Canale Milan
di Luca Musciaglia
Mi duole ammetterlo ma è giusto così, quest’anno senza alcun dubbio la Juve dalla sua non ha avuto infortuni, ha beneficiato del gol di Muntari e di un Pirlo ignorante delle parole infortuni ed affaticamento, ma la differenza sostanziale è stata la fame. La Juve aveva fame, aveva quella voglia di vincere in ogni sacrosanta partita, cosa che spesso nel Milan non vedevo. Guardavo gli highlights delle partite della Juve e notavo quel Conte perennemente in piedi ad urlare ed arrabbiarsi con i suoi giocatori, mi pareva Sannino o addirittura Cosmi.
Il campionato era cominciato già male per noi con un pareggio contro la Lazio, con l’unico gol di Cissè in Italia, una sconfitta contro il Napoli ed il successivo pareggio contro l’Udinese, a causa di un’uscita maldestra di Abbiati. Vittoria di misura contro il Cesena e poi altra sconfitta in casa della Juve, con la squadra che gioca male e regala i tre punti alla squadra bianconera grazie ad i due interventi maldestri di Bonera e Abbiati; successivamente il Milan riesce a conseguire cinque vittorie consecutive contro Palermo, Lecce, con la super rimonta targata Boateng, Parma, Roma e Catania sino al pareggio contro una Fiorentina già in crisi.
Arrivano le vittorie contro Chievo e Genoa ed il pareggio contro il Bologna, grazie questa volta ad un’insicurezza di Amelia, quindi i successi contro Siena, Cagliari (recupero prima giornata) ed Atalanta e la sconfitta nel derby, chiudendo poi il girone di andata con la vittoria contro il Novara.In classifica il Milan ha quaranta punti e, se le sconfitte contro Juve, Napoli ed Inter ci possono anche stare, pesano invece già tantissimo i sei punti persi rispettivamente contro Lazio, Fiorentina e Bologna.
Riparte il campionato ed il Milan vince contro il Cagliari, perde all’Olimpico contro una Lazio rimaneggiata e pareggia successivamente contro il Napoli. Arrivano le vittorie contro Udinese e Cesena ed il maledetto pareggio contro la Juventus, crocevia sia rossonero che bianconero poiché la squadra di Conte si carica grazie all’aiuto ricevuto, il Milan invece subisce il colpo. I rossoneri vincono poi contro Palermo, Lecce, Parma e Roma; sembrerebbe tutto risolto ma inaspettatamente arriva il pareggia contro il Catania e successivamente un vero e proprio suicidio contro la Fiorentina in piena crisi societaria. La squadra è visibilmente a pezzi.
Ora è il Milan che insegue la Juve. A stento vince con il Chievo, grazie a Muntari, e a Genova ma ripareggia contro un Bologna solidissimo e messo bene in campo; grazie ad un ritrovato Cassano arrivano le vittorie contro Siena e Atalanta, ma poi arriva la disfatta del derby, pesante e dolorosa, dura da digerire poiché matematicamente consegna lo scudetto alla squadra bianconera.
Trlasciando il Novara, che il Milan incontrerà domenica nell’ultima giornata di campionato, i punti raccolti sono solo trentasette, troppo pochi per una squadra che vuole vincere lo scudetto. Anche nel girone di ritorno possiamo metter da parte gli scontri contro Juve ed Inter, ma i sei punti persi contro Lazio e Fiorentina, ed i quattro contro Catania e Bologna sono davver tantissimi. Al Milan è mancata la voglia di rivincere subito lo scudetto ed ha facilitato così la vittoria juventina nonostante i quindici pareggi.
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E’ giusto così