforzo perdendo in campionato contro il Getafe e lasciando andare in fuga il Real Madrid; sarebbe imperdonabile buttare via altri punti a causa delle tossine di una partita che era sì molto prestigiosa ma dal punto di vista pratico decideva poco ed era poco più di un’amichevole di lusso, ma se è successo al Barcellona il campanello d’allarme deve risuonare ancor più rumoroso in casa rossonera. Allegri, che oltre a Nesta e ai lungodegenti deve rinunciare anche ad Abbiati, ha qualche dubbio di formazione e alcuni ballottaggi per vari ruoli: Bonera o Yepes come sostituto di Nesta e al fianco di Thiago Silva; Ambrosini o Van Bommel come centrocampista centrale; Robinho o Pato come partner di Ibrahimovic e il solito avvicendamento sulla fascia sinistra in difesa fra i vari Antonini, Zambrotta e Taiwo. In questi casi bisogna valutare se chi ha giocato e dato tutto contro il Barcellona ha ancora energie psico-fisiche per un’altra partita dopo quattro giorni, perchè altrimenti è meglio lasciare spazio a qualcun altro che ne ha di più e in questo, oltre che nel dare le giuste motivazioni, deve essere bravo Allegri, che deve far capire ai suoi ragazzi che la partita contro il Chievo è importante, molto importante. Dovrebbero capirlo anche i tifosi rossoneri e riempire San Siro per trascinare la squadra come è successo mercoledì, ma so che è pura utopia pensarlo, perchè ormai lo stadio si riempie solo per le “partite di cartello” mentre nelle altre ci sono solo i soliti “fedelissimi” con tanti spazi vuoti in tutti i settori che mettono molta tristezza e nostalgia al ricordo di quando San Siro era gremito ad ogni occasione; conseguenze anche abbastanza logiche del calcio moderno in cui si punta solo ai diritti televisivi e si mette in calendario (per accontentare le TV) una partita come Milan-Chievo alla domenica sera, nonostante siamo a fine novembre, ci siano temperature rigide e il rischio nebbia; passi per le grandi partite, ma davvero non c’era altro da programmare alla domenica sera in questa giornata? E’ vero che ormai giorno o sera cambia poco a livello di presenze allo stadio, perchè anche in occasione della partita contro il Catania (per ora l’unica giocata alle 15) lo stadio era semivuoto, ma è chiaro che in inverno e al Nord Italia sarebbe meglio giocare di giorno sia per le squadre (rischio infortuni) che per i tifosi (rischio congelamento). Comunque l’importante è che chi sarà presente allo stadio aiuti a far capire che si tratta di una partita importante da non snobbare, in campo e sugli spalti, anche se mancherà la magica atmosfera di mercoledì; bisogna vincere, bisogna pensare solo al campionato da ora fino a Natale, perchè in Champions è già tutto deciso e gli unici brividi fino a febbraio verranno dall’urna che stabilirà gli accoppiamenti degli ottavi di finale, quindi si può lanciare l’assalto alla vetta, che non è lontana ma deve essere ancora raggiunta, perchè tutti dicono che il Milan è il grande favorito per la vittoria finale ed è giunta l’ora di cominciare a rispettare i pronostici!  

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