Mentre il campionato è fermo per l’esordio della Nazionale di Conte per le qualificazioni dei prossimi Europei, si prova ad immaginare come Inzaghi organizzerà il futuro centrocampo del Milan. Con i nuovi inserimenti, soprattutto quelli di Van Ginkel e lo stesso Bonaventura (in attesa del ritorno di Montolivo), apportano non solo qualità, che mancava, ma allo stesso tempo consentono modelli tattici differenti.
Bonaventura nell’Atalanta è stato impiegato sia come esterno di centrocampo, che trequartista, andando in rete spesso e sfornando assist in continuazione ai compagni. Le caratteristiche dell’ex atalantino sono principalmente di natura offensiva, ma non disdegnerebbe la possibilità di giocare più arretrato, partendo da dietro per maggiori rifornimenti alle punte.
Per quanto riguarda l’olandese, il suo ruolo è quello tipico del classico regista davanti alla difesa, tipo De Jong, ma dai piedi decisamente più raffinati, capace di svolgere entrambi le fasi del gioco. Attualmente nel 4-3-3 Inzaghi utilizza a centrocampo: De jong, Poli e Muntari, quest’ultimo sempre prezioso con i suoi inserimenti diventa difficile escluderlo, quindi si può ipotizzare una staffetta con Poli da parte dell’olandese Van Ginkel, come mezz’ala o come interno di centrocampo.
L’ex atalantino, invece, in un ipotetico 4-3-2-1 potrebbe ricoprire il ruolo di trequartista, per la capacità di creare gli spazi necessari per le punte o eventualmente giocare come esterno d’attacco in un 4-3-3. Sicuramente, Inzaghi avrà più possibilità di ruotare i suoi uomini a centrocampo, in modo da presentare dei moduli differenti anche in corso di partita, per rendere la squadra più imprevedibile agli occhi degli avversari.
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