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San Siro, ore 20.45. Si giocano stasera i primi 90′ della sfida contro l’Arsenal, il nostro ostacolo nel superamento degli ottavi, ostacolo che, è bene ricordarlo, non superiamo ormai dal 2007 e queste precoci eliminazioni in campo europeo sono l’esatto opposto del nostro DNA, dobbiamo pertanto – nonostante il momento non certo facile assolutamente passare il turno: noi tifosi milanisti amiamo la Champions più di ogni altra cosa perché la competizione continentale è la massima espressione mondiale per spettacolo, gioco ed intensità: praticamente i caratteri distintivi della nostra squadra che da sempre ci separano dall’altro club di Milano.
Veniamo da un girone di qualificazione con alti e bassi: accanto alle belle prove di carattere (anche se non di gioco), contro i blaugrana abbiamo messo prestazioni non certo esaltanti contro formazioni di infima caratura come Viktoria Plzen e Bate Borisov – mentre l’Arsenal si è imposto nel proprio girone con 11 punti, girone che ha visto il Borussia Dortmund e l’Olympiacos eliminate, mentre l’Olympique du Marseille arrivare secondo.
La vittoria fortunosa contro l’Udinese, se ha rimpinguato, e non di poco, i nostri asciutti serbatoi di autostima, non può certo far molto contro la lista di infortunati che nonostante alcuni rientri eccellenti proprio in occasione di questa sfida è ancora di una lunghezza disumana e ci impedirà ancora una volta di scendere in campo con la formazione ottimale; il modulo invece, sarà il solito 4-3-1-2 allegriano con: Abbiati tra i pali, difesa con Abate, Nesta, Thiago Silva e, udite udite, davvero miracoloso, Emanuelson che potrebbe essere schierato finalmente da terzino sx, (in svantaggio comunque su Zambrotta); centrocampo con Nocerino e uno tra Emanuelson, o Seedorf, ai lati di Van Bommel, ed il rientrante Boateng trequartista (la cui assenza è un lusso che davvero non ci possiamo più permettere) dietro Ibrahimovic e Robinho (oppure ci sarà, da subito, la sorpresa El Shaarawi??).
La formazione di Wenger, che spera di venire a San Siro e passare per prima in vantaggio, dopo la sconfitta in campionato contro il Manchester Utd ha inanellato tre risultati positivi di fila, tra cui il pirotecnico 7-1 contro il Blackburn e la vittoria nell’ultimo match di Premier League contro il Sunderland fuori casa, gara che se ha esaltato Henry, autore di un bellissimo gol, ha pure portato alla perdita per infortunio muscolare del forte centrale Mertesacker, che mercoledì non sarà della partita; il modulo dei gunners sarà il collaudato 4-2-3-1 con in campo: Szczesny, Sagna, Vermaelen, Koscielny, Coquelin, Song, Arteta, Walcott, Ramsey, Oxlade-Chamberlain e Van Persie.
Credo che la chiave sarà, come al solito, in una fase offensiva ordinata, senza tergicristalli e con molte verticalizzazioni, proprio come nella fase finale della gara di Udine e come si vedeva nel miglior Milan allegriano ormai molti mesi fa. Inutile specificare il fatto che, come ampiamente previsto l’Arsenal inizierà la partita schiacciandoci e cercando di andare in vantaggio, ripiegando, nel caso su di una tattica maggiormente attendista nel secondo tempo, quando le forze inizieranno a scarseggiare.
Credo che Allegri abbia imparato dagli errori del passato e che non voglia ripetere la figura meschina degli ultimi ottavi persi contro il Tottenham proprio in casa, all’andata, schierando una squadra tanto remissiva nel primo tempo quanto scellerata nel secondo; qui non si scherza più: l’anno di rodaggio è passato, e l’inesperienza europea del tecnico non è più una scusante valida, Allegri ed il suo Milan devono essere in grado di trattare con clienti difficili come le grandi squadre inglesi, quindi c’è solo una cosa da fare: vincere e passare il turno.
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Milan – Arsenal: riproviamoci