Allegri e non solo: uomini sotto esame

11.10.2012 20:00 di Emiliano Cuppone Twitter: @ECuppone  articolo letto 1252 volte

© foto di Alberto Lingria/PhotoViews

E’ tempo di scelte in quel di Milanello, tanti sono i soggetti posti sotto la lente d’ingrandimento, uomini chiamati a dare conferme per non rischiare l’addio.
Primo su tutti, naturalmente, Massimiliano Allegri. Il tecnico livornese è nell’occhio del ciclone ormai da tempo, criticato a più riprese già la scorsa stagione, indicato da molti come il vero colpevole di uno scudetto scivolato dalle mani del diavolo, quest’anno era chiamato a mostrare tutto il suo valore, ma i risultati non sembrano dargli ragione. Su di lui incombe minacciosa l’ombra di Pep Guardiola, tutta da verificare la fattibilità di un matrimonio con il catalano, sembrerebbe che Berlusconi straveda per l’ex filosofo del Barcellona, pronto a qualsiasi sacrificio per portarlo all’ombra della Madonnina. Sogni presidenziali a parte, Max l’acciuga deve difendersi dallo spettro di un esonero che per molti appare quasi scontato in caso di un’altra debacle in casa della Lazio (tutt’altro che improbabile visto lo stato di forma degli uomini di Petkovic e la scarsa vena realizzativa dei ragazzi di Allegri). Deve ritrovare la via giusta il Conte Max, quella del gol e, soprattutto, della vittoria, ne va del futuro suo e del Milan in questa stagione, ne va dell’onore di una squadra che, seppur ridimensionata, continua ad ambire in alto.
Insieme al tecnico altri due personaggi di spicco di casa rossonera sembrano essere sotto esame. Innanzitutto Kevin Prince Boateng, lontano parente del giocatore stupefacente che ha trascinato il Milan allo scudetto nel 2011 e di quello che colpiva il Barcellona con una magia degna del miglior Udinì. Insieme a lui Alexandre Pato, eterna speranza rossonera, troppo spesso vittima dei tormenti muscolari e, secondo alcuni, di una certa indolenza che ne ha accentuato i problemi e limitato l’esplosione.
Il ghanese deve ritrovare la fame e la grinta della sua prima stagione in rossonero, ritagliarsi una posizione diversa in campo tenendo conto dell’assenza di Ibrahimovic e della necessità di diventare trascinatore. Il numero 10 rossonero (in molti sono piuttosto contrariati dalla scelta numerica del Principe) attende ancora i gradi da campione, era vicinissimo ad ottenerli, ma in questa stagione vi si sta allontanando ogni partita di più.
Il brasiliano non ha più alibi, medici e preparatori atletici che vi hanno lavorato insieme continuano a ripetere che non ha nessun problema particolare, nessuna causa genetica o posturale che ne mini la condizione fisica. Gli infortuni devono essere gettati alle spalle, così come la presunta indolenza dovuta alla presenza di un giocatore carismatico quanto scomodo come Ibrahimovic. Pato è la stella indiscussa di questo Milan, l’uomo in più che troppo spesso si è rivelato essere l’elemento che manca. Deve caricarsi la squadra sulle spalle, diventare trascinatore in campo e leader nello spogliatoio, ha l’obbligo morale e tecnico di confermare quanto in questi anni ha lasciato solo intravedere a causa dei troppi stop, deve semplicemente fare quello per cui è stato creato.
Tre uomini nel mirino, tre profili diversi, caratteri opposti ed un unico obiettivo: riportare il Milan laddove merita di stare, fra i più grandi. Niente alibi per nessuno, sin troppi ne sono stati avanzati in questi mesi, Ibra, Thiago, Seedorf, Nesta, Gattuso (e chi più ne ha più ne metta) non ci sono più, lo sappiamo da luglio ormai, bisogna smettere di guardarsi alle spalle e ripartire, lavorando con quello che si ha a disposizione che, a ben guardare, non è poi così poco.

Segui l’autore su Twitter @ECuppone

Altre notizie – Primo Piano

Altre notizie

Per sapere dove è l‘abisso e stare attenti non bisogna andare fino sull’orlo del precipizio. Questa frase, che ho letto una volta in un libro, è la sintesi del momento rossonero. Un momento che vede i dirigenti del Milan cercare di capire se un eventu…

“Se il Milan ha bisogna di aiuto, sanno dove trovarmi”, parola di Zlatan Ibrahimovic. Il Milan è l’unica squadra in cui lo svedese tornerebbe, in cui si è trovato meglio. Parole sante quelle di Ibra, che hanno fatto sognare molti tifosi rossoner…

In esclusiva per MilanNews.it Carlo Mazzone ci racconta di Pep Guardiola, che l’ex tecnico ha allenato a Brescia e ci dice la sua sul…

Abbiati 5: i fasti di San Pietroburgo e i miracoli su Hulk sono lontani anni luce. Sbaglia l’uscita sul gol di Samuel, regala un clam…

La partita fra Atalanta e Milan, 6′ giornata del Campionato Primavera, in programma a Bergamo sabato 13 Ottobre alle 16.00, andr&agra…

Il dizionario della lingua italiana dice che l’aggettivo “allucinante” si riferisce ad uno spettacolo che sconvolge e, in e…

Il Milan conquista una vittoria di vitale importanza in Russia, grazie a due protagonisti assoluti: Abbiati ed El Shaarawy. I nostri lett…

questo a cui stiamo assistendo è una vergogna. ha ragione galliani nel dire che questa squadra seppur con una rosa meno competitiv…

Ecco le prime pagine dei quotidiani sportivi di oggi 11 Ottobre 2012.

Recommend0 recommendationsPublished in Milan News