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Tre partite alla fine, e in esclusiva a CM un Tiziano Crudeli ancora in formissima dice la sua sugli argomenti d’attualità sul pianeta-Milan: la volata finale, il totopanchina, il mercato che verrà. Il giornalista tifoso rossonero per eccellenza ha risposto così alle nostre domande.
Una stagione probabilmente compromessa si avvia alla conclusione. Tempi maturi per i bilanci? Cosa senti di poter salvare del 2012 rossonero?
Viviamo alla giornata, l’esperienza insegna che non si possono trarre bilanci fino alla fine. Certamente la Juventus è in ottima condizione, ma restano tre partite prima di poter dire qualcosa di definitivo. Probabilmente non è stata una stagione trascendentale, ma non è neanche fallimentare, considerato che siamo stati falcidiati dagli infortuni, che hanno limitato il tasso tecnico superiore che il Milan ha nei confronti dei rivali. Vediamo come va in queste tre partite, la speranza c’è ancora.
Da quali pedine, vecchie e nuove, bisogna ripartire per l’anno prossimo?
La squadra va rinforzata, non c’è dubbio, soprattutto se vogliamo coltivare, come sembra, ambizioni internazionali. In Europa è abbastanza evidente che non siamo sui massimi livelli, e credo che la squadra vada ringiovanita, intervenendo in tutti i reparti. In difesa va preso un centrale forte titolare, e magari una prima riserva di valore, prenderei anche un esterno sinistro, un centrocampista, e un attaccante da affiancare ad Ibrahimovic.
Ecco, Ibrahimovic. Se davvero si realizzasse il sogno Guardiola, e sempre che Allegri non rimanga al suo posto, la convivenza tra i due sarebbe quasi impossibile. Dar via Ibra per l’arrivo di Pep: ci staresti?
La storia del calcio dimostra che le più grandi divergenze possono essere appianate per il bene comune. Ho vissuto diverse ere rossonere, e non è un mistero che Sacchi e Van Basten non andassero d’accordo, così come Capello e Gullit. Eppure quel Milan ha vinto. Resta comunque il fatto che il nostro attuale allenatore, Allegri, ha fatto bene in questi due anni: nel giro di due stagioni ha vinto uno scudetto, una supercoppa italiana, ed eventualmente un secondo posto quest’anno, nonostante tutti gli infortuni che abbiamo avuto e tutti gli errori arbitrali che ci sono stati, detto senza alcun vittimismo. Il bilancio di Allegri è comunque positivo: Berlusconi saprà fare le sue considerazioni, e decidere se ripartire da lui.
Sulla bilancia c’è da una parte il gol fantasma di Muntari, dall’altra la straordinaria volontà della Juventus. La bilancia dalla parte di quale piatto pende? Cosa è stato più determinante?
Non possiamo avere controprove, ma sappiamo che quel gol avrebbe cambiato quantomeno il risultato di quella partita. Il Milan avrebbe due punti in più, la Juventus uno in meno. In quel particolare momento della stagione, qualcosa poteva cambiare, ma è andata così e ne prendiamo atto senza vittimismo, e andiamo avanti. Alla 29a giornata eravamo avanti di 4 punti, e nelle giornate successive abbiamo perso 7 punti, senza che ci siano stati errori arbitrali. Non possiamo addurre giustificazioni per questo, e ci tocca recitare un mea culpa. Ora vediamo che succede in queste tre partite: comunque vada, sempre forza Milan.
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ESCLUSIVA – Crudeli a CM: Ibra-Pep come Sacchi-Van Basten, no problem. Scudetto: c’è ancora speranza