Vini bianchi d’eccezione: Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore “San Michele” 2009, Bonci

Eccellente espressione di Verdicchio al 100%, da un vigneto di 30 anni situato in contrada San Michele, a circa 400 metri sul livello del mare: si tratta del Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore “San Michele” 2009 dell ’azienda agricola Vallerosa Bonci. Bellissima la bottiglia alsaziana che lo custodisce; la versione 2009 si presenta di un colore dorato pieno e smagliante, consistente nel bicchiere pieno di numerosi e simmetrici archetti; al naso gli aromi sono molteplici e assai intensi, predomina la tipica nota minerale, avvolta da tantissimi fiori bianchi e frutti gialli, seguita da richiami erbacei su di un lungo fondo ammandorlato. Al palato esprime calore e freschezza, il gusto è sontuoso, spicca per pienezza e al tempo stesso per eleganza e piacevolezza, coerente con l’approccio olfattivo, di buon equilibrio, di qualità impeccabile, fine in ogni suo aspetto. Il finale è persitente e complesso, i sentori di bocca proseguono all’unisono per svanire piano piano coralmente raggiungendo l’armonia. Da provare con le triglie in guazzetto con le olive nere. Un vino bianco d’eccezione, probabilmente impareggiabile il rapporto qualità/prezzo, un vino da cercare, chiedere e degustare.

prada: borse protagoniste, di pelle colorate per le amanti del lusso

Se dico Prada cosa dite? e se dico, borsa prada? Prada quest’ anno fa le cose con una vera eleganza, nasce cosi’ una collezione femminile dove il lusso si confonde con il casual per una linea davvero unica. Bellissime  clutch  sigillate con la chiusura   Prada,usa  materiali pregiati come la delicata nappa alla vernice, dal tessuto allo scamosciato sempre coloratissimo.   palette dei colori: Le nuance vanno  dai classici colori  scuri invernali, come il nero, il marrone, il rosso  ma anche il verde bosco scuro , il rosa in varie tonalita’. Sul  sito della grande casa dimoda   trovate tutta la  nuova collezione  con la possibilita’ di comprare anche on line! Intrecci di nappa con colori inediti come il verde militare e il grigio perla, particolari, perfette per le più glamout. E poi ci sono  le borse multicolore con rifiniture nel dettaglio tipiche della linea prada, un attenzione ai particolari che rendono uniche queste borse. Molto eleganti le   borse in vernice , realizzate in coccodillo e pitone,(ecco io sarei contro) portabili sia a mano che a tracolla.. Discutibili le   borse in pelliccia , ideali per un eleganza estrema con itarsi in pelliccia splissettate, molto trendy, anche se preferisco quelle in vernice.

Albinoleffe-Reggina 1-1: le pagelle

Albinoleffe Offredi 6 : reattivo sulla punizione di Bonazzoli, ma si deve arrendere senza colpe pochi minuti dopo a Rizzo. Per il resto, serata tranquilla. Luoni 6 : con due punte e due ali non può che rimanere bloccato a presidiare la zona dalle incursioni di Rizzato, che comunque lo mette sovente in difficoltà. Bergamelli 6 : non soffre più di tanto nel prendere le misure a Bonazzoli, pericoloso sulle palle inattive. Lebran 6.5 : partita attenta e disciplinata davanti ad un reparto poco insidioso. Piccinni 6.5 : in tandem con Cristiano mette a soqquadro la fascia destra reggina, e tiene bene pure in difesa. Laner 6 : ignorato dai compagni per un’ora, poi entra in partita correndo molto senza però incidere ma va vicino al gol con una bella mezza rovesciata. P. Hetemaj 6.5 : inesauribile motorino di centrocampo, macina chilometri senza perdere lucidità dedicandosi al lavoro di interdizione per lasciare libertà d’inserimento a Girasole. Girasole 5.5 : è abbastanza fuori dal gioco, in un ruolo non suo, ma lotta e prova ad appoggiare l’azione offensiva. Cristiano 7 (nella foto ): sarà la fascia di capitano, ma quella del primo tempo è una delle migliori prestazioni in carriera. Inchioda letteralmente Colombo andandogli via costantemente in dribbling e correndo il doppio. Mette al centro traversoni invitanti, taglia sovente in mezzo e dà pure una mano dietro. Ma comincia il secondo tempo perdendosi Rizzo nell’azione del pareggio, e viene sostituito dopo 20’. ( Foglio 6 : qualche buono spunto in un finale quasi all’arrembaggio). Germinale 6.5 : un colpo di testa di poco alto ma soprattutto tanto lavoro sporco per aprire i varchi a Cocco. La coppia funziona. ( Torri 5.5 : si divora in corsa il gol della probabile vittoria). Cocco 7 : ritorno in campo di spessore. Ritrova il gol, con un tocco di rapina su azione d’angolo, ma è un pericolo costante tra corse su tutto il fronte offensivo e tiri da ogni posizione. Fortunato 6.5 : la squadra è in evidente crescita. Fa la partita per 80’ su 90’ ma paga a caro prezzo il difficile avvio di ripresa: scommette su un modulo spregiudicato ed ha ragione perché la squadra non perde in equilibrio. Ma Girasole là in mezzo è perso. Reggina : P. Marino 5.5 : il gioco dell ’alternanza gli riconsegna la titolarità, lui fa poco per tenersela. Rimane inchiodato in porta nell’azione del gol, pasticcia su Laner. Si salva solo all’ultimo secondo su Cocco. Adejo 5 : stralunato. Dopo aver saltato Colombo Cristiano fa secco pure lui più di una volta: disattento nell’azione del gol ed impreciso nell’impostazione. Emerson 5.5 : non registra la difesa come potrebbe. Abusa dei lanci lunghi e cerca gloria senza trovarla sulle palle inattive. A. Marino 6 : l’Albinoleffe attacca essenzialmente dall’altra parte per un’ora. Buon per lui, che pare sempre a disagio negli appoggi e negli anticipi. Ric. Colombo 5 : amaro ritorno a Bergamo. I tifosi dell ’Albinoleffe lo ritrovano come lo avevano abbandonato: titubante in fase difensiva, ed incerto in quella di spinta. Conferma il difficile avvio di stagione. Rizzo 6 : non riesce mai a trovare i tempi giusti per il pressing, e sbaglia tanti passaggi, ma salva la serata con l’inserimento che vale il pareggio. Castiglia 6 : gli toccano compiti di regia che non sono proprio nelle sue corde, ma s’impegna e tocca tanti palloni, sbagliandone pochi. Ma la squadra non lo assiste. ( De Rose 6 : contributo di corsa e sostanza). Rizzato 6.5 : è come al solito il vero regista della squadra, proponendosi con regolarità al cross. Suo l’assist per Rizzo, attacca fino alla fine. Missiroli 5.5 : fa fatica a trovare spazio tra le linee seriane, un solo colpo di testa inoffensivo ed una mezza rovesciata nel finale. Serata di scarsa ispirazione. Bonazzoli 6 : si muove molto come ormai è sua abitudine ma il risultato è quello di sguarnire l’area. Va al tiro in una sola occasione più un’insidiosa punizione. ( A. Viola : sv ). Ceravolo 5.5 : la coppia con Bonazzoli potrebbe essere ben assortita, ma lui gira troppo lontano dalla porta. ( Ragusa 6 : più vivace rispetto al compagno ma la squadra attacca poco). Breda 5.5 : un’altra occasione persa. Ma quel che è peggio è che la squadra pecca in personalità nelle partite che dovrebbe aggredire: due tiri ed un gol è una buona percentuale ma alcuni dilemmi tattici (Bonazzoli) vanno chiariti al più presto. Arbitro : Baracani 6.5 : sempre vicino all’azione, la partita non presenta difficoltà.

L’abito da sposa nel 1500

Le spose moderne indossano lunghi abiti bianchi con lacci o perline e veli fluenti. La moda nel 1500 era totalmente diversa da quella moderna. Le donne ricche del Rinascimento e dell ’epoca elisabettiana nel XVI° secolo avevano gonne ampie fatte di materiali preziosi. Le donne più povere si preparavano un bel vestito che avrebbero indossato in tutte le occasioni importanti. Colori La tradizione dell ’abito bianco simbolo di purezza è emersa solo nel XVIII° secolo. Le spose del 1500 indossavano abiti di vari colori. Le donne ricche si potevano permettere abiti costosi tinti di rosso, viola o nero, le donne più povere indossavano abiti verdi, grigi, neri, arancio o colorati con tinte fatte in casa. Le spose spesso indossavano abiti o fiocchi blu simbolo di verginità e fedeltà al marito. Stoffe Le spose si facevano degli abiti con le stoffe più belle e costose che la famiglia si poteva permettere. Satin, damasco, velluto liscio o a coste e la pelliccia erano i materiali preferiti dei ceti alti. Questi tessuti erano spesso intersecati da fili d’oro o d’argento. Le donne più povere si facevano l’abito da sposa con materiali più semplici. Queste stoffe venivano filate, intrecciate e colorate a mano. Stile Gli abiti dell ’epoca utilizzavano parecchia stoffa. Le gonne molto lunghe erano la normalità e le spose ricche indossavano abiti con strascico e maniche lunghe per ostentare la propria ricchezza. La gonna tipica era larga e raccolta per creare volume. Gli abiti in stile elisabettiano dell ’alta società avevano scollature ampie per attirare gli sguardi sul petto della sposa. Colletti di seta o lino abbellivano i colli di questi abiti a sottolineare ulteriormente la loro ricchezza. Dettagli Le spose accessoriavano i loro abiti per renderli più belli e particolari. Le classi medie usavano nastri, fiocchi, fiori e altri accessori meno costosi. Le donne più ricche indossavano abiti con pietre preziose cucite sull’abito: piccoli diamanti, rubini, smeraldi, zaffiri, perle e altre pietre facevano brillare l’abito alla luce. Alcune donne aggiungevano ai loro abiti mantelle o costose pellicce.

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