Focus tattico: dubbio Balotelli-Di Natale, le ragioni delle scelte di Prandelli

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POZNAN.

Gli italiani, si sa, sono un popolo di allenatori. Sopratutto quando gioca la nazionale, si scatena il toto-formazione: c’è sempre un rincorrersi di voci su chi dovrebbe giocare, commenti alle scelte del CT e così via. Nel corso delle partite iniziali di questa avventura europea, il tema caldo che riempie le discussioni di giornalisti e appassionati italiani è principalmente legato alla scelta tra Mario Balotelli e Antonio di Natale come partner in attacco di Cassano. Molti italiani vorrebbero il capitano dell’Udinese titolare stasera contro i croati, ma indiscrezioni dell’ultima ora vedono Prandelli più propenso a riconfermare l’attaccante di proprietà del City a fianco di Cassano, scatenando qualche malumore e perplessità in merito alla scelta.

Per il tipo di partita che dovrà fare l’Italia questa sera però, questa è una scelta che ci sentiamo di condividere: le ragioni che stanno alla base di questo sono da ricercare nelle caratteristiche dei due giocatori; vediamo di motivare quindi la nostra opinione.

Mario Balotelli è una prima punta atipica: abbina grandi doti di finalizzazione sotto porta ad un’ottima tecnica individuale, il che lo rende molto utile e coinvolto anche in fase di costruzione di gioco. Antonio di Natale è più finalizzatore: il capitano dell’Udinese è poco incline al lavoro sporco, preferendo conservare le forze per essere lucido negli ultimi metri. Rispetto al proprio compagno di reparto quindi garantisce meno pressing sull’inizio dell’azione avversaria. Gli altri due elementi che vanno tenuti in considerazione sono la tenuta atletica e la fisicità dei due: per quanto riguarda l’aspetto atletico, l’europeo è competizione che mette a dura prova il fisico dei giocatori. E’ una competizione breve e intensa, nella quale le squadre devono giocare ogni 4 giorni. Normale quindi che un giocatore come Balotelli, 22enne, abbia tempi di recupero differenti e sopporti meglio la fatica di Di Natale, che di anni ne ha 35, il quale va quindi centellinato meglio dal CT. Balotelli infine è un giocatore più forte dal punto di vista fisico: andando quindi a prendere in considerazione le caratteristiche della squadra croata, squadra che gioca un calcio molto fisico e dispone di giocatori molto forti da questo punto di vista, sembra giustificabile la scelta di Prandelli; Mario potrebbe riuscire meglio a ritagliarsi spazi e lotterebbe alla pari con i grossi centrali avversari. Antonio di Natale però potrebbe e dovrebbe essere della partita: a gara in corso infatti, potrebbe essere inserito come contro la Spagna; in questo modo troverebbe difensori stanchi e quindi più vulnerabili ad un attaccante rapido nello stretto come Totò, e a quel punto l’Italia potrebbe sfruttarne le doti in fase di finalizzazione per concludere a rete. Per tutti questi motivi dunque la scelta di Prandelli va condivisa.

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