ESCLUSIVA MN – Fuser: "Il mio Milan, la squadra più forte al mondo. Sacchi, il migliore. A 44 anni gioco ancora"

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Storico doppio ex di Milan e Fiorentina, Diego Fuser apre i ricordi del passato in vista della sfida fra rossoneri e gigliati. In esclusiva per MilanNews.it

Diego Fuser, che impressione ti ha fatto il Milan di questo inizio stagione?

“Si sono dette tante cose a riguardo. Innegabile che siano andati via giocatori fondamentali, si è dovuto ricostruire tutto ma non è facile. La squadra comunque ha i mezzi per fare bene e non mi pare che le altre squadre siano tanto superiori. Magari un paio di risultati positivi possono essere sufficienti per cambiare l’andazzo”.

Qual è stato l’errore principale in sede di mercato?

“Io penso che il Milan non sia un club sprovveduto. La dirigenza ha fatto i calcoli del caso pensando di agire nel miglior modo possibile. Poi è chiaro che siamo sempre legati ai risultati e quando questi mancano è facile attaccare. Si pensava bastassero questi uomini, poi capita che gente come Boateng che fino all’anno scorso faceva bene deluda”.

Aprendo il libro dei ricordi. Sei stato al Milan in due occasioni. Che esperienza fu?

“Arrivai al Milan troppo giovane ed essendo quella la squadra più forte al mondo per uno con poca esperienza come me era difficile giocare e io avevo bisogno invece di essere in campo. Devo dire che Sacchi puntava tantissimo su di me, così provai a resistere ma alla fine ho mollato. Insomma, c’era un professionismo davvero evoluto non era facile, però ho avuto la fortuna di allenarmi con dei grandi campioni e un tecnico che era il migliore, che mi ha insegnato tantissimo”.

Dopo il primo anno al Milan il prestito alla Fiorentina, per giocare di più

“A Firenze fu un anno bellissimo, segnai tanti gol e conquistai la Nazionale. È stata un’esperienza sfruttata pienamente”.

Tanto che il Milan ti richiamò. Durasti ancora un anno, però. Rimpianti?

“Nessun rimpianto. Chiaro che dopo essermi conquistato la Nazionale con la Fiorentina avevo le mie aspettative, ma arrivò in panchina Capello e decise di mettere sulla destra Ruud Gullit. E quando hai davanti uno così come fai a rubargli il posto? (risata)”.

Non tutti sanno che nonostante i tuoi 44 anni giochi ancora

“Mi diverto, gioco in amicizia per un club di Promozione piemontese, il Colline Alfieri. È una società giovane con ragazzi che hanno voglia e io do una mano. Intendiamoci, per me è una cosa soft nel senso che mi alleno 2-3 volte alla settimana e siccome non ho molta voglia di spostarmi alla fine gioco solo le partite in casa (risata)!”.

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