Lo sapete, sono uno di quelli ottimisti. Controllo sul vocabolario e, tra i sinonimi di âottimistaâ non câè ârincoglionitoâ. Siccome stamattina mi sono svegliato con le scatole girate parte il cazziatone.
Escluso anche dai convocati per la tournee in Cina, Cristian Zaccardo non rientra più nei piani del Milan. Il problema, però, secondo quanto riportato da Sportitalia, è che il difensore continua a rifiutare ogni destinazione. Per il momento, dunque, la situazione è bloccata.
(fonte milannews)
Mentre i giocatori del Manchester United si preparano alla nuova stagione che avrà nei preliminari di Champions League subito un appuntamento importante, Louis van Gaal nuota felice in una piscina piena di soldi. Che però lui ha intenzione di spendere tutti. Dopo Schneiderlin, Depay, Schweinsteiger e Darmian i Red Devils non hanno ancora placato la propria sete di acquisti: si parla di Bale, Thomas Müller e… di una sorpresa.
(fonte Gazzetta)
Le due notizie non sono apparentemente collegate.
Nella prima notizia si parla dellâassurda guerra tra poveri che da tre sessioni di mercato si svolge tra il difensore campione del mondo nel 2006 ed il Giannino F&K. Zaccardo rifiuta tutte le destinazioni dunque. Il sottinteso, subdolo, è che così facendo blocca il mercato del Milan. A me queste cose mandano letteralmente in bestia.
Questa notizia sbuca, con esasperante frequenza, una manciata di volte per ogni sessione. Curioso come per ogni singolo giocatore in uscita del Milan si parli di squadre interessate mentre per Zaccardo si dica, genericamente, che rifiuti le offerte arrivate. Per ogni giocatore si viene a sapere ogni dettaglio delle varie offerte mentre per lâex Parma non si sa nulla. Curiosoâ¦
Proseguiamo. Possiamo sapere come sono fatte queste offerte allora? Se esistono, chi ci dice come sono fatte? Voglio ricordare ai fenomeni dellâinformazione rossonera che âOh, Zac! Guarda che lâoratorio SantâElena ti offre 1.500 ⬠al mese più cellulare aziendale e telefonino aziendaleâ non è unâofferta. Certo, se volessimo fare quattro salti nella demagogia, potremmo dire che la paga sarebbe buona per il 75/80% della popolazione italiana; ma dobbiamo ricordare che il terzino ex Palermo prende uno stipendio di 900.000 ⬠annui e che quel contratto non se lo è fatto da solo!
Il trentunenne Cristian Zaccardo stava felicemente veleggiando verso un sereno fine carriera a Parma quando, nel Gennaio del 2013, il Condor è planato nella bassa padana fortemente determinato a portarlo in rossonero in cambio del più giovane e meno costoso Mesbah. Talmente tanto determinato da offrirgli un contratto lungo addirittura tre stagioni sportive e mezzo che scadrà quando Cristian di anni ne avrà trentaquattro. E mezzoâ¦
Quel contratto è una delle innumerevoli follie da tardo impero che sono state partorite dalla dirigenza rossonera negli ultimi anni ed è evidente che non porta solo la firma del giocatore ma anche quella della società . Quella stesa società che da ormai tre sessioni di mercato chiede, inspiegabilmente, al giocatore di accettare altre destinazioni.
Assurdo. Anche perché la ânorma dei 25â è stata partorita da quel Tavecchio di cui Galliani è stato Grande elettore lo scorso anno. Non venitemi a dire che quellâassurdo contratto blocca il mercato del Milan perché non è vero e soprattutto non mi interessa. Voi avete fatto il casino e voi lo risolvete. Zaccardo non rientra nei piani del Milan? Bene, stiamo parlando di un giocatore non al livello del Milan che vorremmo e quindi può tranquillamente andarsene. Non lo vuole nessuno con quello stipendio? Prendete il contratto e strappatelo, rescindendo. Però il compenso mancante lo detraiamo dallo stipendio del sedicente Condor.
Troppo comodo!!!!! Spacciarsi per lâimperatore del mercato e poi far dire agli amici giornalisti che Tizio, Caio, Sempronio e Mevio bloccano il mercato.
Anche perché una delle poche operazioni buone della scorsa stagione (lâingaggio di Bonaventura) è venuta proprio dal rifiuto di andare a Parma come contropartita di Biabianyâ¦
Nella seconda notizia si parla dellâimpensabile. Il âtedeschissimoâ Thomas Muller in trasferimento dal Bayern al Manchester United che non è sazia di avere già comprato Schneiderlin, Depay, Schweinsteiger e Darmian.
Non è tanto la cifra, 100 milioni, quanto il fatto che qualcuno ci abbia pensato. Allora esistono dirigenti ambiziosi!!! Gente coraggiosa che somma il portafogli gonfio (e quello dello United non arriva dal Golfo Persico ne dalla Cinaâ¦) al coraggio ed alla sagacia.
Noi?
Pugni in faccia per Kondocoso e per Jackson Martinez; nel primo caso giocavamo in casa Doyen e siamo stati battuti dallâInter e nel secondo bastava pagare la clausola rescissoria.
Tentennamenti per Romagnoli e Witsel che sono un prospetto ed un discreto giocatore. Se li vuoi li prendi, se no saluti con educata freddezza e te ne vai. Ibra? La solita inutile telenovela. Paga la risoluzione e prendi uno dei giocatori più forti del mondo.
Basta!
Avviso alla nuova proprietà : noi siamo ottimisti ed intelligenti ma non siamo fessi.
Questa roba è Giannino puro ed a noi non interessa. Rivogliamo il Milan, quello vero. Basta con questo passato (purtroppo non breve) occorre un taglio netto.
La dirigenza attuale del Milan va azzerata. I danni compiuti nellâultimo decennio hanno fagocitato risorse misurabili nellâordine delle centinaia di milioni. Milioni che oggi potrebbero essere utilizzati per acquisire giocatori di primo piano. E parliamo solo di danni economici senza conteggiare quelli di immagine. Al posto di questi signori bisogna mettere manager competenti e coraggiosi entro una decina di giorni per immettere nella rosa giocatori di grande tecnica e spessore internazionale entro lâinizio di questo campionato.
La rosa va ampiamente sfoltita. Come aveva detto Seedorf ormai un anno e mezzo fa, tre quarti della rosa a sua disposizione andavano dismessi. Oggi la situazione è peggiorata. Non importa quanto costosa sia lâoperazione, è necessaria e va compiuta in tempi rapidissimi per fare spazio ai nuovi fuoriclasse (almeno tre) ed ai nuovi comprimari (almeno una decina) necessari per rimanere nello stesso mondo delle grandi dâEuropa che rispetto a noi vivono su un pianeta differente. Lâattuale dirigenza non è in grado di comprare ma non è nemmeno in grado di vendere. Domanda: siamo sicuri che se Romagnoli vale 25 milioni il nostro Verdi ne valga solo uno virgola cinque?
Basta! I nuovi dirigenti devono prendere in mano la situazione relativa agli acquisti ma anche alle cessioni ed alle rescissioni.
Non finisce qui. Prendiamo lâesempio dello United di cui stavamo parlando poco fa. La squadra gioca nello stesso (vecchissimo) stadio da una vita. Ma ha il miglior marketing del pianeta o giù di liâ¦
Vogliamo parlare degli odiati rivali che soggiornano ad Anfield Road? Tifosi di ogni angolo del mondo pagano per vedere, e sentire, ANCHE lo spettacolo della kop che canta una canzone degli anno ’60. “You’ll never walk alone” è ancora oggi uno spettacolo “sportivo” tra i più belli al mondo.
Non mi interessa in questa sede parlare dello stadio ma è fondamentale sottolineare come il calcio moderno sia in grande parte brand, marketing e quotazioni in borsa ma è, anzi deve essere, ricerca delle origini, tradizione, cultura. Le due cose possono, anzi devono, andare di pari passo. Bella lâoperazione con cui lâinterista Mihailovic va a ripescare le parole del grande padre nobile sui nostri colori. Fa tradizione, va alla ricerca delle nostre radici perdute. Ma fa anche marketing e lancia uno slogan che può ancora oggi scaldare i cuori e le fantasie dei tifosi. Compresi i bimbiminkia dellâestremo oriente. Bella la frase con cui dice che San Siro deve tornare ad essere il nostro fortino. Scalda i cuori, parla di tradizione ma âvendeâ un prodotto suggestivo come San Siro. Io abito a poche centinaia di metri dal nostro tempio e vi posso garantire che lo stadio viene visitato da migliaia di tifosi in pellegrinaggio alla Scala del Calcio.
Basta con la dirigenza attuale che ha permesso la svendita della nostra storia. Nei locali storici dive il Milan ha visto la luce oggi câè un Inter Store. La sede storica di Via Turati è stata venduta per andare in affitto nel Mausoleo del Milan berlusconiano. Lo stadio voluto e costruito da un altro dei nostri padri nobili, Piero Pirelli, è intitolato ad un interista e la piazza in cui sorge è intitolata ad un altro interista.
Basta, basta, basta.
La situazione è grave, gravissima ed a noi non interessa una semplice operazione finanziaria che permetta unâoperazione di cosmesi con i soldi in Estremo Oriente ed i teatrini ancora gestiti da dirigenti vecchi da un punto di vista anagrafico e culturale.
Il Milan per tornare a fatturare e produrre soldi deve vincere. Ma deve anche essere in grado di vendere un prodotto completo, deve tornare ad essere una squadra di calcio coraggiosa, moderna ed allâavanguardia ma anche saldamente piantata nelle proprie tradizioni. Che, vivaddio, sono antiche solide e ricche di valori.
Benvenuti ai nuovi proprietari e, soprattutto, buon lavoro.
Restiamo in paziente e curiosa attesa di quello che faranno per il nuovo Milan. Ma restiamo anche vigili ed inflessibili perché noi siamo e restiamo lâunico ed ultimo baluardo di milanismo nel mondo dellâinformazione.
Forza Milan, quello vero.
Pier
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