L’EDDIEtoriale: San Siro, idoneo oppure no?

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La denuncia dei catalani ha innestato il dibattito
Dalle parole ai fatti, il Barca non si è fatto pregare ed il giorno dopo lo 0-0 di Milano, quando ancora la squadra era presente sul suolo lombardo, ha presentato una denuncia per le condizioni (a detta loro pessime) del terreno di San Siro. In realtà l’iniziativa è partita già al 90mo, quando il delegato Mikalai Varabyov ha inserito la richiesta nel suo rapporto di gara. La notizia è filtratata dal sito ufficiale dei blaugrana, con grande risalto sulla home dove si parlava di rischio per l’integrità dei giocatori.

A proposito di giocatori, il più risentito è stato Piqué: “I milanisti hanno usato il trucco di non bagnare il prato, perché sanno che con la palla che scivola di più noi giochiamo meglio“. A stretto giro son arrivate le parole di Guardiola: “Il campo era molto pericoloso, occorre fare qualcosa. Noi ci adattiamo a tutto, veniamo e giochiamo, però questo è un problema per lo spettacolo. Un campo in queste condizioni è difficile”. Ed anche Dani Alves: “Il campo ha penalizzato lo spettacolo“. A leggere queste dichiarazioni sembrerebbe il match sia stato giocato al Bentegodi, o in un campo di patate, non con un manto sicuramente non perfetto, ma certo non così disastroso. Poco ma sicuro poi che il Milan non sia certo entusiasta di questa situazione. La precisazione sull’aver più o meno “bagnato” il terreno è invece ridicola, dato che a casa nostra, se permettono, decidiamo noi, ci mancherebbe!

Nonostante quanto gran vociare ad oggi l’Uefa non ha ricevuto alcun reclamo,la comunicazione ufficiale parla in merito: “Non abbiamo ancora ricevuto i rapporti dell’arbitro e dei delegati. E’ possibile che un dirigente del Barcellona abbia fatto includere una nota sulle condizioni del terreno di gioco“. Insomma il Milan non rischia nulla dal punto di vista disciplinare,dato che l’arbitro è l’unico che possa valutare se le condizioni del terreno di gioco permettano o meno la disputa di una partita.

In ogni caso, giustamente, il Milan ha voluto rispondere ufficialmente: “L’innaffiatura del campo, da farsi entro un’ora prima dell’inizio della partita come concordato nella riunione organizzativa di ieri mattina e come da regolamento della Uefa Champions League al punto 14.15, non è stata effettuata viste le condizioni di elevata umidità del campo stesso“,  Ad ulteriore precisazione nel sito ufficiale Ac Milan.com è stato scritto: “Le condizioni generali del campo, sul quale il FC Barcellona si era regolarmente allenato la sera prima senza sollevare alcun problema, sono state ritenute idonee sia dagli arbitri sia dai delegati Uefa nel corso del sopralluogo di ieri mattina

La situazione è comunque ben chiara ad Adriano Galliani che da anni manifesta invano alla “maiamata wc” di voler risolvere il problema,magari con un campo misto-sintentico:  “Dobbiamo cambiare il campo, sintetico sotto e naturale sopra. Speriamo di trovare un accordo con l’inter. A fine campionato, se troviamo l’accordo, si può fare. Mi batterò per questo nuovo terreno“.  Sarebbe ora di passare dalle parole ai fatti, sono decenni che leggo e sento le stesse proposte, senza che abbiano mai trovato compimento. La provocazione, perchè di ciò si tratta, dei catalani è patetica, indegna di una squadra tanto importante, ma il dato di fondo è veritiero, non ha senso che il club più titolato al mondo debba giocare su un terreno che ne penalizzi l’azione.

San Siro inoltre, a prescindere dal terreno sintetico o meno, deve tornare ad ospitare solo il Milan. L’usura del campo, utilizzato per concerti e tutti gli impegni della vera e della seconda squadra di Milano, è eccessiva, bisogna ridurla. L’umidità e le rizollature sbagliate sono un fattore ma giocare ogni 3 giorni è il vero fattore, costamente omesso dai media che trattano l’argomento. I piangina se ne vadano finalmente (come promettono invano dal ’95) a Rho, San Donato o dove vogliono, basta che si levino dai maroni! E’ ora di far tornare San Siro rossonero, senza più nomi rubati (Meazza) e colori sociali strampalati sugli spalti (blu,verde,arancione) che nulla hanno a che spartire con la nostra città e l’identità del nostro club. Föra da i ball, poi rifaremo il campo..

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