Uno tra i nomi più caldi per l’attacco, in casa Milan, è quello di Joel Campbell. Attaccante classe ’92, di proprietà dell’Arsenal, autore di un Mondiale di livello con la maglia della Costa Rica e di una buona stagione disputata in prestito all’Olympiacos, il talento di San José è l’obiettivo numero uno per il reparto avanzato rossonero. Il nuovo direttore sportivo del Milan, Rocco Maiorino, lo sta seguendo con attenzione. A breve, cessione di Robinho permettendo, la società di Via Aldo Rossi potrebbe farsi avanti con decisione e presentare un’offerta ai Gunners. Missione possibile.
Alto 178 cm per 72 kg, Campbell è un attaccante che può essere schierato in tutti i ruoli del reparto avanzato, malgrado finora sia stato utilizzato in prevalenza come ala destra. Dotato di una buona tecnica di base, di un sinistro potente, preciso e fulminante e di un fisico compatto, il costaricano sa difendere bene il pallone, è solito svariare su tutto il fronte offensivo e annovera nel proprio repertorio abilità da contropiedista. Incline al ripiegamento, resistente, mobile, abbastanza bravo nello stretto e nel fornire ai compagni assist intelligenti, Campbell evidenzia però un grosso limite: fatica a saltare l’uomo. Già, il dribbling non figura tra le sue features. Tallone d’Achille.
Dinanzi a un terzino aggressivo e preparato, il jolly d’attacco dell’Arsenal, per non essere fermato con facilità, è spesso costretto ad arretrare, a optare per una giocata elementare o a tentare il cross. Cross che, grazie a un bel tocco di palla, può comunque essere effettuato al meglio. Tuttavia, per un esterno d’attacco, non riuscire a creare superiorità numerica superando il dirimpettaio è un problema. Inoltre, una volta terminata la benzina, Campbell rischia di perdere smalto e di diventare un giocatore normale. La sua forza, oltre a un sinistro diabolico e all’abilità nel proteggere la sfera, è quella di muoversi a volontà, di infastidire i difensori avversari con un pressing alto asfissiante e di non assicurare punti di riferimento. Croce e delizia.
Che dire, Campbell è un attaccante atipico, che presenta buone qualità, ma che forse non si esprime al meglio come esterno offensivo, ruolo che per il momento ha ricoperto con regolarità, e nemmeno come centravanti, dal momento che, pur sapendo far salire la squadra ed essendo piuttosto freddo sotto porta, non è forte di testa e non ha un senso del gol sviluppato.
Meglio provarlo come seconda punta in un 4-3-1-2. Con la sua grinta e i suoi movimenti, accompagnati da tecnica, piede mancino, propensione all’assist ed efficacia nel tenere palla, gravitando attorno a un centravanti, Campbell potrebbe sfruttare al meglio le seconde palle a sua disposizione, rendere con regolarità e consacrarsi. In ogni caso, se dovesse venire al Milan, rappresenterebbe l’ennesima scommessa. Scommessa da prelevare in prestito o, al massimo, per una cifra non superiore ai cinque milioni.
Joel Campbell: sinistro bollente e tanta mobilità, lo segue Maiorino
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