Milan, chi è causa del suo mal pianga se stesso

Milan news

Telecronista del Milan a 7 Gold, direttore editoriale del settimanale sportivo “Sprint&Sport Lombardia”. Opinionista al “Processo di Biscardi”.

17.01.2012 00:00 di Tiziano Crudeli   articolo letto 190 volte

© foto di Tiziano Crudeli

Con la sconfitta nel derby si è conclusa nel modo peggiore una settimana piena di polemiche. Ora  le recriminazioni e i dubbi si moltiplicano.  Dovendo fare un’analisi critica a mente fredda è bene partire da un presupposto:  chi è causa del suo mal,  pianga se stesso. Contro l’ Inter errore di Abate, assai simile a quello di due anni fa,  è stato decisivo, ma è riduttivo colpevolizzare unicamente il terzino rossonero per la prestazione incolore della squadra di Allegri.  E’ l’intero complesso  che non ha risposto alle attese. Va anche detto che i demeriti sono  una conseguenza dei meriti degli avversari che hanno studiato e messo in pratica  accorgimenti tattici fatti apposta  per  mettere in forte difficoltà Ibra e compagni. L’Inter ha disputato  una partita di contenimento con un pressing asfissiante a tutto campo e in  particolare sui  centrocampisti milanisti che non sono riusciti a rifornire adeguatamente le punte. D’altronde   Nocerino e Boateng sono più portati a inserirsi in attacco piuttosto che  elaborare e costruire  manovre raffinate.  Van Bommel ci ha provato ma giostrava da solo nell’ arena  intasa di gladiatori che lottavano col coltello tra i denti.  Bloccata  la fonte del gioco in casa Milan tutto si è complicato. Troppe triangolazioni lente in spazi ridotti.  Impossibile trovare varchi. C’è quindi un comune denominatore con le sconfitte subite a Napoli e a Torino con la Juventus. Oltre alle tre sconfitte vanno aggiunti i pareggi con l’Udinese e con la Lazio. Il Milan, dunque, non vince con le big.
Nonostante il 67% di possesso palla (contro il 33% dell’Inter), nonostante gli 806 palloni giocatati, 10 tiri in porta (5 nello specchio e 5 fuori), il Milan  ha registrato una battuta d’arresto dopo 10 vittorie e 2 pareggi. Un segnale d’allarme perché sono riaffiorati diversi limiti.   Invece di provare cocciutamente, e con scarso profitto, a infilarsi in area per battere a rete e finalizzare l’azione offensiva  bisognava provare le conclusioni dalla media e lunga distanza. Non a caso i tiri più pericolosi sono arrivati da Van Bommel che ha colpito la traversa, da  Emanuelson e da Clarence Seedorf.  Per ben  cinque volte ci ha provato Boateng  ma con poca precisione. Anche sottomisura sono fioccati gli errori di mira.   Il solito Robinho (subentrato tardi a Zambrotta…) ha fatto in tempo a mangiarsi due gol nella stessa azione. Hanno poi sfiorato il bersaglio grosso Thiago Silva di testa appena alto sulla traversa, Pato con una conclusione sciamannata  da posizione favorevolissima,  Ibra con un diagonale fuori di poco e  un tiro alto di Boateng . 
Gioco improduttivo e poco efficace  del Milan,  difesa di ferro dell’Inter che,  gol a parte, si era resa pericolosa in due circostanze. Prima con la rete annullata a Thiago Motta (che nel corso del match ha rifilato una manata in faccia a Pato). L’interista non era in fuori gioco ma nel momento in cui Maicon  batte la punizione  Samuel e Milto sono in offside.  Paolo Casarin sul Corriere della Sera scrive: “Una volta questo era fuorigioco.” Questione di interpretazione, magari affrettata  dal guardalinee Copelli, della Regola 11.    Il secondo pericolo alla porta rossonera ha avuto per protagonista  Alvarez che conclude a rete da posizione ravvicinata: Abbiati, bravo, para.  Nel computo delle occasioni quindi il Milan ne ha avute di più.  Molti giocatori milanisti hanno deluso.  L’elenco parte da  Abate e prosegue con Emanuelson (né carne e né pesce), Zambrotta, Nocerino, Boateng. Pure Pato e Ibrahimovic hanno disputato un match sottotono  con  l’attenuante di non aver ricevuto palle giocabili. Non immune da critiche il tecnico milanista Massimiliano Allegri  che col senno di poi  avrebbe dovuto ricorrere molto prima  a qualche correttivo. Ad esempio c’è chi sostiene che El Shaarawy,  entrato 38’ del secondo tempo al posto di Pato,  ha combinato più di tutti i suoi compagni messi insieme.  Una questione di punti vista.

Altre notizie – L’editoriale

Altre notizie

Una sconfitta brutta, che fa male e che impedisce al Milan di balzare in vetta alla classifica non sfruttando il mezzo passo falso della Juventus in casa contro il Cagliari. Un Milan abulico, senza anima e senza la cattiveria giusta per portare a casa una stracidttadina che, p…

Probabilmente sì,  meritavamo un pareggio. L’Inter non meritava la vittoria più di quanto non la meritasse il Milan, ma sta di fatto che i nerazzurri sono riusciti a portare a casa il risultato. Importante, molto importante, per il morale della truppa …

Milan-Inter 0-1 (1)

Gli errori difensivi condannano il Milan che perde una grande occasione per eliminare i cugini dalla corsa scudetto e per allungare sulla…

Abbiati 6,5: fa il miracolo su Alvarez nel primo tempo e si esalta dicendo di no all’ex Velez. I neroazzurri non lo impensieriscono…

Nell’anticipo della prima giornata di ritorno di campionato contro il Padova i ragazzi di Dolcetti vincono 2-1 in tras…

Non è stato certo il derby che sognavamo alla vigilia, non è stata la partita spettacolare che molti si aspettavano, il Mil…

Il 2012 del Milan si apre nella maniera migliore, grazie all’importante vittoria di Bergamo contro l’Atalanta. I nostri lettori h…

Amici di MilanNews grazie per l’opportunità che date a noi tifosi di esprimere le nostre idee. Volevo esprimere la mia idea su…

Ecco le prime pagine dei quotidiani sportivi di oggi 17 Gennaio 2012.

Post Originale:
Milan, chi è causa del suo mal pianga se stesso

Recommend0 recommendationsPublished in Milan News