Adesso, fuori i responsabili

Canale Milan

di Ezio Azzollini

In qualsivoglia lavoro, in questo paese, chi sbaglia paga. Così è, o così dovrebbe essere. In qualsivoglia lavoro, ogni fallimento comporta teste che cadono. Spesso la responsabilità cade sui capri espiatori, qualche volta paga chi è giusto che paghi, certamente qualcosa cambia. Continuare a confermare gli artefici di un fallimento professionale è follia, in qualsiasi lavoro dipendente. Chi sbaglia, paga.

Ecco perché a luglio, alla ripartenza della stagione che doveva essere quella della caccia alla seconda stella, è un dovere dell’AC Milan far sì che i tifosi non leggano gli stessi nomi, tutti gli stessi nomi di queste due stagioni fatte di malaugurati deja vu, nell’organigramma dello staff tecnico. Tifosi che hanno sopportato senza andare fuori dalle righe, come è giusto che sia, che una squadra composta da un bagaglio tecnico, per qualità ma anche per semplice numero, superiore a tutti gli altri, fosse puntualmente mutilata nella fasi decisive della stagione. Nel 2011. Nel 2012.
E’ successo l’anno scorso, è successo quest’anno. I tifosi, senza arance, senza seggiolini in campo, senza stop di 40 minuti alle gare, hanno accettato di malavoglia, ma sempre con dignità, che la squadra di Thiago Silva, Pato e Boateng si giocasse lo scudetto senza Thiago Silva, Pato e Boateng. Hanno incassato, in silenzio. Ma adesso meritano di sapere chi è il responsabile, meritano di sapere a chi si deve una squadra che non può contare sui suoi uomini migliori nei momenti decisivi, mai. Mai. E meritano di non vedere più il nome di questo chi, comparire nello staff dell’ AC Milan.

Meritano di sapere perché si esce con il Tottenham costretti a schierare Thiago Silva a centrocampo, perché si esce con il Barcellona senza che sia nemmeno in campo. Meritano di sapere perché i rivali vincono lo scudetto trascinati da un giocatore fuori tutta la stagione, solo dodici mesi fa, in rossonero. Perché a lui sia stato prediletto Van Bommel, con esiti nefasti come quelli di ieri.
Nessun giustizialismo, la ghigliottina per partito preso non abita da queste parti. Desiderio di schiettezza e maturità, questi sì. Il Milan aveva il doppio degli uomini della Juventus nei punti nevralgici del campo, ha giocato con un undici titolare quasi fisso, da gennaio in poi. Ecco come si perde con Fiorentina e Bologna, o quasi, in casa: con una squadra, per quanto forte, logora. Il Milan aveva una difesa superiore per talento e per numeri, un centrocampo superiore per talento e per numeri, un attacco superiore per talento e per numeri. Non ha mai avuto le condizioni di poterci contare, per il secondo anno di seguito. Di qualcuno sarà pure, la responsabilità.

Se non vogliono saperlo Kakà, dalla muscolatura compromessa, Pato, dalla muscolatura compromessa, Boateng, temiamo altrettanto indirizzato su un pericoloso piano inclinato, siamo curiosissimi di saperlo noi. Eravamo più forti, lo scudetto lo dovevamo a noi stessi, è andata così. No problem. Ma chi ha sbagliato paghi. Dopodichè, a luglio, tiferemo con più voce e più entusiasmo di prima. Ma qualche slot, nell’organigramma, dovrà aver cambiato intestatario. Come in ogni lavoro che cielo comandi. Altro che affidarsi a madri spirituali.

E’andata così, ci siamo giocati anche il sacrosanto diritto che avevamo di citare Muntari come un mantra. Ma dobbiamo all’intelligenza del nostro popolo calcistico una spiegazione, un perché. Fuori i nomi e cognomi, senza esecuzioni sulla pubblica piazza, ma con un semplice quanto chiaro avvicendamento nell’incarico. Come per un commesso maldestro. Come per un cuoco dalla mano troppo pesante. Come per un giornalista che toppa.
Qualcosa dovrà cambiare. E dovrà riguardare qualche settore, e dovrà riguardare nomi e cognomi. I nomi e i cognomi degli intestatari di un anno buttato.

©RIPRODUZIONE RISERVATA. È consentita esclusivamente citando la fonte, Canale Milan o www.canalemilan.it

Commenta l’articolo sul forum di Canale Milan

Ti potrebbe interessare anche…

Post Originale:
Adesso, fuori i responsabili

Recommend0 recommendationsPublished in Milan News, News Milan, Notizie