LIVE – Antonio Cassano ospite a Segni Particolari

Canale Milan

Antonio Cassano, ospite a Segni Particolari, in onda su Milan Channel, risponde alle domande dei tifosi rossoneri. Nel corso della trasmissione il giocatore si racconta dal punto di vista calcistico, umano e personale. Riportiamo Live tutte le dichiarazioni di FantAntonio.

 Sul Cassano al Milan: “Non amo parlare di me, ma ogni tanto devo farlo. Parlo bene dei miei compagni, sempre. Mi trovo bene con tutti. Pato potenzialmente è il giocatore numero 2 al mondo dopo Messi. E’ straordinario, anche se sfortunato. Ma prima o poi finirà e mi auguro che dall’anno prossimo torni alla grande. Io amo il calcio, per questo parlo sempre solo di questo. Seguo tutti i campionati, litigo anche con mia moglie per questo motivo. Ma per me esiste solo il calcio.”

L’amore per la maglia del Milan: “Mi sentivo in paradiso quando sono arrivato, adesso sono ancora più su. Tutta la gente ti tratta come un re, a Milanello e in campo. Non so come si faccia ad andare via da qui.”

Sul rapporto con Berlusconi: “Una volta mi ha detto che potevo contare su di lui, sempre, e chiamarlo anche di notte. Mi ha lusingato. Lui è un creativo, un numero 10. Ama il bel gioco. Voglio restare qui, non posso fare niente per andarmene, non posso fare passi falsi qui, perchè è tutto perfetto.” 

Sulla città di Bari e sull’indecisione di agosto se andare via dal Milan o meno, spiega: “Amerò sempre la mia città, il Bari e la Samp. Mi rimarranno per sempre nel cuore. Il giorno di Italia-Spagna ero in grande difficoltà, ero appesantito, non mi ero preparato, non giocavo tanto. Mi sono confrontato con Galliani, volevo andar via. Lui mi ha sempre detto che dovevo essere un professionista, solo questo, il resto sarebbe venuto da sè. Io ho fatto una grande partita con la Spagna e adesso, grazie a lui, sono contento. Io non sapevo cosa fare, non volevo davvero andare via ma credevo che al Milan non avrei mai trovato spazio. Credevo ci fossero gerarchie e calciatori che mi sarebbero passati davanti, invece ho sbagliato. Qui chi sta bene gioca, bisogna rispettare le scelte dell’allenatore, ma non si decide in base alle gerarchie.”

Ancora su Bari: “Resterà per sempre la città più bella del mondo. E’ scolpita nel mio cuore. E’ dura viverci ma non la cambierei mai. La amo e la amerò sempre. La mia città è la mia città. Non ho altro da dire.”

Sulla partita Roma-Milan, quando Antonio Cassano si è sentito male: “Mi vengono i brividi a ripensarci. Quella giornata è iniziata bene, abbiamo vinto, io pensavo di giocare, ma il mister ha fatto altre scelte. Sull’aereo ho fatto un disastro, volevo guidare l’aereo. Quando son sceso dall’aereo, sull’autobus, mi son reso conto di non vedere bene. Il dottore mi voleva portare in ospedale, ma io volevo andare a casa. Nel tragitto per andare in ospedale pensavo tante cose, ma non riuscivo a parlare. Ho pensato a mio figlio, mi son detto che dovevo vivere per rivedere almeno per l’ultima volta mio figlio.”

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