Il Milan si è aggiudicato il Trofeo Tim contro la Juventus e il Sassuolo, grazie a un’ottima organizzazione difensiva e soprattutto grazie a una prestazione maiuscola di Keisuke Honda, premiato giustamente come miglior giocatore della serata. Il giapponese ha confermato quanto di buono aveva mostrato nell’amichevole di domenica scorsa contro il Valencia, quando realizzò uno splendido gol su punizione. Ieri si è confermato sotto porta, ha deciso la gara con i bianconeri con un sinistro chirurgico e contro il Sassuolo ha fornito l’assist per il gol di El Shaarawy regalando giocate di altissima qualità.
Inzaghi nutre grande stima per lui e l’ha schierato largo a destra nel tridente. L’ex CSKA ha risposto come meglio non poteva, ha mostrato la sua tecnica e si è sacrificato anche in zona difensiva, coprendo tutta la fascia. In questo finale di pre-campionato Honda ha dimostrato di esserci, di poter stare in questo Milan e di non essere solo un elemento della rosa ma un protagonista. Arrivato a gennaio scorso dopo un campionato russo massacrante dal punto di vista fisico, non è riuscito ad ambientarsi come si pensava ed è subito scattato l’etichetta di ‘acquisto mediatico’ per aumentare la visibilità del marchio Milan in Giappone.
Il talento però non si può smarrire magicamente e queste due partite l’anno dimostrato. Il giocatore è pronto e può ricoprire anche ruoli che non sono nelle sue corde, garantendo imprevedibilità alla manovra rossonera. Inzaghi nel post partita lo ha elogiato, così come Galliani, anche se dall’inizio del mercato continua a chiedere un altro giocatore d’attacco. Ma da quello che filtra dagli ambienti milanisti e da quello che riferisce anche SkySport, l’ottima prova del nipponico, unita al buon momento di forma di El Shaarawy e Menez avrebbero fatto prendere la decisione di non fiondarsi più su un attaccante esterno e di concentrare tutte le risorse sulla prima punta e su un centrocampista, vere priorità per questa squadra.
Il pre campionato serve anche a questo, a valutare i giocatori già presenti in rosa per esaltarne le qualità. Honda è un professionista vero, le qualità le ha sempre avute, bisognava solamente aspettare ed avere pazienza e forse dopo le ultime gare quel numero sulle spalle non appare più così inadatto.
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