É il 30 agosto 2012, sono le 18.10 e queste sono le dichiarazioni rilasciate da Adriano Galliani fuori dalla sede da Giannino: “Con l’arrivo di Bojan e De Jong, adesso Allegri si deve preoccupare, perché l’obiettivo non è più il terzo posto. Adesso deve lottare per vincere come abbiamo fatto negli ultimi due anni. Il Milan, con gli ultimi colpi, ha colmato il gap. Credo che, fra tutti i giocatori arrivati dall’estero, in questo momento quello con il nome più pesante l’abbia preso il Milan. Poi magari uno sconosciuto diventa Messi ma, al momento, il calciatore di nome è certamente De Jong. Continuavo a dire: stiamo tranquilli aspettiamo l’ultima settimana che qualcosa sarebbe successo, ed è successo. De Jong? Playmaker davanti alla difesa, secondo noi è uno dei migliori d’Europa, l’abbiamo preso per questo motivo. Libera Montolivo che torna a fare la mezz’ala”.
Personalmente, all’epoca de Jong non lo volevo. Per due motivi. Il primo di natura tecnico, perché non mi piacciono i giocatori monoruolo; davanti alla difesa prediligo gente che sappia fare la doppia fase, gente come il laziale Biglia per intenderci – giocatore da noi seguito qualcosa come per tre stagioni, ma rappresentato dall’agente sbagliato apparentemente – senza dover disturbare un mostro sacro, tra l’altro connazionale, come Frank Rijkaard. Il secondo motivo é tattico, in quanto a differenza del nostro A.D., ero perfettamente a conoscenza delle caratteristiche dell’olandese, pertanto prendere de Jong per fargli fare il playmaker é come potersi permettere chiunque ma andare a prendere Cristiano Ronaldo per fargli fare il portiere. Tra l’altro su questo stesso blog Nigel venne spesso e pesantemente criticato – ricordate l’appellativo Funghifinder di Gian? – e nel tempo chiunque si é reso conto che de Jong non fosse un regista.
Quello che sta accadendo oggi peró rimane inspiegabile. La volata a Montolivo é qualcosa che sfugge alla logica. Ora che Montolivo sia piú regista di de Jong é come dire che Niang sia piú attaccante di Bertolacci. Ci mancherebbe anche, ma non stiamo parlando di fenomeni. Non si capisce perché Montolivo debba giocare al centro o niente. Ci sono triliardi di squadre che giocano con il mediano difensivo davanti alla difesa e sviluppano il gioco con le mezzali, perché noi non possiamo? Anche perché nella prima stagione, come giá detto, Montolivo fece 4 assist e 2 goal equamente divisi in 2+1 da centrale e 2+ da mezzala. Montolivo non vuole giocare mezzala. De Jong non puó giocare mezzala. É una bella differenza.
Se questi due devono coesistere, l’unica é olandese al centro e Montolivo esterno. Se invece ne deve giocare solo uno alla volta, tra i due voto de Jong. Il Milan sta imbarcando una marea di goal e Montolivo in fase difensiva é nullo – basti pensare a tutti i goal presi (o derivanti) da incursioni centrali su cui il nostro Cartesio non fa filtro, per non parlare delle seconde palle sulle quali non c’é mai (per informazioni riguardarsi il goal di Badu). E in fase offensiva il “regista dal piede sapiente” non é che crei poi questo gran gioco: il 90% dei suoi appoggi sono sull’esterno che avanza, i rischi che prende sono quasi zero, non sa passare la palla di prima e il numero di lanci a buon fine si contano sulla punta della mano. In 326 partite in Serie A ha fatto 30 assist (a spanne 1 ogni 11 partite), Pjanic, per dirne uno che fa il regista da mezzala, in 131 é giá a quota 33…
De Jong sicuramente non é in grado di impostare la manovra, ma di sicuro difende meglio. E in Italia la regola, si sa, é “prima non prenderle”. Anche perché lá davanti abbiamo gente che il goal lo sa fare, é dietro che abbiamo gente che il goal non sa non prenderlo.
Andrea
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