Sorgerà probabilmente sulle coste del Mar Baltico il primo impianto nucleare polacco. PGE SA, la maggiore utility energetica del paese, ha infatti reso noti i nomi delle località prescelte come possibili siti per la costruzione della centrale, e tutti si trovano nel nord del paese lungo la costa baltica. Nella lista figurano le cittadine di Choczewo, Gaski e Zarnowiec. La scelta è motivata dalla decisione di approfittare delle fredde acque baltiche per alimentare i sistemi di raffreddamento dell ’impianto e dalla volontà politica di sfruttare il progetto come volano per la produzione di energia nella regione. L’impianto è progettato per una produzione di 3,000 megawatt. La Polonia dipende, per il 90 per cento della sua produzione di energia, dal carbone. La svolta verso l’energia nucleare intende porre fine a questo stato di cose, tagliare la dipendenza dal carbone e le conseguenti emissioni di biossido di carbonio e stimolare l’innovazione tecnologica e industriale. Il piano energetico di Varsavia prevede anche investimenti nei campi delle energie rinnovabili e del gas. Tutto, per evitare di dover accedere ai permessi per le emissioni del CO2 e di dover pagare le multe previste dall’UE per quei paesi che dovessero sforare i militi consentiti di emissioni. PGE prevede arrivare alla scelta finale della località e della tecnologia entro il 2013. L’annuncio del bando pubblico è previsto per il prossimo mese.
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Toscana: cambiano i vertici di Legambiente
Sono cambiati i vertici di Legambiente Toscana. Durante il IX Congresso Regionale, che si è tenuto il 12 e il 13 novembre a Pisa, è stato eletto presidente Fausto Ferruzza, di origine siciliana ma di adozione toscana. La carica di direttore è stata invece affidata a Franco di Martino. Fasuto Ferruzza in occasione della nomina a presidente ha dichiarato: «Legambiente Toscana continua nella tradizione comunitaria, coesa, fortemente propositiva che l’ha sempre caratterizzata. Le 4 principali linee d’azione saranno: arrestare ogni ulteriore consumo di suolo, al fine di prevenire il dissesto idrogeologico del territorio e tutelare il paesaggio. Declinare con buonsenso la rivoluzione energetica in corso nel mondo, anche in Toscana. Promuovere il rilancio della dimensione produttiva, sia manifatturiera che agricola,nel rispetto della sostenibilità . Promuovere partecipazione e socialità sia all’interno che all’esterno della nostra associazione».Â