– 19 dicembre 2012Posted in: News
L’AD rossonero ospite negli studi di Milan Channel
Ospite negli studi televisivi di Milan Channel, l’AD rossonero Adriano Galliani ha rilasciato queste dichiarazioni sulla stagione rossonera e non solo.
“De Jong? E’ un guerriero. Ha molta forza. Un ragazzo tosto, mi ricorda Beckham che subì lo stesso infortunio. Avrà tutta l’estate per prepararsi con gli altri. Inizio stagione? Quest’anno sono arrivati nuovi giocatori, mai così tanti come ora. Abbiamo avuto un periodo buio all’inizio ma grazie alla società, allenatore e giocatori siamo venuti fuori. Questa squadra da 9 giornate è in testa al campionato, abbiamo superato il girone di Champions e Coppa Italia, stiamo facendo il Milan delle ultime annate. Nove partite sono un periodo abbastanza lungo, a nostra macchina si è rimessa a correre secondo le velocità stimate. In due stagioni e 17 partite con Allegri abbiamo totalizzato 189 punti. Zagatti? A 7 anni andò a casa di Montolivo per portarlo al Milan. La sua famiglia preferì l’Atalanta perché era vicino casa. Ha scoperto tanti giocatori, grande osservatore del settore giovanile. El Shaarawy? Rappresenta il Milan, è in linea con quello che rappresenta il presidente e la società. Rappresenta il futuro. Ha fatto più gol di Ibra dello scorso anno, il calcio è strano. Se fosse rimasto uno tra Ibra e Cassano il ragazzo non sarebbe esploso. Antonio giocava nella sua posizione, Ibra è un cannibale e si mangiava Stephan. Ora è esploso perché gli abbiamo creato lo spazio, ha fatto 20 gol fino ad ora. Avevo il timore che andasse in un’altra società. Intercettati Preziosi e in un ristorante firmammo questo contratto. Abbiamo avuto il coraggio di investire, 5 milioni più metà di Merkel. Una cosa mi fece decidere di puntare su di lui, un’intervista che parlava di calcio e professava la sua fede milanista e la voglia di giocare nel Milan. Chi gioca da noi ed è tifoso da ragazzino ha qualcosa in più degli altri perché ha dentro la fede. L’Europa? Dalla stagione 2002/03 a 2006/07 abbiamo fatto tre finali di Champions League, un quarto di finale, non lo ha fatto nemmeno il Barcellona. I migliori in Europa con risultati fantastici. Ibrahimovic mi chiamerà a breve? Mi fa molto piacere…Van Bommel? Lo sento spesso al telefono. E’ andato via perché i suoi bambini volevano tornare a casa. Un po’ come fece Staam. Se non avessimo preso Van Bommel difficilmente avremmo vinto lo scudetto. Quell’anno Pirlo non c’era per infortunio, non lo abbiamo mai avuto. A gennaio ebbi l’intuizione di prendere Van Bommel, chiamai Rummenigge perché sapevo che poteva partire gratis. Prese il comando del centrocampo e credo che abbia messo il suo bel mattoncino sullo scudetto. Allegri? Sappiamo proteggere i nostri allenatori. Abbiamo cambiato meno allenatori di tutti in 27 anni e non è vero che i nuovi allenatori fanno più punti dei vecchi. Il momento delicato fu dopo 8 giornate quando avevamo solo 7 punti. Sul campo eravamo tra gli ultimi e pensate se avessimo cambiato allenatore cosa sarebbe successo. Cambiarlo vorrebbe dire sconfitta per la società e per i giocatori. Bisogna avere pazienza e cultura calcistica, è più facile cambiare che non cambiare. Una grande mano l’ha dato Berlusconi così sono partite le convocazioni. Berlusconi? In questo periodo 16 punti in 6 partite tra campionato e coppe. Il vento è cambiato a Napoli. La sua bravura è motivare le persone. Ronaldo? Ronaldo se si fosse mantenuto magro e allento sarebbe meglio di Messi e Pelè, faceva delle cose incredibile, mai visto un giocatore così, nemmeno Kakà e van Basten. Ronaldo è un giocatore immenso. Futuro? Farò di tutto per tenere Robinho? Farò il possibile ma non ho la certezza. Ci sono offerte per Pato? Sì. Chiriches è un nome sull’agenda? NO. Drogba è possibile? No. Pastore? No perché lo abbimo chiesto e il Psg non lo cede. Mercato Gennaio? Un mercato dettato dagli infortuni, spesso abbiamo centrato i sostituti, altri no. Numericamente siamo apposto quindi in difesa e centrocampo non arriva nessuno e non cediamo nessuno. Se parte un solo attaccante non compriamo nessuno, se partono due ne prendiamo uno. Vogliamo dare spazio a Niang”.
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