Dopo tanti, troppi anni il mercato del Milan sembra essere contrassegnato da una ritrovata grandeur o quantomeno da un’ambizione che sembrava svanita in questi (almeno) 8 anni di declino e scempiaggini perpetrate dalla dirigenza.
Per ora rimaniamo al livello di chiacchiere e di mezze notizie, visto che di ufficiale c’è solo il ritorno di Rodrigo Ely dall’Avellino e poco altro. Il tutto nel contesto di una transizione societaria ancora avvolta, per la maggior parte, nelle nebbie di una comunicazione che rimane piuttosto ambigua su questo tema. Ci troviamo ancora nelle famose 8 settimane successive al comunicato di Fininvest sull’ingresso in società di mr Bee e tutto ancora può accadere.
In questo scenario poco chiaro la posizione di molti tifosi è un entusiasmo sfrenato e quella di altri una diffidenza (sommata ad astio) inscalfibile e irremovibile visto che a guidare il mercato c’è sempre la solita faccia con cravatta annessa. Capisco entrambi i punti di vista, dato che il secondo è il più logico e razionale, mentre il primo è guidato da un comprensibile barlume di speranza dopo anni di umiliazioni e dopo un quadriennio di dominio bianconero (dopo un quinquennio di strapotere nerazzurro con l’intervallo del 2011) e di depauperamento inesorabile del patrimonio tecnico, di immagine e di credibilità dell’ex squadra più titolata al mondo.
 La mia posizione è però quella mediana, ossia quella ‘mostrare moneta, vedere cammello’.
Il cammello è la mia fiducia, il mio entusiasmo, la mia voglia di tornare ad avere la vecchia passione per questi colori. La moneta è un reale impegno per ricostruire, anche con soldi ‘fisici’ altrui (o dei nuovi soci), una squadra che passo passo hanno distrutto lungo questi otto anni raccapriccianti. Siccome faccio davvero fatica a fidarmi di questi personaggi, finché non vedrò i reali frutti dello sbandierato rilancio sul mercato, starò all’erta senza fidarmi dei proclami e dei nomi che fioccano come tutte le estati: almeno però questa estate non sentiamo parlare di parametri zero ma di veri e propri investimenti. Stiamo sul bordo del fiume e vediamo che accade, con qualche speranza in più ma senza farci ingannare dalla propaganda e contemporaneamente senza troppi pregiudizi negativi (ma quanto è difficile!) visto che anche io ho una voglia matta di VERO MILAN.
Intanto sembra sfumato, ahimè, il ritorno di Ibrahimovic mentre sembrano in dirittura d’arrivo il rinnovo di Nigel De Jong (buona notizia senza dubbio) e quello di Mexes (notizia molto meno buona). Il ritorno di Boateng e l’inaccettabile permanenza dellâineffabile Muntari sarebbero tutto tranne che l’espressione di una volontà di rilancio. Intanto attendiamo ancora l’annuncio ufficiale di Jackson Martinez, che tranquillizzerebbe molti di noi tifosi rossoneri, quantomeno perché confermerebbe la concretezza degli investimenti.trattandosi, ipoteticamente, dell’acquisto in cash più costoso dell’ultimo decennio in casa Milan. La mia valutazione sul giocatore non è super positiva ma rispetto a mitra Matri, Pazzini, il cadavere di Torres e maDestro stiamo comunque parlando di passare dal pane raffermo al caviale.
Mentre scrivio è in corso la ‘MISSIONE KONDOGBIA’ di Galliani a Montecarlo: speriamo che, al netto dell’insopportabile codazzo mediatico che amplifica i viaggi e soprattutto i pranzi e ele cene dell’AD, si riesca a portare a casa il centrocampista francese che, unitamente alla conferma di De Jong, farebbe compiere un passo in avanti clamoroso alla mediana rossonera. Il giovane del Monaco è un talento cristallino di indubbie qualità fisiche e tecniche e con amplissimi margini di crescita a breve e medio termine. Se durante il tempo dedicato a questo post dovessero esserci novità su questo fronte saremo come sempre in prima linea per informarvi passo passo.
Insomma… noi milanisti siamo storicamente gente paziente ed essendo solo a metà giugno non ci sono problemi ad attendere qualche settimana per vedere i reali frutti di questa iper proclamata nuova era. Ma un ulteriore tradimento delle attese sarebbe difficilmente perdonabile da parte del popolo Casciavit, anche dei più evoluti e più filoscietari.
 Insomma… pagare moneta, vedere cammello. La fiducia su carta bianca ve la siete bruciata da troppo tempo.
 FORZA VECCHIO CUORE ROSSONERO
Raoul Duke
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