Nelle prossime ore Alexandre Pato sarà negli Stati Uniti. L’obiettivo è cercare finalmente di capire cosa ci sia alla base dei suoi continui infortuni muscolari. Il brasiliano, in questa stagione, ha saltato più della metà delle partite ufficiali. L’ultimo ko risale a un mese fa. C’era Milan-Juventus di campionato e Pato rimase negli spogliatoi dopo il primo tempo. Subitò si parlò di affaticamento. La verità è che i guai del giovane attaccante sono ben più seri.

“Non siamo alla ricerca di un miracolo – ha detto Jean Pierre Meersseman, coordinatore sanitario del Milan. – Vogliamo solo vedere se c’è qualcosa che non abbiamo capito. Alcune risposte le abbiamo, altre assolutamente no. Non so fino a che punto ci possano dare delle risposte anche perchè non è che lo staff medico del Milan non ci abbia mai pensato, per noi è un mistero. Sicuramente – ha aggiunto il medico – qualcosa è successo ma esattamente cosa non ne ho la più pallida idea”.

Il problema del Milan, comunque, è che Pato non è che uno dei tantissimi infortunati. In questa stagione (e tocchiamo ferro mentre lo scriviamo) l’unico a essere stato sempre disponibile è stato Urby Emanuelson. Di fatti l’olandese è tra quelli che hanno giocato di più, mentre lo scorso anno il campo lo vedeva col binocolo.

Nel 2012 Allegri ha sempre dovuto fare a meno di una dozzina di giocatori, in alcune occasioni (considerando anche gli squalificati) anche di 15. Si può parlare di sfortuna? Sarebbe patetico e puerile. C’è qualcosa che non va, come ha sottolineato al termine di Milan-Roma lo stesso Zlatan Ibrahimovic, uno che scende in campo anche col mal di schiena e l’influenza.

Non si può certo affermare che la colpa sia dei troppi impegni. Basti pensare al Napoli, che ha disputato sin qui lo stesso numero di partite, eppure ha quasi tutta la rosa disponibile. E che dire della Juventus? L’emblema è Andrea Pirlo. Nelle ultime stagioni al Milan si accomodava spesso in tribuna per colpa dei continui problemi fisici. L’annata dello scudetto di Allegri è stata un vero calvario per lui. Ora Pirlo gioca sempre titolare, non viene mai sostituito ed è probabilmente tornato ad essere il miglior centrocampista italiano. Ha ragione Ibra: c’è qualcosa che non va. E il problema non è solo Pato, che per i tifosi è ormai una sorta di ex.

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