Iniziamo dai numeri, per poi spiegare tutto il resto. Milan-Lazio: 36.674 spettatori (17.350 abbonati, 19.324 paganti). Presenza ma soprattutto sostegno, San Siro domenica scorsa ha impressionato: un successo, rispetto alle attese. Voglia, liberazione, amore: i 3 gol segnati alla Lazio fotografano un clima diverso, nuovo se vogliamo. La gente non ha deluso, la squadra nemmeno.
C’era grande attesa per la “prestazione” dello stadio, quasi si sperava ci fosse contestazione. E invece nulla, o quasi. Solo l’assenza totale di striscioni in Curva Sud, ma tanto calore (e colore). Inspiegabile, debole, non condiviso: il commento dei tifosi al mercato rossonero rimane soprattutto questo, ma è riuscito a venire meno grazie all’atteggiamento del Milan. Ma il protagonista principale è solo uno: Filippo Inzaghi. San Siro è suo, il popolo lo ama: la sua figura in panchina basta (e avanza) per tornare vicini. Insieme. Sempre in piedi, urla, abbracci, invasioni di campo (come al 2-0 di Muntari). “Senza di te non siamo noi”, il senso della campagna abbonamenti 2014/2015 sta avendo effetto, alla lettera.
36.674 tifosi sono comunque meno della metà del totale di San Siro, i numeri dell’anno scorso, e quelli stimati per quest’anno, però, erano e sembravano ben peggiori. E’ l’inizio, ma la risposta del pubblico all’esordio dimostra una bella sorpresa: il lavoro per riconquistare i propri tifosi è già a buon punto, merito degli stessi.
Tifosi e voce, la prima è già un bel successo: San Siro vota sostegno
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