Mica vero che non ho visto la partita? Ero contenta di evitarla. Il mio pensiero? Una provvidenziale garetta della bocciofila mi tiene lontano dal solito, mortificante, avvilente strazio. Mi sarà facile, pur nella mia mediocrità , fare meglio del Milan. Invece….. Ho fatto schifo. Poco male. L’importante è che abbiamo stracciato la Samp! Quanto a me, oggi figurerò certamente meglio nel pranzo sociale. D’altra parte, con un maestro come il Condor….  Peccato solo che lui torni a parlare. E’ un doloroso pedaggio che, comunque, pago volentieri.  Abbiamo giocato molto bene, mi dicono. La miglior gara del campionato. E io me la sono persa. Mannaggia…… Per una volta in cui avrei fatto volentieri la cronaca di una vittoria, mi sono tarpata le ali da sola. E per cosa poi?  Per fornire una prestazione imbarazzante alle bocce. Pazienza. Mi riprenderò. Forse.
Sta di fatto che, non potendo parlare di ciò che non ho visto, mi butto sul pre. Oddio, da molto tempo vivo con disincanto e disinteresse i giorni che precedono la partita. Capite che rifuggo dalle conferenze stampa in cui, oltre alla tassa Montolivo, mi viene presentata pure quella Abate. Questi due giocatori, modesti e sopravvalutati, sono i pupilli di Galliani. I suoi pretoriani nello spogliatoio. Insomma, per me rappresentano il simbolo del Giannino. Uno ha rinnovato sontuosamente e a lungo il contratto in scadenza l’anno scorso. L’altro rinnoverà tra squilli di tromba e piogge di euro. Io? Friggo, impreco e non guardo. Mi estraneo. E’ il mio meccanismo di difesa. Un abisso ci separa già dalla vetta della classifica. Ci dibattiamo in acque profonde, fetide, gelate. Miha, hai comprato la muta? Mi viene in mente la faccenda del tipo, che dice: “Vorrei una muta.†E l’altro: “ Da sub o da sposare?†Sinisa, non so se tua moglie sia laconica o ciarliera. Mio marito si lamenta della mia loquacità . Ma lui è interista. Non fa testo. Anche tu lo sei? Vero.  Io, però, non sono schizzinosa. Mi basterebbe vincere, per arruolarti tra i nostri ad honorem. “ Miha, uno di noi!â€, canterei senza imbarazzo. Invece…… Qui non si vince. E si gioca malissimo. Oddio, non che la colpa sia tua. Però…… Quelli lì ti stanno normalizzando. Scusa, Sinisa, ma a volte sembri inquietantemente simile a Pippo. Bah, sarà l’ambiente che gli esimi capataz hanno creato ad avviluppare tutto e tutti in una melassa nauseabonda. Anch’io, da corda vibrante in un turbine di passioni, mi sono trasformata in un essere sostanzialmente amorfo. Indosso la muta, per proteggermi dalle correnti gelide in cui mi fanno immergere i nostri muti. Quando perdiamo, lorsignori non parlano. Dai, perlomeno le mie orecchie non vengono ferite dalle loro sciocchezze. Insomma, per esempio, nella situazione in cui siamo, com’è possibile anche solo pensare all’acquisto di un altro attaccante? A prescindere dagli infortuni, ne abbiamo fin troppi. Bacca, Luiz Adriano, Niang, Cerci sono arruolabili, no? Balo tornerà a disposizione, credo. Menez? Bah! Chi l’ha più visto? E’ disperso da una vita nei meandri di Milan Lab.  Comunque sia, siccome penso che dobbiamo andare di 4-4-2, gli attaccanti ci sono. Dobbiamo prendere un buon centrale di centrocampo, da affiancare a De Jong piuttosto che a Montolivo, maledizione al secchio! Quella è la nostra priorità . Il reparto, poi, può essere completato con Jack e Bertolacci. Figuriamoci. A proposito di Bertolacci, ricaduta. Terzo infortunio muscolare in questo scorcio di stagione. Possibile sia sempre colpa della fragilità dei giocatori? Non credo. In questa sottomarca di Società non funziona mai nulla. Milan Lab in primis. Tant’è……
Io, per fortuna, stasera la partita non la vedo. La cosa mi reca sollievo. Capito come avete ridotto una che scandiva la sua vita in base agli impegni della squadra? Bisogna essere proprio imbecilli, per riuscire in un’impresa del genere. E non venitemi a parlare di riconoscenza, di soldi, di saper vincere e saper perdere. Vi sbrano! Qui non si tratta di vittorie e di sconfitte. Qui si parla di scelte scellerate, di mancanza di progetti, di commistioni con procuratori famelici, di omicidi di speranze. Che aspettative posso avere nel futuro, se non cambia mai niente? Datemi un Ds capace, un abbozzo di sensata programmazione e torno a sognare, a vivere di Milan, anche se so che, dopo tanto sfacelo, non posso pensare di tornare competitiva ai massimi livelli a breve. Io amo il calcio. Lo giocavo da piccola, fiondandomi sempre in mezzo ai maschi. Possiedo tuttora un piede destro con il quale piazzo la palla dove voglio. Ma per me il calcio è il Milan. Riducendolo così, mi togliete anche la voglia di guardare le partite degli altri. Spettacolo Barça? E chi se ne frega? Va bene. Tanto sono sempre le stesse cose. Almeno mi sfogo, dai. La formazione? Non mi interessa. Io vado a giocare alle bocce….. Non guarderò neppure il cellulare, per sapere cosa stiamo combinando. E’ sicuro. Invece, complice anche una repentina e meritata eliminazione, l’occhio mi scappa. Eccome! Jack e Niang su rigore. Sìììì!! Io il rigore decisivo, per vincere la partita, l’ho sbagliato. L’ultimo di tanti errori. Più che altro mi spiace per i miei due compagni. E per la figura barbina che ho fatto. Ma chi se ne importa? Battono un colpo ancora Niang e Luiz Adriano.  Bene!
Eccolo lì, quel maledetto amore di nome Milan, che annaspa per riemergere dalle ceneri in cui l’hanno sprofondato. Non c’è niente da fare. Abbiamo vinto e io sono contenta. Questa vittoria mi crea speranze, illusioni? No. So bene che i nostri problemi sono tanti e strutturali, purtroppo. Però…. Stamattina il sole pallido mi sembra più brillante. Le mie colline più verdi. Il Garda, che intravedo lontano nella cornice imbiancata del Baldo, più azzurro. E’ così e non ci posso fare niente. Lascio da parte la muta e i muti, che, per una volta, torneranno loquaci. Il ritardo in classifica? Mi viene in mente la faccenduola dell’annuncio sul giornale. “ Si suicida con dodici ore di ritardo. Si era steso sui binari della linea Salerno- Reggio Calabria.†   Ecco, da anni e annorum i nostri lavori di ristrutturazione procedono come quelli dell’autostrada Salerno- Reggio Calabria. E non si vedono all’orizzonte radicali e indispensabili cambiamenti nell’assetto societario. Però il mio cuore rossonero non smette di battere. Non ne vuole proprio sapere. E basta poco per regalargli un palpitino. E allora? Niente strombazzamenti ed esaltazioni fuori luogo. Guardiamo cosa combiniamo con il Carpi…..
Forza Milan!
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