I benefici del mercato possono avere resa diversa ma vanno sempre oggettivamente analizzati nel lungo periodo. Colpi, buoni acquisti, illusioni dal solo impatto immediato senza resistenza, sorprese in corso d’opera: il campo ha bisogno di tempo. Oggi però è già possibile mettere in evidenza le cifre appena mosse dal Milan, spese e guadagni, per focalizzarsi su un obiettivo primario (raggiunto) visto lo stato finanziario del club di via Aldo Rossi 8.
Per i nuovi arrivi i rossoneri hanno sborsato poco più di 15 milioni, distribuiti in Bonaventura (pagato 5 milioni di euro più bonus), nei riscatti di Poli (4 milioni), Saponara (1), Rami (4.2) ed Albertazzi (550.000 euro), nel prestito oneroso di Armero (mezzo milione); infine, gli affari low cost Menez, Alex, Diego Lopez, Agazzi e van Ginkel. Ma è sulle cessioni che è stato fatto il grosso del lavoro nella direzione del risparmio: Balotelli al Liverpool per 20 milioni, stop agli ingaggi di Kakà (4 milioni) e Robinho (2.5), Cristante al Benfica (6 milioni), Constant al Trabzonspor (2.5), Paloschi al Chievo (3). Nel complesso, saldo positivo superiore ai 20 milioni di euro, nel totale sono compresi gli 8 risparmiati dal 20% degli stipendi di tutta la rosa (taglio previsto da contratto in caso di assenza di competizioni europee). Nessuno in Italia ha fatto registrare un “+” del genere. Non solo un vanto.
E’ stato il bilancio il vero colpo dell’estate, pressoché azzerato dal rosso fatto registrare lo scorso aprile: -15.7 milioni di euro (reso meno pesante dagli introiti Champions e ripianato da Fininvest con 22 milioni). Il Milan, per l’anno solare 2014, può correre verso il pareggio del proprio rendiconto, ora tornare alla vittoria, in tutti i sensi, è più sostenibile. Ma rimane difficile senza soldi da spendere.
E’ il bilancio il colpo del mercato: i conti tornano, ma i soldi…
SpazioMilan