Quella di ieri è stata una giornata interlocutoria per il Milan, necessaria e preziosa. A Milanello si è discusso dal vivo, insieme ad Inzaghi, di nomi e strategie da adottare fino al prossimo 1 settembre. Manca poco, manca un attaccante.
E’ Torres l’obiettivo principale, solo il giocatore del Chelsea, disponibile a liberarlo senza sostanziali problemi (né di cifre né di formule), rimane seriamente in pista per sostituire Mario Balotelli. L’accordo con gli inglesi esiste, in queste ore è attesa la risposta del giocatore. Manca solo il sì di Torres, spiega stamane La Gazzetta dello Sport, per definire l’intesa, ma ovviamente in sospeso ci sono ancora discorsi, non semplici, legati all’ingaggio: i rossoneri propongono al massimo 3 milioni, meno della metà di quello guadagnato attualmente dallo spagnolo. E anche il prestito, gradito a Milan e Chelsea, non lo soddisfa granché. Oggi la sua procuratrice parlerà ancora il Milan, gli spiragli per chiudere sono veri, diversi e sensibili. Per Torres è ora di sciogliere le riserve sulle sue motivazioni.
Defilato, ma sempre più ingombrante, c’è Fabio Borini. Il giovane italiano piace soprattutto ad Inzaghi (ne ha parlato con Ancelotti), ma il Liverpool non sembra intenzionato ad accettare la soluzione del prestito. Prezzo e stipendio non sono indifferenti, ma l’ex Roma è un profilo interessante e “vivo”. Avviati i contatti, il piano B è pronto.
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