Milan e nuove regole


Arrivando lui devono andarsene o Muntari o Zapata: gioiamo doppiamente!

Arrivando lui deve andarsene Muntari o Zapata: gioiamo doppiamente!

Dozzine di nomi si stanno rincorrendo sulle pagine dei giornali sportivi. I sogni di Milan in rossonero vivo e non sbiadito sono tornati. Per realismo è bene però tenere presente che dalla prossima stagione per regolamento federale le rose delle squadre iscritte alla serie A dovranno seguire alcune nuove limitazioni: massimo 25 giocatori, dei quali minimo 4 giocatori provenienti dal vivaio della società e minimo altri 4 provenienti da un qualsiasi vivaio nazionale; si potranno acquistare al massimo 2 extracomunitari all’anno cedendone altrettanti, e la liberazione dello slot in caso di nuovi acquisti potrà avvenire solo mediante la cessione di un extracomunitario a contratto da più di tre anni. Ai 25 potranno aggiungersi senza essere iscritti tutti i giocatori che non abbiano ancora compiuto il 21esimo anno al 31.12 dell’anno precedente all’inizio della stagione. Il regolamento è di tipo ‘europeo’, simile a quello dei tornei UEFA e a quelli di molti altri campionati nazionali, studiato per favorire i vivai nazionali e limitare l’afflusso di giocatori extraeuropei. Nell’attesa di vedere quali inganni troveranno i vari DS per aggirare le limitazioni e/o creare sottomercati e nicchie, focalizziamoci sul nostro Milan. C’è aria di rifondazione, per questo c’è la voglia e la necessità di comprare enne giocatori nuovi e ricostruire una rosa all’altezza: va benissimo! Però ci sono come visto dei nuovi parametri da rispettare. La situazione attuale:

Rosa 2015/16: Diego Lopez, Agazzi – Alex, Rami, Paletta, Zapata, Rodrigo Ely, Vergara (U21), Albertazzi, Zaccardo, De Sciglio, Abate, Antonelli – Bonaventura, Montolivo, Poli, Muntari, Nocerino, Birsa – Suso, Mastour (U21), El Sharaawy, Menez, Honda, Cerci, Matri, Niang (U21), Jackson Martinez

Oltre a questi ci sono i giocatori in scadenza che non sono ancora stati svincolati né a fatti né a parole: Abbiati – Mexes, Bonera – De Jong – Pazzini

Da aggiungere infine per completezza i seguenti misconosciuti giocatori in rientro da prestiti con contratto ancora attivo con il Milan: Narduzzo (U21)- Simic (U21), Diniz, Tamas (U21), Ferretti  (U21)– Pelè , Pinato (U21), Innocenti, Hottor, Bortoli (U21), Benedicic (U21), Aniekan (U21) – Oduamadi, Comi, Petagna (U21), Beretta, Zigoni, Henty. Non considererò questi giocatori nell’analisi.

La rosa è attualmente di 25 elementi, 28 includendo gli U21 che però non dovranno essere registrati. 6 sono cresciuti nel vivaio -Ely, Albertazzi, De Sciglio, Abate, Matri, Antonelli-, altri 9 sono cresciuti in vivai nazionali. Gli extracomunitari sono 5 -Alex, Zapata, Muntari, Vergara, Honda-. Di base non ci sono problemi rilevanti, tuttavia l’obiettivo della dirigenza dev’essere da ora in avanti più che mai la qualità. Numericamente competitivi va in pensione: si dovrà essere in 25, punto. Proprio per questo motivo avendo già una rosa di 25 elementi ironicamente una delle scuse-tormentone di Galliani diventa un imperativo gestionale: se non esce nessuno, non entra nessuno. Si è rivoltata la biscia al ciarlatano. Potare i rami secchi ed improduttivi diventerà una necessità per il nostro pessimo giardiniere, cominciando ad esempio da quei 5 rinnovi ‘in sospeso’ che non s’hanno da fare pena l’esplosione della rosa. Salutare definitivamente Bonera, Mexes e Pazzini sarà prima di tutto una necessità. Anche il saluto a Muntari o Zapata diventerà necessario: sono gli unici extracomunitari a contratto dal 2012, per registrare Jackson Martinez uno di questi due dovrà lasciare per forza. Purtroppo come negli anni passati gli esuberi di scarsa qualità –esempio Birsa e Nocerino-, noti come intuizioni del Condor, dovranno essere regalati; beate le altre squadre che riusciranno a monetizzare i giocatori non utili, noi non ci riusciremo. Ci sono anche dei giocatori come Zaccardo, Alex ed anche Montolivo che scadranno nel 2016; non sarebbe scandaloso, ragionando sul medio-lungo periodo, cercare di piazzarli quest’estate liberando posto in rosa; stiamo parlando di tre giocatori che hanno messo insieme 35 presenze scarse in tre. Come sottolineato dalla Comunicazione Rossonera Montolivo va d’accordo con tutti: non c’è quindi alcun problema a collocarlo sul mercato. In sintesi le rose di 40 giocatori -20 usabili e 20 fra mazzette e carbonari- non saranno più possibili; da milanisti vista la necessità di dover tagliare per ripartire con nuovi giocatori di livello ci auguriamo un grande rilancio senza nessun compromesso col Giannino.

Le nuove regole federali sono state studiate anche per favorire i vivai nazionali. Il problema italiano è culturale, le maggiori difficoltà le incontreranno le piccole. Paradossalmente il Chievo che termina sempre i campionati primavera fra i primi posti non ha alcun giocatore cresciuto nel suo vivaio in rosa quest’anno. Il Milan ha due problemi: mentalità e gestione. In pratica la base. Sono vent’anni che qualsiasi giovane arrivato in prima squadra dalla primavera anche per giocare un’amichevole viene osannato dalla propaganda: nuovo Maldini, nuovo Pirlo, stoffa del campione, testa da Capitano, prototipo di fenomeno. Intanto però l’ultimo buon giocatore uscito dal vivaio rossonero è stato Demetrio Albertini. I ‘canterani’ odierni, fatta eccezione De Sciglio, sono stati addirittura tutti ricomprati a prezzi anche cari. La fotografia: il Milan si aspetta molto dai giovani ma sono trent’anni che non ne partorisce ed alleva uno, nemmeno per fare la riserva. Le nuove regole impongono più attenzione, basta con gli slogan alla 100 top youngs e si alla concretezza. Il settore giovanile sforna venti giocatori al biennio e ‘il Maldini’ nasce ogni trent’anni, forse. Con coraggio bisogna piantarla di aspettare il fenomeno fatto e finito, vanno invece scelti i migliori di volta in volta e inseriti in rotazione in prima squadra come non è mai stato fatto in questi anni. Il rischio altrimenti oltre ad avere la rosa infoltita di cadaveri e giocatori scarsi dunque inutili -vedi alla voce Birsa- è anche di divenire ‘schiavi’ per questioni di regolamento dell’Albertazzi di turno, o continuare a versare soldi a destra e manca per reperire ex primavera tutt’altro che eccezionali, oltre che farsi sfuggire discreti giocatori come Aubameyang e Darmian senza avergli dato un’opportunità in prima squadra o avere almeno realizzato profitto. Coi giovani non si vince, è verissimo; ma senza non si può più stare, e perché mai dunque tenere dei palesi mediocri senza dare possibilità ai nuovi? Perché andare a ricomprarli a caro prezzo? Da milanisti speriamo in un ‘circolo virtuoso’ di giovani che faccia da supporto ad un progetto importante, oltre che uno sviluppo qualitativo del settore giovanile in generale.

Non sono ovviamente le regole a fare i progetti, ma che piaccia o meno li condizionano. Basta con la casualità, anche quella opulenta. Si a programmazione anche nel medio-lungo periodo, si all’intelligenza, ai ragionamenti comprensibili, alla logica. Significa mettere dei paletti anche alla fantasia, ovviamente, ma non solo la nostra per fortuna, ma anche quella dei giornalai che fantasticano di acquisti fantasmagorici e contemporaneamente di rinnovi da restaurazione dell’antico regime. Verranno fatte delle scelte, inevitabilmente: stiamo calmi e vediamo come agiranno i nostri dirigenti. A proposito, rammentiamo loro che non ci sono regolamenti che obbligano a tenere giocatori scarsi, inutili o idioti in rosa. Da questo punto di vista, esattamente come per gli acquisti, ci aspettiamo molto.

Larry

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