Donadoni: "Voci sul Milan? Gratificanti, ma di cattivo gusto. Su Balotelli…"

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Il Giornale ha pubblicato questa mattina una lunga intervista a Roberto Donadoni: l’allenatore del Parma ha rilasciato anche alcune dichiarazioni sul Milan e in particolare sulle voci che lo accostano alla panchina rossonera.

Gattuso ha detto di recente: Donadoni è stato un buon ct, forse sfortunato contro la Spagna, altrimenti….

“Ringrazio Rino per la citazione. Ho rimosso quel biennio azzurro, lasciandolo nell’album dei ricordi. So che affrontai la Spagna senza Cannavaro, Gattuso e Pirlo e fummo eliminati ai rigori. Non solo: lasciai la Nazionale al secondo posto del ranking mondiale. Qualcosa vorrà pur dire”.

Che effetto le fa, Donadoni, leggere il suo cognome continuamente accostato alla panchina del Milan?

“Lo trovo gratificante da un lato ma di gusto di cattivo gusto”.

Come scusi?

“Mi spiego meglio. Lo trovo di cattivo gusto nei confronti di Allegri che è al terzo anno di Milan: una volta è arrivato primo, una volta secondo e adesso sta gestendo una clamorosa rifondazione. Poi capisco che questa è una logica del calcio italiano e allora va bene tutto”.

Berlusconi ha promesso entro tre anni di riportare in quota il Milan, come avvenne nel ’97: ce la farà?

“Di solito quando il presidente si impegna, realizza i suoi obiettivi. Per la durata del tempo a disposizione certamente sì. Credo non sia possibile il paragone con l’altra rifondazione, quella affidata al ritorno di Capello che poi cedette la panchina a Zaccheroni. Allora, è vero, smisero Franco Baresi e gli invincibili ma il club aveva maggiori risorse finanziarie cui fare ricorso”.

Balotelli al Milan è il tormentone di questa edizione di calcio-mercato: crede sia un ragazzo recuperabile?

“Devo dire che trovo capovolto il ragionamento che si fa sul conto di Balotelli. Alcuni si chiedono: c’è un allenatore capace di gestire Mario? La mia risposta è la seguente: un allenatore deve avere buon senso, tanta pazienza e qualità ma non deve essere lui capace di gestire, ma sono i calciatori che devono comportarsi da professionisti”.

Ha mai conosciuto da vicino Balotelli?

“L’ho incrociato in azzurro, cominciava la sua carriera nell’under 21”.

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