Auguri Clarence Seedorf

Canale Milan

 

Trentasei anni fa a Paramaribo, capitale del piccolo e povero Paese del Suriname, nasceva Clarence Clyde Seedorf. Oggi qualche annetto dopo, ci troviamo di fronte a uno degli uomini più rappresentativi dell’attuale squadra rossonera. Un campione che ha lasciato segni indelebili nella storia del calcio e del Milan, che alla vigilia dell’ennesimo derby è pronto a dare, ancora una volta, il suo prezioso contributo.

Seedorf muove i primi passi nel mondo del calcio che conta con l’Ajax nel 1992, dove a soli 16 anni debutta in prima squadra contro il Groningen, diventanto così il più giovane di sempre a debuttare con la maglia dei lancieri di Amsterdam. Squadra con cui vincerà molti trofei nazionali ma sopratutto la Champions’ League nel 1995 proprio contro i rossoneri allenati da Capello. Il primo tassello di un record unico nella storia del calcio.

L’anno dopo, nella stagione 1995/1996, si trasferisce in Italia nella Sampdoria, con cui nonostante la giovane età, riesce ad accumulare ben 32 presenze e 3 gol. Un bagaglio di esperienza che gli risulterà molto utile nel campionato tricolore negli anni venire. Le belle prestazioni lo fanno notare alla dirigenza dei Blancos del Real Madrid che l’estate successiva decidono di portarlo nella capitale spagnola.

Nel Real allenato da Capello, Clarence esplode definitivamente e conquista subito la Liga con le merengues, collezionando la bellezza di 38 presenze in campionato. E l’anno successivo sigla la sua definitiva consacrazione con la vittoria della seconda Champions’ League della sua carriera, con un’altra maglia, e di nuovo contro una squadra italiana: stavolta a farne le spese è la Juventus. Chiude la sua avventura in Spagna la successiva stagione aggiungendo al suo già ricco palmares la coppa intercontinentale.

Arriva il periodo buio, quindi, della sua carriera che coincide con la sua permanenza in nerazzurro, a partire dalla stagione 2000, debuttando contro il Perugia. Ma all’ombra della Pinetina, complice il turbillon di allenatori (da Lippi a Cuper a Tardelli), non riesce ad ambientarsi e a trovare spazio. Fino al tragico epilogo della stagione culminata nel 5 maggio 2002. Sempre ai margini della squadra e quasi mai incisivo decide di cambiare e, nell’estate 2002, passa al Milan nell’ormai famoso scambio Seedorf – Coco.

Sotto la guida sapiente di Ancelotti, a Milanello, Seedorf vive il punto più alto della carriera, in 9 anni di pemanenza rossonera vince tutto: Scudetto, Coppa Italia, Supercoppa Italiana, 2 Supercoppe Europee, una coppa Intercontinentale (segnando tra altro il gol in semifinale) e ben due Champions League (a Manchester contro la Juventus ed ad Atene contro Liverpool).

Nelle ultime stagioni Seedorf da grande uomo di esperienza ha imparato che non può giocare sempre e si è messo la servizio della squadra. L’anno scorso è arrivato un altro Scudetto e grandi meriti sono del n°10 che si è anche conquistato il rinnovo di contratto, al Milan sanno che sarebbe stato difficile senza di lui, sia in campo, ma soprattutto fuori.

Un campione come pochi altri nella storia del calcio (unico giocatore a vincere tre coppe dalle grandi orecchie con tre maglie diverse), e un campione come pochi altri nella storia del Milan.

Adesso tocca a lui farsi il regalo più bello, martedì, quando sarà ancora una volta chiamato a guidare il Diavolo all’assalto della Coppa che gli piace tanto, nella tana del Barcellona e per emozionarsi ancora come nel 2003 e nel 2007.

Auguri Clarence e buon compleanno da Canale Milan.

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