A morte il Giannino!


Vanno contestati duramente...

Vanno contestati duramente…

Si il Giannino deve sportivamente morire. Io lo odio con tutto me stesso, io non tifo per la squadra di un ristorante, non tifo per il sudiciume espresso da una dirigenza imbolsita fatta da due vegliardi signorotti che passano il tempo a farsi (in accordo) gli affaracci loro, prendendo per i fondelli milioni di tifosi, almeno quelli che ragionano con la loro testa; gli altri, i carristi evoluti, i depositari dello scrigno del vero tifo…, i leccacravatta si meritano abbondantemente questa squadra di merda, i risultati che raccoglie e le bugie e falsità che vengono quotidianamente raccontate dai suddetti con i favori dei giornalisti servi che vivono attorno alla sfera “Giannino”, mendicando buffet e fette di prosciutto. Io non sostengo la squadra di Milan Channel, anzi godo nel saperli distrutti e affranti e mi auguro in procinto di chiudere per sempre. Non tifo per una compagine che organizza “truccabimbi”, “serate benefiche”, “premiazioni inutili di pippe”, “viaggi in treno” e minkiate di ogni genere di una figlia incapace che deve trovare una collocazione professionale pur non capendo nulla di calcio.

Non tifo per una squadra che compra un giapponese solo perché questo stordito fa vendere quattro magliette di merda con il numero di Gianni Rivera, Gianni Rivera porca mignotta, con una sottospecie di giocatore che gioca 4 partite all’anno e poi va in letargo, tra fusi orari, campionati asiatici, rincoglionimenti atavici, due orologi e una sveglia al collo che gli ricorda l’ora della partita. Ma poi…tutte queste magliette e abbiamo 91 milioni di buco? Ma tornatene in Giappone, rimpinzati di sushi e levati dai coglioni. Non tifo per una squadra che annovera tale Bonera che da oltre un lustro è uno dei peggiori difensori a livello mondiale e al quale viene rinnovato sempre il contratto perché è bravo, educato, fa i compiti e magari è bravissimo nel riportino.

Non tifo per una squadra in cui mancano i valori del sacrificio, del lavoro quotidiano, della meritocrazia, dell’impegno, della maglia, dell’agonismo, della voglia di vincere; una squadra dove hanno trovato giusto spazio crestati, bigodinati, mesciati, sfasciamacchine senza patente, puttanieri, mignottari, vittime di esperimenti genetici di parrucchieri posseduti dal demonio, piloti di carri armati e pantagonnati. Una squadra dove ci si beava di avere il trio crestato, un trio di falliti, imbecilli e ignoranti che getta il discredito su oltre 100 anni di storia. Non ci tifo per questa merda, non sostengo una compagine che trasforma in farsa tutto quello che avviene fuori dal campo senza mai occuparsi del vero oggetto della materia: il campo.

Non voglio più avere a che fare con questa gentaglia, con uomini senza dignità, gente che andrebbe presa a calci fino in aeroporto. Muntari è uno di questi! Ma in quale società uno si rifiuta di giocare perché non rientra nei piani futuri? Ruttari è l’emblema dello schifo, di una società allo sbando nel quale i giocatori, o presunti tali, fanno come cazzo gli pare, fanno i loro porci comodi, vanno, vengono e giocano se gli va. Ma dove sono i valori del campo? Chi dovrebbe rappresentarli? Gente che regola i propri contrasti sul pullman e ci sono pure giornalisti servi che si meravigliano che escono notizie di questo genere! Che poi sono gli stessi che inzuppavano il loro piccolo biscotto nelle uova al tegamino. Mi fate solo vomitare, meritereste di essere sparati nella stratosfera se non avessi paura! Si ho paura, ho paura che qualche civiltà intelligente ce li riporti indietro dicendoci che di certa feccia non sanno proprio che farsene. Persone senza midollo e dignità.

Non voglio tifare per una società che festeggia una nuova sede come se fosse una nuova Torre Eiffel o Buckingam Palace! Una sede in affitto che potranno, i pezzenti, riscattare tra un po’ di anni, quando magari, a dio piacendo, saranno già falliti o scappati. Chi se ne frega della nuova sede, chi se ne frega se devo poi vedere Essien in campo giocare con il clistere conficcato nel culo! Chi se ne frega del museo e dello store se devo vedere Zapata in campo! A proposito, ma Zapata? Sapete che lo tengono in coma farmacologico? Lo sveglieranno per il Torino, ma dovranno spiegargli che da quando è andato in letargo chimico sono cambiate tante cose: l’allenatore è un pupazzo strafallito e le dicerie sul suo presunto entusiasmo erano solo i favori che gli facevano i suoi amici giornalisti dalla radula felpata; che Muntari non si degna più di giocare con noi; che siamo a centro-classifica e non lottiamo più per un cazzo, come accade ormai da tempo! E che abbiamo pure 91 milioni di buco di bilancio e siamo terreno di conquista di orientali filo-governativi. Insomma, caro Zapata…, torna a dormire che è meglio, tanto non sei mai servito a niente prima e nemmeno adesso.

Non voglio più tifare per una squadra gestita da un allenatore sbucato dal bagagliaio in barba al suo collega ancora non esonerato; basta con allenatori fatti in casa, basta con il Milan ai milanisti, ma il Giannino ai cuochi di Giannino. Basta con questo modo di fare, con allenatori senza dignità e decenza come Inzaghi, un allenatore privo di qualunque rudimento e soprattutto analfabeta con evidenti problemi intellettivi: oggi dice una cosa, tra qualche minuto farfuglia l’esatto contrario, appellandosi a scuse e a Catalanate: se non segnavano, se non pioveva, se non faceva freddo, se l’arbitro, se il guardialinee, se l’avversario, se Urano non entrava nel Leone. Che scempio, che schifo, che lerciume. Abbiamo fatto una fine terribile in mano ad un allenatore arrivista ed opportunista che però non ha nessuna qualità se non quella di essere amichetto presidenziale, dirigenziale, dei giornalisti e della curva. Un ruffiano di dimensioni bibliche. L’esonero sarebbe ancora la giusta punizione per un presuntuoso ignorante e digiuno di dignità.

Non voglio assolutamente più tifare per la squadra di un dirigente che passa la vita ad abbuffarsi, messo all’ingrasso mentre contratta pippe con i suoi amichetti procuratori; un dirigente che ha avuto mano libera di un presidente ormai trapassato e che ha portato insieme al suddetto la squadra ai limiti di un baratro tecnico, sportivo ed economico. Ha comprato centinaia e centinaia di pippe, di giocatori mediocri riempendoli di soldi! Sommando gli stipendi avremmo giocatori fenomenali, ma invece devo vedere gente come Antonelli esaltata più per il padre che per le prestazioni. Io questo dirigente non lo posso vedere, lo considero da anni la metastasi di un cancro che ci sta distruggendo, un dirigente che va in Spagna e prende Zapata quando c’erano altri giocatori, ma potrei andare avanti all’infinito, giocatori di merda strapagati che perdono regolarmente e di brutto con il Sassuolo. Sassuolo che non ha uno stadio nella sua città e nemmeno una sede sfarzosa con il ristorante interno per permettere ad Essien di guardare la partita intrattenendosi con dei tifosi più imbecilli e rincoglioniti di lui.

Non tifo più per questi qui, li voglio fuori dal Milan, fino a quando non si saranno tolti dai coglioni, detenessero anche lo 0,1%, non avrò pace; se ne devono andare, via per sempre, io vi detesto e vi tifo contro, ogni gol lo saluto con urla demoniache, ridendo fino allo sfinimento quando viene cacciato qualcuno dal campo o quando Alex gioca con la coratella che gli esce dalla bocca. Basta, la misura è colma e da un pezzo. L’unica bella notizia di questa stagione assurda è il buco di bilancio, stragodo nel vederli pagare per sostenere questo mostro a tre teste infarcito di giocatori senza palle! Non voglio più sostenere una squadra che ha nella stampa la degna complice di questo schifo, incapaci di fare analisi, giornalismo e inchieste. Via tutti e ci vediamo a Norimberga. Ve la meritate voi, i vostri editori, i vostri direttori e chi vi ospita in canili televisivi per vedervi abbaiare e latrare per un gettone o una costoletta di abbacchio!

Non tifo più per una società che ha un presidente bugiardo che un giorno vuole vendere e un giorno no, un giorno va a Milanello per fini politici ed elettorali e poi scompare, un giorno blatera hip hip hurrà e un giorno dice di avere da fare cose più importanti; non mette un euro nemmeno a pregarlo e poi dice che non vende per ragioni di cuore; che non ha più voglia di veder vincere il Milan, che non va allo stadio e che usa il Milan solo ed esclusivamente per i suoi fini personali. Vanno lasciati soli, vanno abbandonati, devono stare soli, devono finire da soli. Io non foraggio più questi qui. Mi appello a chi va in tribuna a Milano, che si faccia sentire, che manifesti tutta la propria insoddisfazione anziché battere le mani ad un allenatore incapace. Non tifo più, anzi invece tifo contro e me ne vanto, stragodo nel vederli perdere e me ne sbatto i coglioni con chi si indigna di tutto questo, si fottano insieme a loro. Siete del Giannino, con me non avete niente in comune e nemmeno mi posso confrontare con chi ancora sostiene i due dirigenti di questa catastrofe. E’ una questione di intelligenza. Dovete confrontarvi con dei pari intelligenza, cani, pappagalli, criceti e pesci rossi: il livello intellettivo è quello.

A MORTE IL GIANNINO!

Gianclint

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