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Mathieu Flamini (classe 1984) arrivò al Milan nel 2008, via Arsenal. Adriano Galliani lo prese a parametro zero, così come è accaduto con tanti altri. Il centrocampista francese sembrava destinato a divenire una colonna portante del progetto rossonero. Invece, per varie ragioni, così non è stato. L’ultima stagione è stata la peggiore, per via di un grave infortunio subito ad agosto, nel Trofeo Berlusconi. Il francese ha giocato solo negli ultimi due mesi, e nemmeno tanto.
Insomma, il suo addio, visto che è in scadenza di contratto, veniva dato per scontato dagli esperti di calciomercato. Invece non è detta l’ultima parola. L’ex calciatore dell’Arsenal potrebbe rinnovare per altri due anni. Non più 3,5 milioni, ma circa la metà: questa la proposta di riduzione dello stipendio da parte del club di via Turati. A questo punto la “palla” passa a Flamini. Il transalpino, che piace a Marsiglia e Galatasaray (ma lo stesso Arsenal potrebbe inserirsi), è in deciso sul da farsi. Vorrebbe rimanere, ma teme di diventare un panchinaro fisso.
Vero è che il Milan cederà diversi centrocampista, ma vero è anche che arriverà il maliano Bakaye Traoré ed è quasi ufficiale anche Riccardo Montolivo. Insomma, tantissima concorrenza nel reparto di mezzo. Flamini rischia di passare le prossime stagioni costantemente in panchina. Ecco perché potrebbe essere lui stesso a decidere di lasciare Milanello.
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Calciomercato, Milan: la sorpresa è Flamini