La verità, una volta tanto…

Milan news

08.05.2012 14:00 di Francesco Somma   articolo letto 1642 volte

© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

I più ottimisti resistevano ancora, ma in generale l’ambiente era preparato all’epilogo. Con la Juve avanti, determinata a vincere, era difficile che le cose potessero cambiare facilmente. Non è successo, ma per quanto potessimo aspettarcelo, nessuno avrebbe voluto che finisse così. E’ finita, ma è finita nel peggiore dei modi. Davanti al pubblico più avverso, sconfitti dall’avversario più avversario che potesse capitare, nell’appuntamento più teso dell’anno. Inutile nascondere che perdere lo scudetto contro l’Inter, e in casa dell’Inter, costretti a sopportare, oltre al rammarico per il titolo smarrito, anche lo scherno per la stracittadina regalata alla testa di serie della prossima Europa League, fa male, molto male. Soprattutto adesso che la ferita è ancora fresca, e cercare di rialzarsi non fa che acuire il dolore. E’ difficile prendere la parola dopo una fine così brutta: lo è per noi, figurarsi per i giocatori, che in prima persona hanno provato invano a cambiare la storia. Malgrado tutto, l’hanno fatto, a cominciare da Ibrahimovic, che esattamente come accade in campo, quando entra in azione lo fa solamente da protagonista. E ha scelto un modo tutto suo, prevedibile del resto, per esprimere la propria delusione. Deluso per essere rimasto a secco dopo 9 campionati di fila, deluso – e questo è il fattore che evidentemente ha fatto più rumore – per aver visto vanificati 33 gol da errori altrui. E’ chiaro che nella vittoria, come nella sconfitta, i meriti e le colpe siano da dividere in parti uguali, ma è anche vero che per quanti errori lo svedese abbia potuto commettere, questi non reggeranno mai il confronto con i 28 gol in campionato che pure non sono bastati a portare a casa lo scudetto. Il fatto è che non siamo abituati a sentir parlare un atleta in questi termini: in questi casi le parole “giuste” sono quelle che abbiamo ascoltato la maggior parte delle volte: “Sono dispiaciuto per la squadra; l’avversario ha meritato; dovevamo impegnarci di più; faremo meglio la prossima stagione”. Sia chiaro: Ibra queste cose le ha anche dette, e magari le pensa pure, però adesso la mente gli suggerisce altro…Ha giocato tutto l’anno senza mai riposare, segnato una caterva di gol, e sentirsi sbeffeggiare da certa gente, gli fa inequivocabilmente girare le scatole.

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