Il mese scorso ha compiuto 50 anni, detiene il record d’imbattibilità che dura da oltre 20 anni: “In quel Milan-Foggia del 1994 ricordo che tutto il pubblico si alzò in piedi ad applaudire. Lì per lì non mi resi conto, che era per celebrare il mio record, ero troppo concentrato sulla partita. Quando ho capito, mi sono emozionato come mai nella mia vita. Un brivido lunghissimo. Meraviglioso“. Ecco a “Forza Milan” ecco Sebastiano Rossi.
Il portiere degli Invincibili ricordai suoi compagni: “Non avevo bisogno di guardarli. Era un gruppo straordinario, di professionisti. Baresi era il totem, non aveva bisogno di parlare e in tanti anni la voce nello spogliatoio l’avrà alzata tre volte. Un regista difensivo formidabile e un difensore senza eguali. Tassotti invece era un terzino eccezionale. Un compagno serio e una persona positiva. Non avrei mai pensato diventasse così bravo e importante in panchina ma lo aveva nel DNA. Costacurta è una persona intelligente che sin da giovane era attento a tutto quanto c’era fuori dal campo. Maldini? Tecnica da numero 1, semplicità straordinaria e un grande amore per la maglia”.
Quel Milan vs il Barcellona di Guardiola: “Sarebbe una gara tutta da giocare. Io dico che vinceremmo. Noi avevamo non solo la difesa ma anche o centrocampo di giocatori tecnici per un verso e tattici dall’altro, impostavano e coprivano”.
Sull’attuale lavoro per il Milan: “Faccio parte del team scouting che ha il compito di trovare in Italia quei ragazzi con le qualità, non solo calcistiche, per giocare un giorno in rossonero. E proseguo il mio impegno con Fondazione Milan”.
Portieri, ecco chi impressiona Seba: “Mi piace molto Sirigu, ha ottimo senso del piazzamento. Non fa spettacolo ma arriva bene sul pallone. Quanto hai giovani, ho visto solo in tv Scuffet. Mi sembra bravo ma non bisogna creare fenomeni dopo 5 partite”.
Mezzo secolo di Seba Rossi: “Il Milan degli Invincibili, quel record d’imbattibilità e un futuro ancora qui”
SpazioMilan