Conta poco ma non è una gita premio

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Il Milan chiude il girone di Champions a Praga, affrontando il Viktoria Plzen, è già qualificato come seconda, non ha molto da chiedere alla partita, ma non vuole fare brutta figura.

06.12.2011 01:30 di Davide Bin  

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Se si conquista in anticipo la qualificazione agli ottavi di Champions League, c’è il vantaggio di poter finalmente giocare una partita senza troppe pressioni e non dovendo far risultato a tutti i costi, cosa sicuramente piacevole in una stagione ricca di impegni ogni tre giorni e, per questo, molto stressante; Allegri non si è lasciato scappare l’occasione di lasciare a riposo chi gioca sempre e di dare spazio a chi è più spesso in panchina o in tribuna piuttosto che in campo; a quanto pare la vera impresa è stata quella di convincere Ibrahimovic a non giocare da titolare, perchè fosse per lui giocherebbe sempre e comunque, ma l’esperienza della scorsa stagione insegna che anche lui deve tirare il fiato se non vuole arrivare al momento cruciale della stagione in debito di energie psico-fisiche, rischiando prestazioni deludenti e scatti di nervosismo che possono costringerlo a saltare gare decisive. Ecco perchè Ibra per una volta siederà in panchina ad osservare i compagni e con lui ci saranno altre colonne portanti di questo Milan, proprio perchè la sfida contro il Viktoria Plzen è poco più di un amichevole e come tale va trattata. Sarebbe bello poter giocare tutte le partite, anche quelle ininfluenti, con la migliore formazione e con il massimo impegno, anche per rispetto di chi paga il biglietto e afronta trasferte lunghe ed impegnative, ma il calendario compresso e cervellotico del calcio moderno non lo consente e anche se i tifosi giustamente pretendono il massimo impegno in ogni partita, devono capire che sarebbe ingenuo “sprecare” energie in una patita che conta poco per poi rischiare di buttare via punti ben più importanti in campionato. In fondo in queste occasioni è molto meglio schierare le cosiddette “seconde linee” più motivate dal fatto di trovare finalmente spazio e dalla possibilità di mettere in difficoltà l’allenatore nelle scelte future con buone prestazioni, piuttosto che costringere ad un surplus di fatica chi sta già giocando moltissimo ormai da molte settimane. Ciò non vuol dire necessariamente andare in campo svagati a fare brutte figure, perchè perdere non è mai bello, nemmeno quando non conta, ma, anzi, è un’ottima occasione che Allegri ha per valutare se anche in partite più importanti può fare affidamento su giocatori che per il momento ha un po’ trascurato, ma che potrebbero tornare utili in caso di necessità, perchè possono sempre capitare periodi di emergenza e bisogna poter contare su una rosa ampia e affidabile in tutti i suoi elementi, per evitare ciò che è successo ad inizio stagione, quando le molte assenze hanno causato risultati deludenti perchè chi ha sostituito i titolari non ha garantito lo stesso rendimento (cosa peraltro difficile quando si parla di campioni come Ibrahimovic o Boateng, tanto per fare un paio di esempi). Ecco perchè quelle che potrebbe essere una partita senza troppe motivazioni, è, invece, un’importante occasione di rilancio: è il caso di Taiwo, che doveva essere uno dei grandi rinforzi della campagna acquisti estiva e, invece, è ben presto finito ai margini del progetto rossonero e ha forse l’ultima chance per evitare di finire addirittura nella lista dei partenti a fine stagione (se non prima, cioè a gennaio); è il caso di Emanuelson, che ha sì trovato più spazio di altri, ma non ha mai convinto pienamente e finalmente dovrebbe riuscirci per dimostrare di poter essere un giocatore da Milan. C’è poi l’esordio dal primo minuto di Mexes ma, ovviamente, il suo caso è diverso, perchè il suo impiego quasi nullo è dovuto al recupero dal grave infortunio, che si è appena concluso e al quale si è aggiunto un meno grave ma fastidioso infortunio alla mano; inoltre esordirà da titolare anche il giovane De Sciglio, mentre al fianco di Mexes ci sarà Bonera, che ha già giocato parecchio in questa stagione; da centrocampo in su molti titolari o quasi, come il sempre più sorprendente Nocerino, capitan Amborisini, professor Seedorf e la coppia d’attacco tutta brasiliana Pato-Robinho, entrambi alla ricerca di gol, fiducia e riscatto dopo un avvio di stagione tribolato per infortuni e prestazioni non certo esaltanti. Insomma i motivi d’interesse non mancano e chissà che la voglia di riscatto o di mettersi in mostra che quasi tutti gli elementi che scenderanno in campo dovrebbero avere, non aiuti a fare una buona prestazione e ad ottenere un risultato positivo, che non aggiungerebbe nulla dal punto di vista pratico ma sarebbe comunque gradito. Peccato che l’esclusione dalla lista Champions non abbia consentito di portare a Praga anche Inzaghi ed El Shaarawy, che avrebbero avuto finalmente l’occasione per giocare e trovare spazio (entrambi non sono certo entusiasti della loro situazione), ma Allegri ha premiato con la convocazione per una gara europea un paio di giovani come Cristante e Innocenti, sicuramente contenti per poter vivere le emozioni di una trasferta di Champions, esperienza sicuramente unica ed esaltante per chi è all’inizio della carriera, anche se si tratta di una gara ininfluente. Ovviamente, come già sottolineato, in questi casi bisogna raschiare il fondo del barile delle motivazioni nel corso di una stagione logorante e stressante, mentre saranno sicuramente più carichi gli avversari del Milan, i cechi del Viktoria Plzen, ormai eliminati dalla Champions ma alla ricerca di un risultato di prestigio contro una delle squadre più famose e titolate del mondo. Nella sua storia recente il Milan ha una lunga “lista nera” di sconfitte e brutte prestazioni quando ha giocato partite di questo tipo a qualificazione già ottenuta e sarebbe bello poter invertire la tendenza, ma di cto nessuno si strapperà i capelli se ciò non avverrà, perchè le partite che contano davvero, da qui all’ormai imminente sosta di fine anno sono altre, a ominciare da quella di domenica prossima a Bologna. Ci sarebbe la tentazione di considerare la trasferta di Praga solo una gita premio in una delle città più belle ed affascinanti d’Europa, ma non sarebbe giusto, per rispetto degli avversari, dei propri tifosi e di una competizione importante come la Champions League; non è mai bello fare brutte figure, soprattutto quando ci si chiama Milan, quindi godiamoci una serata rilassante senza ansia o particolari tensioni ma speriamo che la squadra giochi per dare spettacolo, divertirsi e divertire, come è successo due settimane fa nella splendida partita contro il Barcellona, perchè in fondo, come si dice spesso, vincere aiuta a vincere, anche quando conta poco.

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