ESCLUSIVA MN – De Vecchi: "Che bello vedere De Sciglio titolare. Nel nostro settore giovanile ci sono giocatori che possono emularlo"

© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Parlare con lui di giovani è come prendersi un caffè al bar con un vecchio amico. Valter De Vecchi ne ha visti e allenati tanti in tutti questi anni di settore giovanile rossonero e ha vissuto tutti i progetti, decollati e/o rimasti sulla pista di decollo, che la società rossonera ha messo in atto nel corso degli anni. Per MilanNews.it, il mister dei giovanissimi Nazionali analizza così l’anno appena concluso e quello che, secondo lui, sarà il futuro con una deviazione su Mattia De Sciglio:

Mister, che bella squadra che ha a disposizione.
“E’ un lavoro che arriva da lontano. Un progetto particolare e speciale che va avanti da tre anni. Si è creata un’alchimia particolare e di strada ce n’è ancora da fare. Sono sempre gli stessi ragazzi con pochi innesti. Sono cresciuti e sono progrediti anno per anno e in questa stagione devono fare di più vista l’annata. E’ stata una progressione entusiasmante dagli Esordienti. E’ stato bello prenderli e ci hanno e ci abbiamo preso gusto. E’ un gruppo disomogeneo con varie nazionalità e alla fine in campo si trovano”.

Come si tiene sempre alta la tensione in un gruppo come il suo?
“So cosa mi possono dare. E’ una squadra abituata ad andare in fondo. Allo Scirea abbiamo fatto molto bene e contro la squadra più forte della cantera del Barça, nella finale dello Scirea, abbiamo fatto noi una grandissima prestazione. A volte perdere aiuta a comprendere dove si sbaglia”.

Ci consente una deviazione?
“Prego”.

Lei ha allenato Mattia De Sciglio quando era nelle giovanili. Ha il petto un po’ gonfio d’orgoglio per il suo exploit?
“Io sono orgoglioso di aver potuto allenare De Sciglio per due anni. Sono fiero di aver contribuito a crearlo come giocatore. Lui è il risultato del lavoro che dobbiamo fare noi tecnici del settore giovanile. Creare uomini e giocatori che sappiano andare in campo a San Siro senza paura d’indossare la maglia del Milan”.

Come si sviluppa la collaborazione tra i vari staff del settore giovanile e i ragazzi?
“Bisogna essere collaborativi e fare il bene del ragazzo. C’è grande sintonia e coordinazione tra tutti gli staff con un continuo scambio di dati e di informazioni. E’ questa la nostra forza per provare a dare un futuro da calciatori a questi ragazzi che coltivano un sogno”.

La sua squadra da sempre la sensazione di avere una grande fame di vittorie. Vi sentite i più forti?
“La nostra squadra ha sempre voglia di vincere. L’Inter ’98 è una grande squadra e siamo contenti d’essere riusciti a vincere anche il derby di campionato in una partita giocata alla grandissima. I risultati sono importanti in queste categorie perché vincere aiuta a sviluppare una mentalità vincente. Una mentalità da Milan. Se poi il risultato pieno non arriva, come detto, deve servire come lezione per migliorarsi”.

Parlavamo di De Sciglio, lei vede in questo settore giovanile dei prospetti che possono seguire la sua strada?
“Io penso che in altri ruoli ci sono dei giocatori che possono essere dei giocatori da Milan. Adesso con i bilanci penso che sia il momento migliore per puntare sui giovani. Ci sono dei profili interessanti ma bisogna crederci e puntare su di loro e fare attenzione perché San Siro ha un impatto unico”.
 

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