Jovanotti e la sua “Ora”

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E’ la title track di “ORA”, il singolo di Jovanotti che da venerdì 25 novembre viene trasmesso da tutte le radio italiane.

Quinto singolo del nuovo album uscito nel gennaio 2011, nella top ten dei dischi più venduti da quaranta (dato da verificare con esattezza) settimane e dal 29 novembre disponibile in edizione speciale.

I quattro singoli già estratti da quest’album amatissimo sono tutti arrivati al numero uno della classifica di vendita e di quella dell’airplay radiofonico. “Tutto l’amore che ho” è stato il brano più trasmesso dalle radio durante i mesi di dicembre 2010 e gennaio 2011, “Le tasche piene di sassi” quello più trasmesso nel mese di marzo 2011 e “Il più grande spettacolo dopo il big bang” la canzone più trasmessa dell’estate 2011. Anche “La notte dei desideri” è stato il brano più trasmesso dalle radio nei mesi di ottobre e novembre.

L’album, uscito all’inizio del 2011, è un grande successo di pubblico e di critica e in questi mesi ha raggiunto un risultato di vendita davvero strabiliante e continua a vendere migliaia di copie alla settimana. “ORA” rimarrà tra i dischi importanti della musica italiana d’inizio millennio, dopo che il precedente “SAFARI” è stato votato album del decennio 2000/2010.

“ORA” è una delle prime canzoni scritte e registrate per l’album e solo a pochi giorni dalla chiusura del lavoro ha dato il titolo all’intero progetto. E’ una canzone emozionante, dal suono innovativo che fonde elementi di elettronica a colori di basso distorto, per esplodere in un finale orchestrale di grande impatto. Nei concerti dell’ORA TOUR è la canzone centrale dello spettacolo, il perno emotivo intorno al quale ruota tutto lo show, ma anche l’intero disco.

Racconta Lorenzo:

“Avevo le strofe di questa canzone scritte in un sms che avevo mandato a me stesso per ricordarmele. Poi il primo giorno di lavoro in studio con il mio chitarrista l’ho sentito scaldarsi con un giro di accordi mentre accendevamo i computer e mi sono ricordato di quell’sms. L’ho cercato e c’era e in cinque minuti è nata l’idea della canzone, che ho cantato subito prima ancora di registrare tutto il resto. In pratica l’ho cantata su un metronomo e una chitarra abbozzata. Non avevo ancora il ritornello e nemmeno la parola ORA, ma quando ho sentito il giro armonico che portava a quell’apertura mi sono venute le parole direttamente lì, mentre cantavo. Era da tempo che cercavo una canzone che celebrasse l’attimo presente e che mi servisse a vedere in una luce più calda e positiva il tempo in cui vivo e nel quale mi gioco l’esistenza, insieme ai miei contemporanei. Specialmente nell’anno dei festeggiamenti per l’Unità d’Italia, quello in cui siamo investiti dalle imprese del passato e dalle “ansie” rispetto al futuro, a me serviva una canzone che fosse al contrario, concentrata sulla forza vitale che è in circolo adesso. Ho creduto subito che questo disco stava nascendo sotto una buona stella. In un attimo è passata tutta l’ansia di prestazione, data dal grande successo di SAFARI e mi sono gettato nel nuovo suono, nelle parole, con una grande voglia di fare un bel disco. ORA è una canzone molto semplice che cattura un attimo di emozione in studio. ma che in fondo racconta un desiderio di trasformare il mio tempo in un tempo “mio” da vivere fino in fondo”.

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Jovanotti e la sua “Ora”

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