Consegnati i riconoscimenti della Hall of Fame del calcio italiano

14.12.2012 00:45 di Enrico Ferrazzi Ā articolo letto 366 volte

Fonte: figc.it

Ā© foto di Federico De Luca

Grande festa e anche qualche momento di commozione nella Sala dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, gremita per lā€™edizione 2012 della ā€œHall of Fameā€, il riconoscimento istituito lo scorso anno dalla Figc e dalla Fondazione Museo del Calcio per celebrare le figure che hanno lasciato un segno indelebile nella storia del calcio italiano.
Tra i premiati due vecchi compagni del Milan, Marco Van Basten (categoria Giocatore straniero) e Paolo Maldini (categoria Giocatore italiano), gli ex Ct della Nazionale Giovanni Trapattoni (categoria Allenatore) e Dino Zoff (categoria Veterano italiano) e poi ancora Giampiero Boniperti (categoria Dirigente italiano), Luigi Agnolin e Paolo Casarin (ex aequo nella categoria Arbitro italiano). Hanno ricevuto un premio alla memoria Angelo Schiavio, Concetto Lo Bello, Valentino Mazzola e Nereo Rocco.
In sala presenti nelle vesti di padrone di casa il sindaco di Firenze Matteo Renzi,Ā  il presidente della Figc Giancarlo Abete, il vicepresidente vicario della Figc e presidente della LND Carlo Tavecchio, il vicepresidente federale Demetrio Albertini, lā€™ex presidente federale Antonio Matarrese, il presidente dellā€™Aia Marcello Nicchi, il presidente dellā€™Aiac Renzo Ulivieri, il presidente dellā€™Aic Damiano Tommasi, il direttore generale della Lega di A Marco Brunelli, il presidente della Lega B Andrea Abodi, il direttore generale della Lega Pro Francesco Ghirelli e il direttore generale della Figc Antonello Valentini.
ā€œSono orgoglioso di questa iniziativa ā€“ ha spiegato il presidente Abete – organizzata con la Fondazione del Museo del Calcio. Eā€™ unā€™occasione per ricordare che il calcio attraverso queste persone ha scritto e sta scrivendo pagine importanti per il nostro Paese. Grazie a queste persone ĆØ rappresentato il bello del nostro calcio. Nel 2013 ā€“ ha annunciato il presidente federale –Ā  saranno passati 30 anni dalla morte di Artemio Franchi e uniremo le forze della Fondazione Franchi e del Museo del Calcio intitolando a Franchi la Fondazione del Museo del Calcioā€.
Lā€™ex presidente della Figc Antonio Matarrese ha premiato per la categoria Dirigente Italiano Giampiero Boniperti, che ha donato al Museo del Calcio la sua prima maglia Azzurra indossata nel 1947: ā€œIl calcio mi piace sempre ā€“ ha dichiarato lā€™ex attaccante e presidente della Juventus ā€“ anche se forse si giocava meglio una volta, cā€™era maggior tranquillitĆ , oggi giornalisti e tv danno pensiero e ansiaā€. Boniperti ha ricordato anche i tempi della rivalitĆ  con lā€™ex presidente della Roma Dino Viola: “Viola era un mio carissimo amico, ma quando si giocava Roma-Juve era una battaglia continua, quando c’era la possibilitĆ  di qualche battuta facile lo facevamo volentieri, ma Viola era un gentiluomo”.
Dopo i premi a Luigi Agnolin e Paolo Casarin (ex aequo nella categoria Arbitro italiano), ĆØ stata la volta di Dino Zoff, entrato a far parte della ā€˜Hall of Fameā€™ nella categoria di Veterano italiano. Zoff ha donato al Museo del Calcio il pallone della finale dellā€™Europeo vinto dallā€™Italia nel 1968: ā€œQuesto premio ĆØ straordinario, non sono stato cosƬ maestro di vita come mi hanno dipinto oggi, ma ho fatto il possibileā€.Ā  Un altro Ct azzurro come Giovanni Trapattoni ĆØ stato invece premiato nella categoria Allenatore: ā€œDevo dire grazie al calcio italiano e alle societĆ  in cui sono stato. In Europa e nel Mondo, da Capello ad Ancelotti ci sono diversi allenatori che hanno vinto tanto. Oggi ā€“ ha dichiarato parlando di alcuni suoi potenziali eredi – ci sono allenatori come Conte, Montella e Stramaccioni veramente in gambaā€.
Il presidente dellā€™Aic Damiano Tommasi ha ritirato il premio assegnato a Marco Van Basten nella categoria calciatore straniero, poi a salire sul palco ĆØ stato unā€™altra leggenda del calcio come Paolo Maldini che, accolto da unā€™ovazione, ha lasciato al Museo del calcio la maglia del Milan con cui ha vinto il suo ultimo Mondiale per club: ā€œHo avuto da parte dei miei genitori un dono ā€“ ha spiegato – e ho cercato di sfruttarlo rispettando sempre il prossimo. Ho praticato lo sport piĆ¹ bello del mondo e non posso lamentarmi per quello che ho fatto nella mia vitaā€.

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