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Il clima politico nel nostro paese è proprio cambiato. Capita allora che Repubblica intervisti – con sobrietà – Barbara Berlusconi. Ovvero la figlia di quell’ex premier che il quotidiano ha contribuito ad abbattere. Per non parlare della sentenza Mondadori, del caso Noemi, ecc. ecc. Va bene, s’è capito. Siamo in una nuova fase. E allora non stupisce l’intervista alla figlia di Silvio Berlusconi, da qualche mese dirigente rossonera.
La fidanzata di Alexandre Pato sembra avere le idee chiarissime su quel mondo del calcio che fino a poco tempo fa sembrava voler snobbare: “Chi pensa ancora che il Milan sia un giocattolo di lusso non comprende come il calcio sia cambiato e come si sia sviluppato – ha spiegato la dottoressa in filosofia. – Questo sport èdiventato anche business, non più sola passione sportiva“. Il fair play finanziario voluto dall’Uefa “obbliga a una gestione totalmente diversa e il Milan è chiamato a vincere la sfida della modernita. Il nostro club – ha aggiunto Barbara – deve strutturarsi per competere sui mercati internazionali, attrarre nuovi partner commerciali”.
La figlia dell’ex capo del governo ha poi parlato della mancata cessione al Psg di Pato. Barbara ha chiarito che lei non ha influenzato minimamente quella trattativa di calciomercato. A decidere tutto sono stati il padre e l’ad, Adriano Galliani.
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Post Originale:
Barbara Berlusconi: Pato non è andato al Psg, ma io non c’entro