Milan: primi 45 minuti al Bentegodi, 0-1

primo tempo al Bentegodi: 0-1 MILAN, PRIMO TEMPO AL BENTEGODI, 0-1 – Il Milan ha affrontato questo primo tempo con la giusta decisione. Allegri sa di dover vincere soprattutto per mantenere la testa della classifica anche nel caso il Napoli dovesse vincere contro il Catania. I rossoneri hanno creato parecchie occasioni ma il risultato è stato sbloccato da Robinho al 25esimo grazie a un azzeccato passaggio di Cassano per Ibrahimovic che riesce, colpendo di testa, a creare l’occasione giusta per il gol di Robinho (nonostante le polemiche per il tocco con il braccio). Dopo la rete dello 0-1 il Milan sembra essere ancora più determinato alla vittoria, Cassano è fondamentale alla squadra anche se, in questi primi 45 minuti, non riesce a concretizzare un’altra rete importante. L’assenza di Fantantonio si è sentita particolarmente durante la partita in casa contro il Tottenham. La formazione migliore è quella che Allegri ha a disposizione per il campionato; Van Bommel si è inserito perfettamente nella squadra e riesce a essere sempre nel posto giusto al momento giusto. Davanti le tre punte Ibrahimovic, Cassano e Robinho sembrano trovare un gioco molto preciso, veloce e decisivo. Ancora Pato in panchina, Seedorf si riposa e anche Boateng non è ancora stato inserito. Gattuso invece gioca dal primo minuti, i 12 punti sul ginocchio non inibiscono i suoi movimenti e la sua determinazione. Merkel riesce a dare un aiuto ntoevole ai suoi compagni, nonostante i suoi 19 anni non sembra subire quel timore reverenziale nei confronti dei grandi campioni con cui gioca nel Milan. Andiamo a vedere la fine di questo match e aspettiamo di scoprire quale sarà il risultato della prima inseguitrice del Milan: il Napoli. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it

Milan: Pioli “il Milan è la squadra più forte del campionato”

Chievo-Milan: una partita molto importante MILAN, CONTRO IL CHIEVO AL BENTAGODI – Stefano Pioli, allenatore del Chievo, ha parlato della squadra che dovrà affrontare domenica 20 febbraio e non ha usato mezzi termini per descrivere il Milan di Allegri: «Il Milan? La squadra più forte del campionato. Ha la miglior difesa e il miglior attacco e se è davanti a tutti c’è un motivo», si affronteranno al Bentagodi, stadio che ha detta di Massimiliano Allegri “E’ in condizioni disastrose, speriamo che facciano un ottimo lavoro preparare il terreno alla partita”.   Pioli ha poi aggiunto: «Cassano – dice – è un giocatore straordinario, ha fantasia, la giocata imprevedibile. E se a un giocatore così aggiunge la forza fisica di Ibrahimovic e la qualità di Robinho, beh, siamo di fronte al meglio che il nostro campionato può offrire» . Ma il Chievo non si arrende prima di lottare, su questo Pioli è sicuro. «Sulla carta partiamo battuti. Ma si inizia dallo zero a zero, noi siamo in undici come loro e giochiamo in casa. Dobbiamo provare a fare una grande prestazione, sotto ogni tipo di situazione. Grande attenzione, partecipazione, voglia di soffrire. Servirà un grandissimo Chievo. Però abbiamo già dimostrato di potercela giocare con le squadre più forti. Sono sono fiducioso» . L’allenatore del Chievo e tutta la squadra rossoblù sono alla ricerca di un risultato positivo che risollevi il morale e dia un po’ di fiducia alla squadra dopo la sconfitta di Cagliari, un risultato che brucia ma che va dimenticato. «Abbiamo giocato una partita inguardabile – ammette Pioli – Loro sono stati meglio in tutto. Può succedere. Il fatto positivo è che le nostre avversarie nella lotta per la salvezza hanno perso, quindi il vantaggio è rimasto inalterato». Il Milan si presenta in campo con alcune assenze ma anche qualche recupero (Boateng sarà convocato e probabilmente lo vedremo scendere in campo); dalla sua il Chievo non si presenta nel migliore dei modi: Luciano e Marcolini sono fermi, la squalifica ha colpito Sardo e Mandelli. «La società – osserva l’allenatore – ha comunque costruito un’ottima rosa, ho delle soluzioni interessanti. Come giocheremo? Possiamo presentare una difesa a quattro, ma anche a cinque con Jokic in grado di spingere a sinistra. A centrocampo abbiamo sempre utilizzato il rombo. Non è stato così a Cagliari perchè senza Luciano e Marcolini e senza anche Fernandes e Bogliacino non avevo i giocatori adatti per quel tipo di schema. Con il Milan vediamo, ripeto le soluzioni le ho» . Le partite vanno giocate una per volta e questo le rende tutte fonadamentali ai fini della classifica, il Milan è in testa ma dovrà mantenere il posto in classifica con un’altra vittoria, il Napoli scenderà in campo contro il Catania e cercherà i 3 punti per continuare la rincorsa verso i rossoneri. Il Milan dovrà vincere per non farsi raggiungere. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it

Chievo-Milan, le probabili formazioni: ancora panchina per Pato

MILAN: LE PROBABILI FORMAZIONI – I rossoneri giocheranno contro il Chievo domenica alle 15 allo stadio Bentegodi di Verona. Pochi dubbi sulla formazione da mettere in campo per Massimiliano Allegri visti i tanti assenti. Il tecnico livornese schiererà in porta Abbiati , difesa a quattro composta da Abate, Nesta, Thiago Silva e Antonini. A centrocampo l’allenatore riproporrà Van Bommel, Gattuso e uno tra Merkel ed Emanuelson , con il tedesco dato per favorito sull’olandese. Davanti spazio alla coppia Ibrahimovic – Cassano con Robinho che agirà alle loro spalle , ancora panchina per Pato. Anche Stefano Pioli dovrà fare i conti con gli acciacchi di Bogliacino e Andreolli e schiererà: Sorrentino, Frey, Cesar, Moreno, Mantovani, Fernandes, Rigoni, Jokic, Constant, Pellissier, Thereau. Alessandro Oggionni – www.milanlive.it

Chievo-Milan, le dichiarazioni di Allegri raccolte in esclusiva da ‘milanlive.it’

CHIEVO MILAN ALLEGRI – Al termine della conferenza Massimiliano Allegri si è intrattenuto con i giornalisti rilasciando dichiarazioni su vari temi rossoneri, come il gesto di Gattuso contro il Tottenham, la gara di domani contro il Chievo e le condizioni di Emanuelson. Ecco quanto raccolto dall’inviato di www.milanlive.it a Milanello : Su Gattuso: “ Avevo notato che Rino era nervoso durante la gara , ma non potevo sostituirlo in quanto in quel ruolo avevo a disposizione solamente Merkel ed ho pensato alla partita senza lasciarmi condizionare. Alla fine sono rimasto sorpreso della sua reazione , ma si è scusato con tutti ed è tutto rientrato “. Sulla gara di domani contro il Chievo: “ La cosa che mi preoccupa maggiormente è la condizione del terreno di gioco che al momento è davvero pessima , spero che entro domani migliori qualcosa “. Sulla corsa scudetto: “ Dobbiamo pensare solamente a noi partita dopo partita , se siamo primi abbiamo comunque dei meriti. Come detto precedentemente la prima rivale è il Napoli che segue a tre punti e con la quale abbiamo lo scontro diretto la prossima settimana “. Sulla sua esperienza in rossonero: “P er me si tratta della prima esperienza con una squadra di vertice e forse questo mi sta aiutando per vedere e capire alcune situazioni in maniera distaccata valutandole per quelle che sono “. Su Emanuelson: “ Il campionato olandese è completamente diverso rispetto a quello italiano, ci vuole tempo per ambientarsi, ma il ragazzo è giovane, ha un ottimo sinistro ed ha tutte le qualità per imporsi nel Milan . Giocando ogni tre giorni non ho avuto tempo e modo di provarlo come terzino sinistro , ma finalmente avremo due settimane di lavoro a disposizione e in allenamento vorrò vedere come risponde nel ruolo di esterno basso “. La Redazione – www.milanlive.it

Chievo-Milan, Allegri: “Abbiamo il dovere di arrivare in fondo in tutte le competizioni”

CHIEVO MILAN CONFERENZA ALLEGRI – Massimiliano Allegri ha parlato di diversi temi alla vigilia della gara contro il Chievo, fondamentale per il prosieguo della squadra rossonera in questo campionato. Ecco le dichiarazioni del tecnico rossonero riportate dal sito ufficiale del Milan ‘www.acmilan.com’: “ Rispetto al Milan-Chievo dell’andata, quando vincemmo 3-1 con due assist di Ibra a Pato, sono cambiati gli interpeti. Quest’anno Pirlo non l’abbiamo quasi mai avuto e per noi lui era ed è fondamentale . Ronaldinho è stato ceduto a Gennaio. Rispetto a quel periodo, la squadra è cresciuta, ha una diversa fisionomia. In ogni caso, in questo momento, in Campionato noi non dobbiamo ripartire, dobbiamo continuare. C’è stato dispiacere per la sconfitta di Champions anche immeritata, ma del Tottenham parleremo solo il mattino dopo Juventus-Milan. Gattuso? No, non ho mai pensato di togliergli la fascia di capitano perchè si è assunto la responsabilità. Ha sbagliato ma la sua carriera dimostra che giocatore è e che uomo è. Dopo la partita ha chiesto scusa alla società, a me, e ai compagni di squadra; ricordo anche che ha finito la gara con 12 punti di sutura al ginocchio: Rino la fascia la merita “. Ecco poi le risposte del tecnico del Milan alle domande sui 25 anni di Milan di Silvio Berlusconi: “ Ripetere i cicli di Sacchi, Capello e Ancelotti non è semplice. Il Milan è pronto per ricominciare a vincere di nuovo, e noi vorremmo farlo quest’anno anche in coincidenza con il 25esimo anniversario della Presidenza. Ho sentito ieri il presidente Berlusconi per un saluto e come sempre ha incoraggiato me e la squadra a proseguire nel nostro lavoro. Per me già è una fortuna essere allenatore del Milan e solo i risultati dirannno se potrò rimanere per più anni, sarebbe il massimo. Però adesso stiamo pensando solo a quest’anno e a provare a vincere qualcosa quest’anno. Io? Assomiglio solo a me stesso e tanti allenatori mi sono stati di insegnamento. I tre grandi nomi della storia del Milan sono Franco Baresi, Paolo Maldini e Marco Van Basten. Più attuali? Dal punto di vista tecnico Ronaldinho e poi Ibrahimovic che sta facendo la miglior stagione della sua carriera “. Sul Chievo: “ E’ una squadra che con le grandi esalta le proprie qualità, capovolge l’azione molto velocemente e ha ottimi giocatori come Pellissier, Moscardelli e Constant. E’ una squadra giovane, con buone gambe. Boateng? Se non succederà nulla di nuovo nell’ultimo allenamento, farà parte dei convocati per Verona. Domani saranno titolari Abbiati, Nesta, Thiago Silva, Van Bommel e Ibrahimovic “. Su Pato: “ Nel calcio non c’è mai niente di scontato, ci sono stati periodi in cui sono stati fuori altri giocatori, siamo una rosa di 31 giocatori e alcuni vanno in tribuna. Pato è un giocatore straordinario, fisicamente sta bene, mentalmente però non è semplice tornare a giocare dopo diversi mesi di inattività. Con lui parlo come con gli altri giocatori, però quando un giocatore sta fuori per più giornate mi sembra ridicolo andare ogni volta a spiegare. Ogni formazione è di fatto una scelta tecnica “. Gli altri temi: “ Ibrahimovic non ha detto che il Milan non è pronto per la Champions; Il Milan con la rosa di cui dispone ha comunque il dovere di andare in fondo in tutte le competizioni , siamo in testa alla classifica, in Semifinale di Coppa Italia e con una situazione aperta negli Ottavi di Champions. Contro il Tottenham nel finale Amelia ha sbagliato e gli è stato detto, la qualificazione è comunque ancora aperta e ne riparleremo. L’Inter? Io non amo fare i conti, in ogni caso mancano ancora 13 partite con 39 punti in palio e la nostra prima inseguitrice è il Napoli . Il Campionato dipenderà molto dagli scontri diretti “. La redazione di www.milanlive.it

Tanti auguri presidente: 25 anni di Milan

Silvio Berluscon il 20 febbraio, domani farà 25 ann i! Tranquilli non è un errore di calcolo, non si tratta della sua età anagrafica ma dei suoi anni di presidenza al Milan. Il popolo rossonero festeggerà un quarto di secolo insieme. Dal 1986 il Premier è presidente e patron del club rossonero con cui ha vinto di tutto e di più. Questi i numeri strabilianti del presidente: 5 Champions , 7 Scudetti , 3 Mondiali per Club , una Coppa Italia, 5 Supercoppe europee e 5 di lega . Per celebrare questa ricorrenza nella partita col Chievo i milanisti indosseranno una maglietta con le date in filo rosso e la firma di Berlusconi. Valentina Ligas

Milan: Berlusconi e i suoi 25 anni

25 anni al Milan MILAN, BERLUSCONI E I SUOI 25 ANNI –  25 anni alla guida del Milan e il Presidente del Consiglio autogra una maglia per celebrare questo momento. Domenica pomeriggio a Verona, nella sfida contro il Chievo, i rossoneri indosseranno una divisa speciale per ricordare che Silvio Berlusconi è patron del club di via Turati da un quarto di secolo. Il 20 febbraio del 1986 ha avuto inizio una storia magnifica che continua ancora oggi, a riprova del fatto che le storie d’amore possono durare. Secondo quanto anticipato dal quotidiano La Repubblica, i ragazzi di Allegri vestiranno la classica divisa impreziosita dalla firma, in filo rosso, di Berlusconi proprio sotto la scritta celebrativa “20 febbraio 1986-20 febbraio 2011″ , posizionata tra il marchio dello sponsor tecnico e lo stemma della società. Nei 25 anni di Berlusconi il Milan ha messo in bacheca cinque Champions League (prima Coppe dei Campioni) – sulle sette conquistate dal club nella sua storia – sette scudetti, tre Mondiali per Club, una Coppa Italia, cinque Supercoppe europee e cinque Supercoppe di Lega. Non è bastato nemmeno il coinvolgimento in Calciopoli, al termine del campionato 2005-’06 (con penalizzazione di 30 punti e un’ulteriore penalizzazione di otto da scontare nel campionato successivo) per scalfire la passione del Cavaliere, promettendo, proprio qualche anno fa: «Sarò il presidente del Milan per altri 25 anni». Ambizione, concretezza, fiducia e passione possono portare al raggiungimento di grandi obiettivi. Solo queste caratteristiche possono descrivere il progetto seguito e coltivato da Silvio Berlusconi insieme al Milan, da ben 25 anni a questa parte. Una lunga storia che sarebbe potuta essere raccontata nel dettaglio solo da una grande bandiera rossonera: Demetrio Albertini, con la maglia del Milan (indossata dal 1988 al 2002) ha vinto cinque scudetti, tre Coppe dei Campioni, una Coppa Intercontinentale e quattro Supercoppe Italiane. Albertini ha esordito a soli 17 anni, il suo album dei ricordi è colmo di immense soddisfazioni, e il suo palmares ne è la dimostrazione. «Quello che Berlusconi ha dato al Milan – spiega Albertini all’ANSA – è l’ambizione di essere al top. Quando è arrivato, un anno dopo lo spareggio per la Coppa Uefa, disse che il Milan doveva diventare la squadra più forte del mondo. Questa volontà ferrea spiega tante cose. L’intera organizzazione della società e del gruppo è stata costruita non solo per vincere, ma per raggiungere l’obbiettivo che Berlusconi aveva in testa». L’ex capitano non vuole pensare nemmeno per un secondo alle malelingue che vedono un cinico business calcistico dietro la grande passione e l’amore che il Cavaliere nutre per il Milan. «No, non è vero – asserisce – al contrario la gestione economica è sempre stata avveduta. Ha prevalso invece la cultura del lavoro e dell’appartenenza. La gran parte del gruppo in quegli anni proveniva da Milano. L’attaccamento alla maglia era quasi spasmodico ». «Quello che è vero – aggiunge l’attuale vicepresidente della Figc – era la presenza forte e costante di Berlusconi a Milanello, dove veniva ogni sabato. Dispensava consigli, formulava osservazioni, esprimeva pareri di ogni tipo. Ad esempio, una volta quando ero molto giovane, stavo percorrendo il tragitto che dallo spogliatoio porta alla foresteria ma – vista l’alta temperatura – avevo rinunciato a mettermi le calze. Berlusconi notò questo dettaglio e mi fece presente come la vita di un giocatore sia lunga e vada preservata dai malanni. Dunque sarebbe stato più saggio indossare un paio di calzettoni. Ma riconobbe anche di essere un rompic…». «Berlusconi – è il ritratto tracciato da Albertini – iniziava a parlare di un argomento e poi alla fine si buttava sulla tattica. Potrei definirlo un allenatore politico. Le teorie le spiegava molto bene, poi in campo Š sempre un’altra musica…» . «Con me – sottolinea – è sempre stato corretto, riservandomi parole equilibrate e consigliandomi quando ero appena un ragazzo. Non siamo rimasti in contatto costante, ma quando capita di vederci, ci salutiamo sempre con affetto» . Nella bacheca rossonera sono arrivate un’altra Champions League (2003) a quasi dieci anni dall’ultimo trionfo continentale e la prima Coppa Italia dell’era Berlusconi. Nel 2003-2004, invece, il diciassettesimo scudetto e la quarta Supercoppa europea. Ancelotti ha chiuso la sua parentesi nel 2009, lasciando spazio al brasiliano Leonardo. Il verdeoro ha detto addio dopo una sola annata caratterizzata dal rapporto “vivace” con il presidente che ha deciso di puntare sul toscano Massimiliano Allegri (all’epoca alla guida del Cagliari). E sarà proprio Allegri ad avere l’onore di vedere i suoi ragazzi in campo con quella maglia autografata dal Presidente del Consiglio, questa domenica 20 febbraio, al Bentagodi. Sarà un giorno importante per il mondo calcistico ma anche per una grande società: una somma di grandi risultati a dimostrazione del fatto che un buon lavoro e tanta passione servono davvero al mondo dello sport. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it

Milan, Merkel sceglie la nazionale tedesca

MILAN MERKEL NAZIONALE – Il centrocampista del Milan Aleksander Merkel, stando alle indiscrezioni di Itasportpress, avrebbe scelto di giocare nella nazionale tedesca . Il giovane centrocampista rossonero, classe ‘92, è nativo del Kazakistan  ma naturalizzato tedesco ed ha quindi la possibilità di giocare, come da regolamento, per entrambe le nazionali. Merkel ha già collezionato diverse presenze con la Nazionale Under 15 e con l’Under19 di Germania. Secondo Arthur Beck, agente del centrocampista rossonero, Merkel avrebbe già fatto la sua scelta, decidendo di continuare a onorare la maglia tedesca. Un ulteriore salto di qualità per un ex Primavera che sta sorprendendo sempre più Massimiliano Allegri, il quale spesso e volentieri decide di farlo partire come titolare. Ruggiero Daluiso – www.milanlive.it

Calciomercato Milan, Cellino: “Marchetti al Milan? Non ne so nulla”

CALCIOMERCATO MILAN CELLINO MARCHETTI – Il presidente del Cagliari Massimo Cellino è tornato a parlare del futuro dell’attuale terzo portiere Federico Marchetti , sicuro partente in vista della sessione estiva di calciomercato. Come si legge dal ‘Corriere dello Sport Stadio’, il presidente Cellino ha rilasciato la seguente dichiarazione: “ Marchetti in partenza? Non lo so vediamo. Perchè Marchetti non è andato a gennaio al Genoa? Chiedetelo a lui… Può darsi che gli abbia dato fastidio vedere contatto Storari, lui è un ragazzo molto orgogloso, gli dà fastidio essere messo in discussione. Marchetti al Milan? Si parla, se ne parla… Io non so niente. Il mio amico Galliani non mi ha detto nulla… ”. Le parole di Cellino celano una verità che ben presto verrà a galla, ma sembra che il matrimonio tra Marchetti e il Milan prima o poi si farà. Ruggiero Daluiso – www.milanlive.it

Milan: l’Equipe da Mexes in rossonero

Mexes probabile il rossonero dal prossimo campionato MILAN, PER L’EQUIPE MEXES E’ ROSSONERO – Il quotidiano francese L’Equipe svela un interessante retroscena del mercato rossonero per la prossima stagione. Il giornale sportivo francese, infatti, ipotizza che il difensore abbia già trovato l’accordo con il club di Via Turati per il trasferimento a partire dal prossimo campionato. Nonostante le smentite di Adriano Galliani, il quotidiano  rivela che Mexes dovrebbe arrivare a parametro zero per continuare lo svecchiamento della rosa. Il francese andrebbe a potenziare il reparto difensivo del Milan, appoggiato soprattutto a Thiago Silva e Nesta, nonostante sia Oddo che Yepes si sono sempre fatti trovare pronti e preparati. Se l’indiscrezione de L’Equipe dovesse essere realizzabile si tratterebbe dell’ennesimo “colpo grosso” a parametro zero dell’amministratore delegato Adriano Galliani .  Alessandro Oggionni – www.milanlive.it

Milan: ancora fatica in Europa, Ibrahimovic “A Londra ci proveremo”

a Londra il Milan proverà a vincere MILAN, IN EUROPA CONTINUA A FARE FATICA – Sono passati ormai 4 anni dall’ultima vittoria rossonera in Champions League. Di quella straordinaria partita, datata 2 Maggio 2007 contro lo United, tutto il mondo milanista ha grandi ricordi. San Siro è diventato un terreno fertile per tutte le squadre europee, basti guardare il pesante –8 di differenza tra reti segnate e subite (5 gol fatti e ben 13 incassati). Dopo la notte di Atene ricordiamo solo sconfitte nelle fasi ad eliminazioni diretta: contro l’Arsenal, Manchester United, Werder Brema e Tottenham. Le parole di Ibra ne sono la conferma: “ A Londra ci proveremo, ma l’importante sarà l’anno prossimo, quando saremo al top”. Tra due settimane sapremo se l’Euromilan, marchio di fabbrica di un decennio, tornerà tale o se dovrà arrendersi ancora agli ottavi, di nuovo eliminato da una squadra inglese.   Alessandro Oggionni – www.milanlive.it

Milan: domenica al Bentagodi

Mario Yepes, un difensore d'attacco MILAN: POLVERI BAGNATE AL BENTEGODI – Risale al 2004, ad opera di Hernan Crespo, l’ultimo gol di un attaccante rossonero al Bentegodi di Verona. Dalla rete del “Valdanito” si registrano solo reti ad opera di centrocampisti o difensori. Nella sconfitta del 2005/2006 la rete del 2 a 1 finale porta il nome di Kaladze, nel 2006/2007 Jankulovski regalava invece i tre punti al diavolo. Dopo l’anno di militanza dei clivensi nella serie cadetta, ancora due incontri, nel 2008/2009 Seedorf risolse una partita difficile, nel 2009/2010 una doppietta di Nesta rimontò il vantaggio di Pinzi. Da sottolineare il ritorno di Mario Yepes nello stadio che lo ha visto protagonista di due stagioni a livelli altissimi; speriamo che riesca a portare in campo nuovamente lo spirito con cui l’abbiamo visto giocare in occasione della partita contro il Tottenham. Mario non è riuscito a sbloccare il risultato in favore dei rossoneri ma, senza dubbio, ha portato in campo lo spirito giusto.   Alessandro Oggionni – www.milanlive.it

Allegri suona la carica per il ritorno degli ottavi di Champions

“ Il primo tempo è da dimenticare, il secondo arrembante. Siamo scesi in campo con troppa paura di aggredire. “ Era difficile giocare in spazi così stretti – aveva detto alla fine di Milan Tottenham Max Allegri – Questo ha permesso a loro di conquistare palla e ripartire. Nel secondo tempo abbiamo cambiato passo ma non è bastato “. Ma è lui il primo ad esser convinto che il passaggio del turno non sia compromesso. “ Faremo una partita diversa . – Ha detto- Tutto è ancora aperto. Dobbiamo scendere in campo con grande equilibrio “. Valentina Ligas

Milan: Abbiati recuperato

Abbiati torna disponibile e recupera per domenica MILAN, ABBIATI TORNA A DISPOSIZIONE – Il Milan recupera Christian Abbiati. Il portiere rossonero torna a disposizione, come rende noto il sito della società, dopo il colpo alla testa rimediato martedì nel match, negativo, di Champions League contro il Tottenham. Oggi, a Milanello, l’estremo difensore si è allenato regolarmente. Si ferma, invece, Daniele Bonera. Il difensore ha subito lo stiramento del flessore lungo dell’alluce sinistro. I tempi di recupero verranno valutati nei prossimi giorni. I rossoneri non riescono mai a trovarsi tutti disponibili per Allegri che risulta costretto a modificare continuamente formazione. L’allenatore milanista ha ribadito più volte di avere un gruppo molto compatto che riesce a trovare continuità di gioco nonostante le assenze. Per domenica 20 febbraio, in campo contro il Chievo (partita vinta all’andata per 3-1), Allegri dovrà preparare la squadra perfetta. Bisogna mantenere il vantaggio in classifica e staccando ulteriormente l’Inter, artefice della vittoria contro la Fiorentina. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it

Milan: Galliani “La classifica è ciò che conta”

il Milan è ancora una grande squadra MILAN, GRANDE MERCATO DI GENNAIO – Nel dopo partita di Champions, Ibrahimovic ha sottolineato che la società gli aveva assicurato una formazione di alto livello, e l’amministratore delegato rossonero Adriano Galliani ha ribadito il concetto: «Avevamo già parlato ad agosto con il giocatore – ha detto, intervenendo stamattina alla Bit di Milano – siamo attualmente i più competitivi in Italia, cercheremo di essere ancora più competitivi in futuro» . Galliani ha ricordato: «Nei 25 anni di presidenza Berlusconi ho visto di tutto. Nel 2006 tutti piangevano per la partenza di Shevchenko e poi nel 2007 abbiamo vinto Champions, Supercoppa europea e Mondiale. Il calcio non è una scienza esatta, il Milan continuerà ad essere competitivo come ha sempre dimostrato» . In campionato «l’Inter ha rimontato 2 punti in 8 partite, esclusi i recuperi. Ci sono giocatori e dirigenti che conoscono il futuro. Beati loro – ha detto Galliani – io so solo quello che è successo finora. La classifica è ciò che conta» . Per quanto riguarda il mercato di gennaio nessun pentimento, ha spiegato il dirigente milanista, che ha la convinzione di aver bene operato. “A parte Cassano, che sostituisce Ronaldinho, i giocatori li ho presi per sostituire gli infortunati. Ganso? Deve pensare a guarire, non disturbiamolo, è un talento straordinario. Magari poi ci sarà un derby tra noi e l’Inter. Pato? Non mi sembra da recuperare, ma chiedete ad Allegri, l’allenatore è lui«. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it