Presto che è tardi

Rossonerosémper

Presto che è tardi

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Vedere il Milan riacquistare i suoi pezzi migliori proprio alla fine dei giochi è frustrante. Leggere articoli come quello di Cerruti, riguardo la cessione di Pirlo, è ancora peggio.

Secondo l’editorialista della Gazza, il Milan avrebbe dovuto rinnovare al fantasista bresciano il contratto a qualsiasi cifra e pianificare con lui il futuro rossonero. A parte il fatto che è facile parlare ora, con un gol di Muntari in meno e la Juve in testa, dove Pirlo gioca un ruolo importante in una squadra costruita intorno a lui. Pirlo, al Milan, ha fatto il suo tempo, è stato giusto ripartire da gente nuova con stimoli diversi. Lo stesso discorso andava fatto anche per altri, ma essendoci fermati al solo bresciano, l’eco dell’operazione aumenta. Inzaghi e Seedorf, per dirne un paio, dovevano seguire le stesse orme del vate della palombella verticale, mentre, invece, proprio le prestazioni dell’olandese, unite alla brillante idea di Allegri di schierarlo sempre e comunque, hanno dichiarato il Milan un cadavere ambulante.

La mia personalissima crociata contro il Seedorf giocatore del Milan (perché, sul piano umano, lo ritengo un grandissimo) è partita agli albori della stagione e, come sanno i quattro gatti che hanno la sfortuna di leggermi, è continuata fino alle battute finali. E’ altresì vero che non ce la si può prendere oltremodo con lui, ma piuttosto con chi lo ha mandato in campo, con teutonica costanza, tutte le volte che ha potuto.

E allora quali considerazioni possono essere prese?
Sicuramente non possiamo affermare che il Milan abbia un gioco sfavillante, anzi, ma questo può anche essere dovuto alle moltissime assenze che hanno falcidiato la rosa del Milan. Ma queste defezioni, di chi sono colpa? Perchè, diciamolo, di qualcuno la colpa dovrà pur essere.

I continui riferimenti di Allegri nelle conferenze stampe al goal di Muntari e a Conte mi lasciano un po’ perplesso, non mi fanno impazzire per nulla, preferisco, solitamente, che i discorsi sul campionato falsato e sui torti arbitrali siano lasciati a noi blogger, e non tanto all’allenatore del Milan o al primo dirigente di turno.

Sicuramente la Juve ha avuto, nel corso della stagione, una serie di episodi alquanto singolari che ne hanno decretato la vittoria finale (ebbene si, non ci credo più molto, come non ci credevo più dalla sconfitta contro la Viola in casa), e questi episodi verranno discussi moltissimo negli anni a venire, così come è stato per il rigore non dato a Ronaldo nello scontro con Iuliano.

Se però tu non vinci in casa contro Bologna e Fiorentina e lasci punti per strada, quando invece dovresti schiantare tutti, quando sei bollito mentre i tuoi avversari corrono come pazzi, vuol dire che, in fondo, anche i tuoi nemici un merito ce l’hanno. Trovo un po’ puerile non riconoscere quelli che sono i meriti di Conte e della Juventus, una squadra che, ricordiamolo, l’anno scorso giocava peggio del Cesena e perdeva in serie una partita dopo l’altra.

In fondo al barile, scavando, possiamo trovare delle responsabilità di un allenatore che non ha saputo schierare la formazione migliore ogni volta, che non ha saputo vedere, a differenza di buona parte dei tifosi, che la squadra senza Seedorf ha sempre reso meglio, che non ha avuto i coglioni di togliere Ibra quando giocava di male. Scavando, troviamo una dirigenza che deve saper trovare i colpevoli di una moria di giocatori assolutamente innaturale e prendere i dovuti provvedimenti, cambiando anche nello staff, non solo nella rosa, dove, comunque, alcuni elementi devono essere sostituiti o rimandati al mittente, come nel caso di Muntari, che merita un’attenta riflessione su quale qualità e quali elementi vogliamo che il Milan schieri in campo.

Molte cose non mi sono piaciute quest’anno, rimanendo sul piano della sfera rossonera, senza parlare di arbitri che hanno fatto del loro meglio per mettere mano, volenti o nolenti, ai risultati di questo campionato.

Dopo tutte le riflessioni, però, rimane il grande dubbio: se l’ingerenza di Berlusconi non avesse bloccato gli affari praticamente conclusi di Galliani, staremmo ancora qui a parlare della probabile vittoria finale della Juventus?

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