MILAN DAY
ndr – riceviamo e pubblichiamo la mail di un nostro lettore
Il mio post partita di Milan-Juventus è stato all’insegna del non voglio pensare. Non voglio pensare che il guardalinee,posizionato bene, abbia visto il pallone dentro ma abbia dichiarato l opposto, nonostante l iniziale fischio dell arbitro a decretare il goal. Non voglio pensare che l arbitro non sia stato all’altezza della partita e che gli sia totalmente “scappata” di mano, e che si sia accorto dei suoi errori subito dopo lo scempio visto questa sera, perchè, comprensibilmente, sotto pressione Non voglio pensare che la squalifica di Zlatan Ibrahimovic sia una sentenza “politica” più che giuridica, nonostante il regolamento parli chiaro. Non voglio pensare, una volta lette le motivazioni per la riduzione di Ibra nella gara col Bari la giustizia sportiva non abbia applicato lo stesso criterio di valutazione anche in questa occasione perchè in prossimità di un big match:“il gesto compiuto dal calciatore Ibrahimovic non appare configurabile quale gesto tipicamente violento, e questo non solo per la mancanza delle conseguenze lesive (elemento che, come noto, non può dirsi sufficiente a costituire esimente), bensì anche per l’inidoneità del mezzo (manata, peraltro in contesto non lontano dall’azione di gioco)” Non voglio pensare che i continui lamenti di un allenatore di un dirigente e di un tesserato di una squadra che si professa una big, ma che non si comporta da tale, abbiano condizionato l operato dell arbitro e non solo Non voglio pensare che la prova tv non utilizzata verso Aronica, Del Piero, ed altri casi venga utilizzata anche per Mexes, perchè se così fosse ci sarebbe da porsi qualche domanda in più. Non voglio pensare che non venga considerata condotta antisportiva o per lo meno ipocrita l atteggiamento di un giocatore, cavaliere della Repubblica, capitano della Nazionale Italiana dichiari a fine partita che non avrebbe aiutato l arbitro e che non si è accorto che la palla sia entrata nonostante sia lui stessa che la toglie chiaramente da DENTRO la porta, nonostante le dichiarazioni dei mesi passati ove si professa sempre corretto e di aiuto nelle decisioni dubbie, Non voglio pensare che i guardalinee e gli arbitri decidano su richiesta dei calciatori, o meglio di alcuni giocatori. Non voglio pensare che… (continua)
Post Originale:
non voglio pensare