Tifosi rossoneri a Udine salutano Andrea Pirlo: ci mancherà UDINESE-MILAN, I SALUTI PER PIRLO – Pirlo in lacrime sul campo dell’Udinese, accompagnato da Pippo Inzaghi, lacrime amare che non avremmo mai voluto vedere, lacrime che scorrono sul volte del calciatore che ha accompagnato i rossoneri attraverso grandi vittorie durante questi dieci anni in cui ha vestito la maglia del Milan, ora, però, ha scelto di andare via, di accettare un altro fantasmagorico contratto, da parte della Juventus. “L’unica che ci guadagna in tutto questo è la Juve” parole del suo storico compagno di stanza: Alessandro Nesta che dovrà trovare un nuovo “amico” con cui condividere gioie e dolori. Adriano Galliani ha consegnato una medaglia a Pirlo prima che i ragazzi scendessero in campo e, da subito, si è inteso quanta tristezza ci sia in tutto questo. Non ci sono più, purtroppo, le bandiere storiche delle squadre di calcio, quei giocatori che nascono, crescono e finiscono la propria carriera indossando gli stessi colori, o per lo meno, sono molto molto rare. Pirlo era una bandiera rossonera, adesso, purtroppo non lo è più. Tutti i cuori rossoneri si trovano nello stesso stato d’animo con il quale abbiamo visto Andrea Pirlo attraversare il campo con quelle lacrime amare che mai avremmo pensato di vedere. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it
La Partita
Udinese-Milan: un pareggio un po’ amaro
Udinese ai preliminari di Champions League UDINESE-MILAN, UN PAREGGIO UN PO’ AMARO – Entra Emanuelson al posto di Van Bommel che ha chiesto di uscire causa un piccolo risentimento muscolare. L’Udinese entra in campo molto aggressivi, ancora di più rispetto al primo tempo, ci credono veramente ma il Milan non lascia spazio d’azione. Bella occasione per i ragazzi rossoneri ma la deviazione mette in calcio d’angolo, batte corto Cassano, per Emanuelson, non riescono a tornare sotto porta e il risultato rimane sullo 0-0. Sembrano poco decisi in area, il gioco è un po’ troppo lento e c’è poca convinzione nei tiri, tanti passaggi, molti movimenti, qualche buona azione ma sempre fermata prima della conclusione. Sta emergendo un buon Didac Vilà che, al suo esordio, riesce a rendersi utile ai compagni con qualche bel recupero e qualche magistrale chiusura, commette qualche errore ma dovuto principalmente all’inesperienza. Bellissimo cross di Cassano inventato da Boateng ma il Prince rossonero non arriva in tempo. Riparte l’Udinese e arriva il tiro di Di Natale, parato perfettamente da Amelia. Anche Sanchez, con una bellissima azione in solitaria, riesce a calciare molto forte e molto angolato, Amelia si fa trovare preparato e para senza problemi. Al 26′ Pato cade malissimo per un contrasto con Asamoah, dalla caduta sembra che gli sia uscita la spalla sinistra, chiede i medici e la sostituzione, prontamente arriva Robinho. Vi terremo aggiornati sulle condizioni di Pato. Poco dopo arriva il fallo di Seedorf su Sanchez in area di rigore. Batte Di Natale e Amelia, immenso e concentrato, riesce a deviare il tiro e a impedire il gol dell’1-0. Altra fantastica parata di Amelia su calcio d’angolo battuto ancora da Di Natale. Non passano più di trenta secondi, tira Inler e Amelia, questa volta, non avrebbe potuto fare niente ma ci pensa la porta, doppio palo e la palla torna ai rossoneri. Di nuovo Sanchez e Amelia è sempre presente, altra grande parata. Ora il Milan deve affondare. Nel frattempo si scopre che Pato ha proprio lussato la spalla sinistra, non serve l’ospedale ma i medici dovranno cercare di rimettere l’articolazione in linea anche solo con una piccola anestesia. Intanto la partita si fa sempre più interessante, un finale molto combattuto con un’Udinese decisa a segnare e un Milan in grado di tenere testa agli avversari. Allegri regala la porta a Roma, per gli ultimi 10 minuti di gioco, esce Amelia, un grande portiere che si farà sicuramente rimpiangere qualora decidesse di andare via. Tagliavento ammonisce Seedorf, il fallo non era così grave. La partita sta per finire e l’Udinese cerca di mantenere il possesso palla per non perdere la qualificazione ai preliminari di Champions League. Fischio finale e la grande festa ha inizio. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it
Udinese-Milan: i primi 45 minuti 0-0
UDINESE-MILAN, I PRIMI 45 MIN 0-0 – Il sorriso di Allegri apre la partita e lo sguardo sempre serio, sebbene il risultato non sia determinate, di Adriano Galliani precede il fischio di inizio di Tagliavento. Didac Vila, al debutto, commette immediatamente fallo su Pinzi, ha cercato la chiusura sul pallone ma ha preso inesorabilmente la gambe del giocatore dell’Udinese, calcio di punizione non pericoloso e la partita continua. L’Udinese è molto aggressiva, cercano il risultato per accedere ai preliminari di Champions League, basta un solo punto ma il Milan non regalerà niente alla squadra di Guidolin. Flamini sbaglia un’occasione perfetta su passaggio di Pato, non se la sente di tirare e cerca il cross ma la palla viene deviata e l’Udinese può ripartire, buona occasione per Di Natale per Isla ma la conclusione non è precisa e Amelia non viene tirato in causa. La difesa dell’Udinese è impenetrabile, molto stretta, i rossoneri non trovano lo spazio per il tiro ma l’atteggiamento sembra buono. Altra buona opportunità per l’Udinese, conclusione con Inler che calcia da fuori area ma non trova lo specchio della porta. La partita prosegue e l’Udinese sembra sempre più determinata alla vittoria, ci credono e desiderano più di ogni altra cosa conquistare quel punto fondamentale. Il Milan non può e non deve demordere, “non dobbiamo fare brutta figura a Udine” così come ha detto Allegri in conferenza stampa. E’ una partita molto dura, fisica e combattuta, entrambe le squadre cercano il guizzo che sblocchi il risultato ma stentano a trovare buone conclusioni. Un bellissimo tiro di Pato sembra avvicinare i rossoneri al primo gol ma Handanovic para sicuro. Anche Cassano sbaglia un gol fatto, non si fida e scarica su Pato ma il pallone viene deviato, poco dopo un fantastico tiro al volo di Boateng mette in seria difficoltà Handanovic ma riesce a mettere fuori superando anche questa difficoltà. Cassano da fuori area cerca di redimersi ma sbaglia veramente di poco e la partita continua. Le occasioni del Milan sono davvero moltissime, il gol deve arrivare. Il primo tempo finisce così, sullo 0-0. Nel secondo tempo scopriremo se i rossoneri riusciranno a vincere la venticinquesima partita della stagione. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it
Udinese-Milan: la partita dall’attacco “vincente”
Sarà una bella partita.. UDINESE-MILAN, DUE ATTACCHI A CONFRONTO – 24 gol subiti per il Milan nel corso di questo campionato gli fanno ottenere il titolo di miglior difesa ma 65 gol fatti, contro i 66 dell’Inter, lo trattengono ancora in seconda posizione come miglior attacco. 65 gol che sono esattamente gli stessi detenuti dall’Udinese che, oltretutto, vanta, tra le sue fila, Di Natale: il capocannoniere del campionato, per il secondo anno di fila, con 28 reti messe a segno. Solo 28 se si pensa al desiderio dello stesso giocatore di salire a quota 30 e l’unica e ultima possibilità per varcare questa soglia è la sfida contro il Milan di domenica 22. Due squadre con un attacco simile ma con una formazione diversa. Guidolin schiererà in campo un 3-5-2 contro il consolidato 4-3-1-2 di Massimiliano Allegri. Di Natale e Sanchez davanti, contro l’attacco formato da Ibrahimovic e Pato davanti a Robinho: un confronto che sa già di spettacolo e che metterà in scena una partita importante e divertente. Ricordiamo l’andata, finita 4-4 su gol di Pato, autogol di Benatia, ancora Pato e al 48′ del secondo tempo a recuperare il risultato il magnifico gol di Ibrahimovic. Di contro, per l’Udinese ricordiamo le reti di Di Natale, Sanchez, ancora Di Natale e Denis. Per l’Udinese sarà una partita fondamentale per qualificarsi alle eliminatorie di Champions League, per il Milan sarà un match importante per staccare ulteriormente l’Inter, cercare la testa della classifica anche come miglior attacco e vincere la venticinquesima gara in campionato (con soli 9 pareggi e 4 sconfitte). Ipotizzo la formazione del Milan con: Abbiati, Abate, Thiago Silva, Yepes, Zambrotta, Gattuso, Ambrosini, Pirlo (che giocherebbe, così, l’ultima partita in rossonero), Robinho, Ibrahimovic, Pato. Per l’Udinese la vedrei schierata in questo modo: Handanovic, Benatia, Zapata, Domizzi, Isla, Inler, Pinzi, Asamoah (di interesse per il mercato rossonero), Armero, Di Natale, Sanchez. Rimaniamo in attesa della conferenza stampa che Mister Allegri terrà sabato 21 dove ne sapremo sicuramente di più. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it
Coppa Italia, Palermo-Milan: Tabellino e Pagelle
Chissà come sarebbe andata con Ibra in campo dal primo minuto… SEMIFINALE RITORNO COPPA ITALIA | PALERMO-MILAN PAGELLE DEL MATCH E TABELLINO UOMO PARTITA MILANLIVE: Ibrahimovic PALERMO (4-3-2-1) : Sirigu; Cassani, Goian, Bovo, Balzaretti; Migliaccio, Acquah (Bacinovic 34′ 1T), Nocerino; Pastore (Munoz 75′), Ilicic; Hernandez (Pinilla 85′). MILAN (4-3-1-2) : Abbiati; Abate, Nesta (Cassano 80′), T.Silva, Antonini (Bonera 46′ 1T); Flamini, Van Bommel, Pirlo; Seedorf (Ibrahimovic 64′); Robinho, Pato. LA PARTITA : Migliaccio (63′) ; Bovo (R) 73′ ; Ibra 94′; Espulsi : Van Bommel 72′; Bovo 74′. LE PAGELLE PALERMO (Finalista di Coppa Italia). Sirigu : 6 Due semplici interventi nei primi 45 minuti. Al minuto 8, tiro cross da destra di Flamini, e al 20′ punizione di Pirlo. Sicuro in entrambe le situazioni. Nel secondo tempo nessuna parata, subisce gol da Ibrahimovic al 94′, immune da colpe. Cassani : 6 Attacca pochissimo sulla destra….., ordinaria amministrazione in fase difensiva per i primi 45 minuti. Nel secondo tempo molto più coraggioso in fase offensiva, pericoloso il cross che mette solo davanti al portiere Migliaccio che sbaglia clamorosamente. Goian : 6 Ha giocato solo due partite sufficienti in tutta la stagione, questa, e Palermo-Milan di campionato. Quando entra Ibrahimovic va subito in difficoltà. Bovo: 7- n fase difensiva è stato poco impensierito dall’attacco rossonero. Si prende una grande soddisfazione segnando il rigore che porta il Palermo sul 2-0. Un minuto dopo riporta la partita in parità numerica dopo l’espulsione di Van Bommel, anche lui va fuori per fallo su Pato. Balzaretti : 5- Qualche discesa sporadica sulla sinistra per tutta la partita, ma non è mai pericoloso. In fase difensiva va sempre in difficoltà quando viene attaccato da Abate, ammonito al 60′ per fallo sullo stesso Abate. Migliaccio : 7+ Sembra non essere in campo per tutto il primo tempo. Nella seconda parte di gara c’è e si vede. Al 63′ porta in vantaggio la squadra di casa con un colpo di testa da calcio d’angolo. Cinque minuti dopo si divora un gol già fatto solo davanti alla porta su cross da destra di Cassani. Acquah (Bacinovic 34′ 1T) : Viene sostituito solo dopo 34 minuti di gioco per scelta tattica, abbastanza discutibile dato che era l’unico rosanero che provava a giocare palla a terra. Al suo posto Bacinovic, subito ammonito per fallo tattico su Robinho. Non supera il cerchio del centrocampo nella seconda parte di gara, ma al Palermo va bene cosi. Per lui voto 6. Nocerino : 6.5 Corre tanto in mezzo al campo, non dà qualità alla squadra in fase offensiva, ma non sono certo queste le sue caratteristiche. Molto positivo quando c’è da rubare palloni e pressare gli avversari. Pastore (Munoz 75′) : 7- Pericoloso quando gioca palla al piede, prova il tiro al 10′, ma non va a buon fine. Senza dubbio più insidioso il destro al volo dal limite dell’area al minuto 15, palla alta di poco. Buona prestazione nella seconda parte di gara, mette davanti alla porta Ilicic che si butta a terra e prende un rigore inesistente che porta la gara sul punteggio di 2-0. Sostituito da Munoz al 75′, S.v. Ilicic : 6.5 Tocca pochissimi palloni durante tutto il primo tempo, mai incisivo quando si trova il pallone tra i piedi. Nel secondo tempo sono ottimi i fraseggi palla al piede con Pastore, ma non tira mai in porta. Si fa notare al minuto 73 quando lanciato da Pastore solo davanti alla porta, cade rovinosamente a terra per presunto soffio di Van Bommel. Hernandez (Pinilla 85′) : Quasi nullo durante il primo tempo. Pericoloso nella ripresa con due tiri da fuori. Il primo a due minuti dall’inizio di secondo tempo con un destro alto di poco. Il secondo tiro arriva al 68′ molto più pericoloso, esterno sinistro che dà l’illusione del gol a tutto il Barbera. Sostituito da Pinilla al 85′ : S.v. All. Delio Rossi : 5 Il primo tempo della sua squadra è leggermente imbarazzante, tutta schierata dietro la linea della palla quasi mai pericolosa in attacco. Secondo tempo molto più coraggioso. MILAN Abbiati : S.v. Incolpevole su entrambi i gol del Palermo. Abate : 7 Sempre positiva la sua prestazione in campo. La fascia destra ormai è di sua proprietà. Fa girare la testa a Balzaretti per 90 minuti ma i suoi cross non sono quasi mai pericolosi. Nesta (Cassano 80′) : 6 Ordinaria amministrazione per lui, troppo facile fermare gli attacchi rosanero per il quasi 35enne romano. Non può nulla sui gol dei padroni di casa. Sostituito da Cassano quando ormai non c’è più nulla da difendere. Cassano: S.v. T.Silva : 6.5 Un solo errore in tutta la partita, colpevole di essersi fatto anticipare da Migliaccio in occasione del vantaggio del Palermo, per il resto, il solito fenomeno. Antonini (Bonera 46′ 1T) : 6 Costretto ad uscire quasi alla fine del primo tempo per un problema al ginocchio destro, causato da un contrasto con Thiago Silva. Positivo il suo primo tempo. Fa spazio a Bonera che gioca tutto il secondo tempo. Quasi mai presente in fase offensiva, fa quel che può in difesa, per lui voto 5. Flamini : 6- Attacca sempre lo spazio, ma è poco cattivo sotto porta, come al minuto 82 quando trova la porta con un sinistro molto lento che Sirigu para con relativa facilità. Van Bommel : Primo tempo di relativa tranquillità per l’olandese. Il secondo tempo finisce male, quando al minuto 72 viene inspiegabilmente espulso reo di aver sfiorato la maglia di Ilicic o forse di aver soffiato alle spalle dello stesso. Sta di fatto che deve abbandonare il rettangolo di gioco, lasciando la squadra, anche se per poco, in inferiorità numerica e sotto di 2 gol per la successiva trasformazione del rigore. Pirlo : 6 Subito pericoloso con un lancio dei suoi, già al terzo minuto di gioco, quando mette solo davanti alla porta il brasiliano Robinho che spara alto. Al 20′ tenta una punizione che para facilmente Sirigu. Tocca sempre una quantità industriale di palloni ma non riesce ad essere incisivo al massimo. Con le qualità che possiede, dovrebbe tentare anche il tiro da fuori. Seedorf : 6- Buon primo tempo per l’olandese, pericoloso quando gioca in velocità palla a terra. Meno pericoloso nella seconda parte di gara. Sostituito da Ibrahimovic al 64′. IBRAHIMOVIC : 7.5 Chissà come sarebbe andata la partita con lui in campo dal primo minuto, ma si sa, nel calcio con i se e con i ma non si vince nulla. Lo svedese si fa subito notare in campo quando al 69′ si fa ammonire per fallo su Goian, ritenuto cattivo dall’arbitro. Al minuto 81 fa vedere al Barbera perchè ha vnto cosi tanto in carriera in squadre di un certo prestigio, su lancio di Pirlo stoppa magistralmente il pallone, defilato sulla destra tira e colpisce un doppio palo a Sirigu battuto. Ma al minuto 94 trova il gol su assist di Cassano, troppo tardi per tentare il miracolo. Robinho : 5 Al terzo minuto potrebbe già portare in vantaggio i Campioni d’Italia, lanciata solo davanti al portiere su un lancio di Pirlo, spara il pallone in curva, solito sprecone. Non molto attivo per tutta la partita, non punta quasi mai l’uomo e quando c’è da tirare verso lo specchio della porta, o sbaglia, o gioca il pallone verso i suoi compagni. Pato : 6- Una sola azione pericolosa che arriva solo nel secondo tempo, al minuto 49, quando stoppa un pallone in area, e defilato sulla destra, incrocia il tiro e sfiora il palo alla sinistra di Sirigu. Per il resto della gara ha poco spazio per far male perché è sempre chiuso dalla gabbia dei rosanero. E’ più attivo quando si sposta dal centro dell’area, per occupare la zona di destra dell’attacco del Milan, ma non riesce a concretizzare. All. Allegri : 6 Non è mai facile recuperare una partita d’andata sfortunata, il suo Milan tenta di fare molto possesso palla soprattutto per i primi 45 minuti, ma diventa molto più difficile vincere se non si tira quasi mai in porta. Purtroppo quello di tirare poche volte verso lo specchio della porta è un vizio che i rossoneri si portano da parecchi anni. Comunque al di là di questa eliminazione, che senza dubbio brucia, bisogna concentrarsi verso il prossimo impegno, ritornare a Milano, e festeggiare lo Scudetto con i tifosi. Giacomo Giuffrida – www.Milanlive.it
Coppa Italia, Palermo-Milan: il punto debole della partita
Max..ci dispiace, eravate da finale PALERMO-MILAN, IL PUNTO DEBOLE DELLA PARTITA – E’ tutta la stagione che le intuizioni di Mister Allegri regalano occasioni e risultati importanti alla squadra. Hanno vinto lo scudetto perché Allegri ha saputo incoronarsi Re di fronte a Italia ma sta sera, forse, presumibilmente, non avrebbe dovuto privarsi di Ibrahimovic dal primo minuto. Lo svedese è l’unico, soprattutto perché ora è il meno stanco, che sia in grado di creare occasioni da gol importanti. Sicuramente la formazione che ha studiato il Mister è stata studiata sulle base degli allenamenti di rifinitura e sulla base delle condizioni fisiche dei suoi. Qualche errore purtroppo c’è stato perché altrimenti la partita non sarebbe finita così. Il Milan, a questo punto, deve lottare durante le ultime due giornate per dimostrare di essersi meritato fino in fondo questo scudetto perché le malelingue sono dietro l’angolo e non vorremmo mai sentire frasi negative che non vorrei nemmeno pronosticare. I ragazzi sono palesemente stanchi e provati. Hanno giocato un Campionato al 110% ed è normale che a questo punto siano meno brillanti ma questa finale ci voleva proprio. Allegri sarebbe stato il primo a ottenere questo doppio risultato durante il primo anno di panchina, acquisendo così maggior credibilità. Ho concluso il commento post partita dicendo che da Re Max purtroppo questa sera è tornato Conte ma non è così, in fondo ha fatto il massimo anche contro il Palermo, “errare è umano” ma un errore in un anno è concesso e riesce a schivare il seguito del proverbio. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it
Coppa Italia, Palermo-Milan: 2-1 e non c’è altro da dire
Ci viene da piangere PALERMO-MILAN 2-1 – Un secondo tempo da cui ci si aspettava un Milan differente, forse più aggressivo e convinto invece i rossoneri si stanno trovando di fronte un Palermo davvero agguerrito. La difesa rossonera è quasi perfetta, qualche piccolo errorino concede alcuni falli laterali agli avversari tranquillamente evitabili. Il Milan riparte più deciso e arriva il primo tentativo di Pato, crossa al centro ma è quasi un tiro che finisce largo sul fondo senza impensierire Sirigu. I rossoneri stanno cercando di migliorare la velocità di gioco, le ripartenze sono più decisive ma il gol ancora non arriva, se vogliono davvero questa finale devono dimostrarlo e mettere in rete questo pallone, per sé stessi, per Allegri e per i tifosi. Fatica, fatica, fatica, tanta fatica per i Campioni d’Italia; Allegri fa scaldare Cassano e Ibrahimovic, sarebbero la coppia perfetta per cercare di affondare in modo incisivo mettendo a segno qualche rete importante. Nel frattempo si scalda anche Boateng e il Re Max pensa chi inserire. Nel frattempo si vede tanta confusione in campo e poca compattezza, sembra il Milan dell’inizio del Campionato quando i rossoneri facevano fatica a trovare sé stessi: sono stanchi e si vede. Il Palermo continua a pressare, il possesso palla ora è prevalentemente dei rosaneri che possono far ballare gli avversari come vogliono. Al minuto 18 segna Migliaccio su calcio d’angolo, Abbiati non avrebbe potuto fare niente, i ragazzi sono stanchi ma non devono mollare. Allegri inserisce Ibrahimovic al posto di Seedorf, si rimescolano le carte: Pato e Ibrahimovic in zona d’attacco e Robinho trequartista, il ruolo dove sembra trovarsi meglio. Ibrahimovic tenta subito il gol, un tacco bellissimo ma la palla finisce fuori, il pareggio arriverà prestissimo. Altre due occasioni per il Palermo ma il Milan non molla, dovrebbe aumentare un po’ il possesso palla perché il Palermo ha il gioco in pungo. Al 24esimo della ripresa viene ammonito Ibrahimovic per fallo su Balzaretti, non era affatto da ammonizione ma ormai qualsiasi cosa faccia lo svedese viene sanzionata senza pensarci troppo. I rossoneri non sono sufficientemente rapidi per cogliere il Palermo alla sprovvista i tiri sono chiamati e i rosaneri precisi. Cartellino rosso per Van Bommel per presunto fallo in area su Pastore, non l’aveva nemmeno sfiorato. Forse l’arbitro si è messo una mano sul cuore quando Bovo è entrato in maniera eccessivamente violenta con un calcio in faccia sa Pato, altra espulsione ma questa volta corretta. Bovo si scusa ma le cose non cambiano. Allegri fa entrare anche Cassano, al posto di Nesta, un 3-2-1-3 per cercare di pressare il più possibile. Doppio palo di Ibrahimovic che ha messo in scena un’azione magica e incredibile che solo lui avrebbe potuto fare. Poco dopo prova Flamini ma Sirigu sicuro para prontamente. Questa volta dovrò dire che l’errore è stato di Allegri quando ha scelto la formazione titolare. Non c’è gioco per i rossoneri, il Palermo tiene palla e gioca senza sosta e senza tregua, i ragazzi di Allegri sono attoniti, questa finale ci voleva, per affermarsi, per crescere ancora, per dimostrare che sono loro i Campioni d’Italia 2011. Non è possibile, non so a voi ma a me viene da piangere e l’errore in tutto questo è stato solo dei rossoneri e, purtroppo, bisogna dire “chi è causa del suo mal pianga sé stesso”. Zlatan Ibrahimovic segna il gol del 2-1 ad appena 80 secondi dalla fine del match, non è possibile, non è vero, non si può perdere una semifinale per errore di formazione, non si può, non si deve, questo è il Milan. Un bruttissimo fallo da rigore su Ibrahimovic non viene fischiato e la partita finisce così, un 2-1 che se Robinho avesse segnato un gol fatto sarebbe già cambiato, un 2-1 che se Ibrahimovic avesse giocato dall’inizio non ci sarebbe stato, un 2-1 che questo Milan non si meritava. A malincuore, perché, per quanto mi riguarda, Allegri è “l’allenatore” per eccellenza, dobbiamo dire che il Re Max, questa sera, per un attimo, torna Conte. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it
Coppa Italia, Palermo-Milan: i primi 45 minuti 0-0
Per Robinho un errore al 4' solo davanti alla porta PALERMO-MILAN, I PRIMI 45 MIN 0-0 – La partita inizia subito alla grande. C’è molta concentrazione in campo e i ragazzi rossoneri sembrano avere perfettamente in testa dove andare e come farlo: vogliono vincere. Allegri ha scelto per una formazione con Pato e Robinho davanti a Seedorf, in panchina sia Boateng che Ibrahimovic, una decisione mai presa durante tutto l’arco della stagione, le sue intuizioni si sono rivelate sempre corrette, speriamo valga la stessa cosa anche questa sera. Robinho riesce a sbagliare l’ennesimo gol solo davanti a Sirigu, il passaggio di Pirlo (capitano) da centro campo è stato davvero perfetto ma il brasiliano non ha saputo cogliere. Il Palermo cerca l’azione al quinto minuto ma non c’è di che preoccuparsi, non sembrano particolarmente in forma i rosaneri rispetto a un Milan estremamente convinto e galvanizzato dal risultato in Campionato. Flamini cerca il gol al minuto 8′ ma Sirigu non si fa cogliere impreparato e para sicuro. Le occasioni per il Milan sono davvero tante, prima o poi il gol del vantaggio deve arrivare. L’atteggiamento è quello giusto. Il risultato non si sblocca, il Palermo cerca di barcamenarsi verso la porta rossonera ma resistono solo pochi minuti grazie a una difesa impenetrabile di Thiago Silva e la precisione di Pirlo nei passaggi e nei recuperi concede ai rossoneri molte occasioni da gol ma ancora nessuna conclusione. Unica occasione reale per i rosaneri arriva con la conclusione di Pastore che accarezza il bordo della rete e non impensierisce Abbiati. Altra bella azione di Pastore per Abel Hernadez ma non arrivano alla porta e Abbiati resta quasi impassibile, la difesa rossonera ha bisogno di una spinta in più, sembra esserci solo Thiago Silva che, in effetti, riesce a mettere in campo un gioco magistrale ma non può sicuramente fare tutto da solo. Abate nel frattempo si immola sulla fascia correndo tantissimo e servendo i compagni in modo perfetto. L’attacco con Pato e Robinho non è così incisivo, Seedorf è magico come sempre ma le punte mancano di fantasia e il gol non arriva. Un Palermo troppo schierato in area, una difesa estremamente compatta, i rossoneri fanno fatica a trovare lo spazio per i cross, Abate è incredibile e riesce quasi sempre a crossare al centro e, in questo senso, manca la presenza di Ibrahimovic, in panchina a guardare, per ora. Pato non ha ancora toccato un pallone, presenza pressoché inutile in campo se non per disturbare l’azione dei rosaneri. Sicuramente il possesso palla da parte dei rossoneri è migliorato notevolmente ma sotto porta non riescono a combinare molto, il Palermo è molto veloce a rientrare, più che altro i rossoneri sono un po’ lenti nelle ripartenze, e quando arrivano nei pressi dell’area di rigore avversaria i rosaneri sono già schierati a muraglia di fronte a Sirigu. Partita ostica per i rossoneri che, a questo punto, non possono far altro che provare a vincere. Uno scontro inaspettato e non voluto tra Antonini e Thiago Silva provoca un brutto infortunio al ginocchio destro di Antonini, appena rientrato dopo il lungo stop riabilitativo, scoppia in lacrime e esce dal campo in barella, al suo posto arriva Bonera, questo proprio non ci voleva. La difesa del Milan migliora e diventa nuovamente impenetrabile, il centrocampo invece non è precisissimo, perdono spesso palloni importanti e favoriscono le azioni del Palermo. Allegri deve cambiare qualcosa in zona d’attacco, il Milan deve e vuole vincere questa partita. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it
Milan: semplicemente grandissimi
Semplicemente grandissimi MILAN, SEMPLICEMNTE GRANDISSIMI – Questa è la dimostrazione che un grande lavoro, con grande dedizione, immenso sacrificio e interesse paga. La società di Via Turati ha reso possibile tutto questo, prima di tutto scegliendo un allenatore immenso come Massimiliano Allegri, poi costruendo una rosa di giocatori fantastici, tecnicamente e moralmente. Il Conte diventato Re a Roma, si è un po’ lasciato andare, ha dimenticato per un attimo il suo aplomb e lo stile pacato e riservato che lo ha caratterizzato per tutta la stagione. Era la festa che si meritava, deve assaporare fino in fondo questa prima vittoria importante perché ora non resta che guardare al futuro e spingersi verso l’Europa ma questo è solo un altro sogno che andrà coltivato e possibilmente raggiunto; in questo momento la realtà parla chiaro, siamo Campioni d’Italia ma bisogna conquistare anche la Coppa Italia superando il Palermo nel ritorno di semifinale per poi giocare un’altra finale importante. Nel post partita Galliani svela quale sarà il fioretto che dovranno portare a termine lui e Allegri: “Durante le vacanze estive andremo a piedi fino al Santuario di Montenero sopra Livorno” , abbiamo scoperto anche questo, ora non resta che aspettare la partita di martedì a Palermo dove potremmo vedere in campo altri grandi campioni. Il mondo rossonero è in visibilio, ormai lo scudetto era nell’aria, ma la sera della vittoria è sempre un’emozione senza confronto. Mi ripeterò ma “GRAZIE MISTER ALLEGRI”. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it
Roma-Milan: i primi 45 minuti 0-0
meno male che Abbiati c'è ROMA-MILAN, I PRIMI 45 MIN 0-0 – Ibrahimovic e Pato davanti a Boateng che ha recuperato alla grande il fastidio alla caviglia e la stanchezza accumulata con i numerosi minuti di gioco. Il Milan parte all’attacco, subito un fallo su Ibrahimovic non fischiato da Morganti. Un fuorigioco di Vucinic mette subito in luce le doti di Abate, un’accelerazione incredibile e riesce a recuperare l’attaccante giallorosso fino a disturbarlo sotto porta. Difesa a undici anche per la Roma, sembra di rivedere la partita di settimana scorsa contro il Bologna. Poco spazio per i ragazzi rossoneri, faticano a trovare i passaggi eppure continuano a pressare la difesa avversaria. Un gioco molto lento in questo inizio di partita, entrambe le squadre sembrano molto sul “chi va là”, aspettano, cercano i compagni, giocano molto da una parte all’altra del campo mentre rimangono troppo statici a centrocampo. Qualche errore nei passaggi da parte della Roma, Totti perde palla in area di rigore e il Milan può ripartire, una bella azione ma Boateng non riesce ad arrivare in tempo sul pallone che finisce in fallo laterale. Al 10′ arriva il tiro di Boateng da fuori area su passaggio di Seedorf ma non trova lo specchio della porta e il pallone finisce alto sopra la trasversa. La partita non si sblocca nemmeno con un bellissimo tunnel di Cassetti che mette un pallone perfetto per Vucinic che colpisce ma Abbiati prontamente esce e blocca il pallone, da notare anche l’intervento di Nesta, arrivato su Vucinic ancora prima che tirasse. La Roma sembra un po’ più sveglia del Milan che fino a questo momento non sta portando in campo il gioco a cui siamo abituati. La tensione è molta ma bisogna lottare e cercare la vittoria nonostante anche un pareggio sarebbe sufficiente alla vittoria dello scudetto. Non è un bel gioco quello della Roma ma in questo momento continua ad essere superiore rispetto a un Milan che fa girare troppo la palla e troppo lentamente, rimanendo fermo al limite dell’area avversaria; devono fare di più, rischiare e cercare di creare occasioni importanti. Bravissimo Nesta che riesce a impedire un altro gol di Vucinic ormai fatto. Abbiamo una difesa incredibile ma stiamo peccando un po’ in zona d’attacco. La squadra di Montella si sta galvanizzando, sente di poter mettere i rossoneri in difficoltà e continua a pressare. Intorno al 32′ il Milan sembra giocare un po’ di più, trova qualche spazio per i passaggi e prova a pressare ma il gioco, da entrambe le parti, è veramente lento. Un guizzo del Milan sempre intorno al 33′ e la partita si velocizza leggermente ma non stiamo vedendo un gioco magistrale, molta confusione da parte della Roma, tutti sulla difensiva, 3-4 difensori intorno a Ibrahimovic che non riesce a muoversi, la partita non è affatto facile ma i ragazzi devono avere ben chiaro in testa che questo risultato può valere davvero lo scudetto. Altra azione da parte della Roma, tira Rosi e Abbiati para: meno male che c’è Christian. Robinho non si vede molto in campo, parrebbe opportuno un cambio, probabilmente Allegri deciderà sul da farsi solo a termine del primo tempo. Ibrahimovic prende in mano la situazione e, dopo un tiro in porta deviato fortunosamente dai quattro difensori che aveva attorno, inizia a correre a centrocampo coprendo altri ruoli oltre al suo. Sotto porta Totti per calciare colpisce volontariamente Van Bommel nello stomaco ma Morganti non sembra vedere, Abbiati para, è in una forma strepitosa. Nessun fallo fischiato a favore dei rossoneri mentre Morganti sembra vedere benissimo falli inesistenti a favore dei giallorossi che, oltretutto sembrano molto nervosi. Fischio finale, unica conclusione per questo primo tempo è: “meno male che Abbiati c’è”. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it
Roma-Milan, le dichiarazioni di Allegri al termine della conferenza raccolte da MilanLive
ROMA MILAN ALLEGRI CONFERENZA MILANLIVE / MILANO – Massimiliano Allegri si è intrattenuto come di consueto con i giornalisti al termine della conferenza stampa, rilasciando dichiarazioni che sono state raccolte dall’inviato di ‘MilanLive’. Ecco quanto affermato dal tecnico rossonero: Sul campionato : “ Il Milan ha avuto un’ottima continuità di risultati. Nella seconda parte di stagione abbiamo migliorato molto la fase difensiva e di solito chi ha la miglior difesa vince il campionato. E’stato un torneo molto equilibrato con Napoli e Inter che hanno lottato fino alla fine. Sono mancate un po’ la Roma e la Juventus. Il momento decisivo credo sia stato il mese dopo il pareggio con il Bari fino alla vittoria di Firenze dove avevamo solo la vittoria a disposizione, avendo il Napoli attaccato “. Su Roma-Milan : “ Dobbiamo cercare di chiudere subito il discorso portando a casa questo punto che ci manca. Boateng è un po’stanco dopo le ultime gare, ma sarà regolarmente in campo “. Secondo quanto ha lasciato intendere l’allenatore domani saranno in campo sia Pato che Ibrahimovic, recuperati entrambi dall’infortunio e dalla squalifica. La redazione di www.milanlive.it
Roma-Milan, la conferenza di Allegri
Mister Allegri in conferenza ROMA MILAN CONFERENZA ALLEGRI / MILANO – E’ appena terminata la conferenza stampa di Massimiliano Allegri alla vigilia di Roma-Milan, con il tecnico rossonero che ha parlato dell’atteggiamento che dovranno tenere i rossoneri. Questo quanto evidenziato dal sito ufficiale: “Domani per noi sarà una partita molto difficile: loro hanno un’occasione importante per centrare la qualificazione alle Champions e la sconfitta della Lazio domenica gli ha dato la possibilità e la forza di vedere il traguardo più vicino. Troveremo una squadra carica per fare una partita importante, per la motivazione e la tecnica: ha tanta qualità e ad inizio anno erano tra i pretendenti per lo Scudetto. Chi sostituirà De Rossi e Perrotta sarà all’altezza. Noi abbiamo motivazioni perché ci manca ancora un punto per vincere il titolo; loro ne avranno altrettante per arrivare al 4° posto Champions. Domani andiamo tutti perché è giusto che sia così perché se domani faremo il punto decisivo è giusto festeggiare tutti insieme. Chi andrà in tribuna dovrà accettare le scelte, ma domani farò le mie scelte in base anche alla partita di martedì, in particolare a centrocampo. Domani ho tutti e quattro gli attaccanti a disposizione e in vista di martedì la rotazione degli attaccanti sarà importante.” La redazione di www.milanlive.it
Milan: contro la Roma torna la coppia Ibrahimovic-Pato
La coppia che ritorna MILAN, CONTRO LA ROMA TORNANO “QUASI” TUTTI – Tutti a disposizione per la sfida contro la Roma, anche Gattuso riesce a completare un recupero lampo e, insieme a Pato, saranno disponibili per il Mister Allegri. Due pedine importanti da giocare accanto agli altri due importanti recuperi settimanali: Ibrahimovic e Van Bommel. Sembrerebbe che la formazione più probabile che il Mister schiererà contro la Roma di Montella vedrà in zona d’attacco la coppia Ibrahimovic-Pato, davanti all’insostituibile Boateng. Al centro vediamo una possibilità concreta con Gattuso, Van Bommel e Seedorf, in difesa, invece, non cambierà nulla rispetto alla sfida casalinga contro il Bologna, con Abate, Nesta, Thiago Silva e Zambrotta. Nessun problema per Abbiati, completamente recuperato dalla distorsione al ginocchio, contro il Bologna sembrava risentire ancora di qualche fastidio, interamente risolto grazie al lavoro dell’equipe medica rossonera. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it
Roma-Milan: arbitra Morganti
Per Roma-Milan arbitra Morganti ROMA-MILAN, ARBITRA MORGANTI – Sarà Emidio Morganti di Ascoli l’arbitro designato a dirigere Roma-Milan, in programma sabato 7 maggio alle ore 20.45. Come avevamo già scritto in occasione di Fiorentina-Milan ecco la storia dell’arbitro Morganti. Nasce ad Ascoli Piceno nel 1966 ed è uno degli elementi più esperti presenti nella CAN A (dove è stato promosso da Maurizio Mattei nel 2000, grazie a ottime prestazioni in C1), oltre ad essere il più anziano tra gli elementi attivi in organico. Da sottolineare che il 24 Gennaio 2011 ha ricevuto il premio per Miglior arbitro AIC dell’anno 2010, avendo la meglio sugli altri due candidati alla vittoria: Tagliavento e Rizzoli. La sfida contro la Roma si preannuncia molto combattuta e sofferta da entrambe le parti, “chi” per vincere definitivamente lo scudetto, chi per conquistare la Champions per la prossima stagione. Il Milan potrà contare su rientri importanti (Ibrahimovic, Pato, Van Bommel e probabilmente anche Gattuso), la Roma dovrà fare i conti, invece, su alcune assenze, questo non impedirà alla squadra di Montella di lottare fino alla fine cercando di mettere i rossoneri in difficoltà, anche grazie a una buona difesa in cui gioca il futuro rossonero Mexes. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it
Milan-Bologna: possibile schieramento di Malesani
Malesani e i problemi della società, Longo lascia e nello spogliatoio si soffre MILAN-BOLOGNA, FORMAZIONE DI MALESANI – Nuovo assetto di gioco per la squadra di Malesani, in allenamento infatti ha provato un 4-2-3-1 probabilmente più difensivo che all’attacco, sapendo di doversi sfidare con la prima in classifica si cercherà di limitare i danni e provare a mettere in difficoltà i movimenti rossoneri. Presumibilmente, quindi, lo schieramento di Malesani si presenterà in questo modo: in porta Viviano, dietro una difesa composta da Moras, Portanova, Britos e Cherubin, un centrocampo a due con Mutarelli e Mudingavi, dietro un triplo settore di trequartisti con Gimenez, Ekdal e Morleo, unica punta Di Vaio. Pare che i problemi societari dell’ultimo periodo stiano creando scompensi anche all’interno dello spogliatoio, non più solido ma visibilmente preoccupato. Come si può leggere sul sito ufficiale della società, il DS Carime Longo ha dichiarato: “Ho preferito chiamarmi fuori con anticipo per dare tempo e modo alla nuova proprietà di organizzarsi come crede sul mercato. Non c’è un motivo particolare che mi ha indotto a prendere questa decisione, ma l’insieme di tanti episodi e ragionamenti mi fanno capire che sarebbe complicato e faticoso per me rapportarmi nei prossimi mesi con questa nuova dirigenza. Diciamo che abbiamo idee e vedute diverse su come fare calcio” . I problemi societari danno sempre instabilità alla squadra soprattutto in un momento di difficoltà come quello in cui si trova il Bologna in questo frangente. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it