Canale Milan
di Alfredo De Vuono
Tra poco più di 24 ore il Milan, a campionato concluso e senza altre competizioni da portare a termine, si ritroverà orfano di un corposo numero di pedine, che al di là dei vuoti tecnici (ed affettivi) che provocherà anche un succulento gap:quello relativo al crollo del monte ingaggi.
E’ difatti supponibile (seppur con delle dovute forzature, legate all’ipoteticità dell’analisi) una sorta di quadro economico del risparmio operato, in tal senso, dalla società di via Turati, nel ‘liberare’ così tanti – ed onerosi, visto il livello – calciatori, tutti contemporaneamente o giù di lì. Ipotizziamo, infatti, che il Milan avesse riconfermato per l’intero, per un altro anno, il pacchetto degli ‘esodati’.
Parliamo di Mark Van Bommel, Clarence Seedorf, Pippo Inzaghi, Rino Gattuso, Alessandro Nesta e Gianluca Zambrotta: a loro, peraltro, a breve, andranno a sommarsi con buona probabilità anche Flavio Roma e Mathieu Flamini. Le cessioni della totalità dei nomi sovracitati porteranno, nelle casse rossonere, un contributo sostanzialmente trascurabile.
Quest’ultimo andrebbe a fare il pari con un dettaglio che non abbiamo contemplato, nell’analisi, ma che adesso ci fa comodo. Il costo degli ingaggi dei sei/sette svincolati, il prossimo anno, sarebbe inevitabilmente calato(seppur di cifre irrisorie rispetto a quelle percepite nel 2011-2012): ai fini di questo rapporto, allora, teorizziamo che questo abbassamento delle uscite faccia il pari con l’ipotetico – ed altrettanto ridotto – guadagno ricavato dalle cessioni.
Spostiamo dunque l’intero calcolo sul monte ingaggi. Questo lo specchietto dei contratti della stagione in corso per quelli che saluteranno Milanello, proponendoveli in ordine di ingaggio:
Flamini: 4,50 milioni di euro
Gattuso: 4,00 milioni di euro
Zambrotta: 3,50 milioni di euro
Van Bommel: 3,50 milioni di euro
Seedorf: 3,00 milioni di euro
Nesta: 2,50 milioni di euro
Inzaghi: 0,80 milioni di euro
Roma: 0,50 milioni di euro
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TOTALE NETTO: 22,30 milioni di euro
Un totale netto degli emolumenti, dunque, che si attesta circa a quota 22 milioni. Ponendo in essere un lordo che le società devono corrispondere per i contratti ai calciatori che sostanzialmente raddoppia (o quasi) la ‘busta paga’ pulita, è facile ipotizzare che l’intera manovra del pacchetto cessioni sia portatrice d’un risparmio totale di circa 45 milioni.
E’ innegabile che le manovre in entrata da adoperare per colmare le lacune create da queste cessioni dovranno consentire alla società di non ritrovarsi scoperta anche l’anno prossimo: ecco il perchè degli ingaggi, sicuri o quasi, dei vari Acerbi, Montolivo e Traoré, per i quali verranno spesi circa 15 dei suddetti 45 milioni.
Poi, alla società di Via Turati, al di là delle altre manovre necessarie a completare l’organico, verrà chiesto di portare al fianco di Ibrahimovic il nome necessario a scaldare nuovamente il cuore dello svedese, lo stesso che dovrà riaccendere gli animi dei tifosi.
Ed il progetto, per quanto possa sembrare obsoleto, nelle alte sfere del Milan è ben chiaro, e risponde al nome diBalotelli. Ovvero, il semi-tifoso voglioso di rossonero, oltre che di tornare in patria dopo la controversa esperienza all’estero. Cosa che potrebbe essere agevolata, oltre che dalla volontà del ragazzo, anche dalla ritrovata lena (ed apparente riconciliazione con Mancini) di Carlos Tevez, che per questo oggi ha molte più chances di rimanere a Manchester di non quante ne abbia proprio Balotelli.
Ed è qui che torniamo al rendiconto finanziario del focus del pezzo. Al momento il contratto che lega Balotelli al ricco club inglese gli garantisce circa 3,70 milioni netti a stagione. Ed è innegabile, che, nel calcio moderno, un calciatore non possa cambiare casacca, a soli 22 anni, se non per migliorare i propri introiti.
Considerando anche un trascurabile aumento dell’ingaggio netto che potenzialmente percepirebbe in rossonero, magari legato al trasporto sinora dimostrato, in più forme, verso quella maglia, diciamo che esso non sarebbe comunque inferiore ai 4 milioni netti all’anno, che in Italia diventano circa 8, tutto compreso.
Attualmente il valore del cartellino del fu SuperMario non è inferiore ai 30 milioni. Più ragionevolmente, e considerato anche il potenziale aumento di valore del suo cartellino in virtù dell’imminente partecipazione agli Europei (impossibile ipotizzare che l’affare si conretizzi prima della rassegna continentale), è verosimile ritoccare la cifra portandola a non meno di quota 35.
Insomma, un totale dell’affaire che, tra cartellino ed ingaggio, è collocabile non sotto quota 43. Ovvero, la stessa cifra annualmente risparmiata in virtù delle cessioni eccellenti.
Un anno dei senatori ‘esodati’, in definitiva, vale l’ingaggio del solo Mario Balotelli. Potrebbe essere su questa base considerativa che si fondarebbe la prossima campagna acquisti rossonera che, come sempre, sarà all’insegna delrisicato fair play finanziario, e dunque particolarmente rigorosa, come Galliani & Co. ci hanno abituato, negli ultimi tempi. Se Balotelli dovesse essere, tenendo conto anche di quanto sia restìo il City nell’ottenere contropartite, dunque, per ogni altro rinforzo si dovranno operare altre cessioni. E possibilmente remunerative, a differenza di quelle degli ultratrentenni.
Ecco perchè uno tra Pato e Robinho andrà via. Le offerte per entrambi non mancano ma neanche spopolano, ed è per questo che nelle ultime ore è venuto fuori un nuovo intrigo internazionale, che prevedrebbe il fantomatico scambio Ibrahimovic-Balotelli proprio con il City.
Con lo svedese che si ricollocherebbe all’interno d’un contesto di prestigio internazionale (come chiede a Berlusconi) e Balotelli finalmente al Milan, a formare il quartetto di punte del 2013, con Pato, Cassano e Robinho.
Molto dipenderà, difatti, dalla cessione di Pato. Se il Milan decidesse di voler (e dover) credere ancora ed a lungo termine nelle sue capacità, oltre che nella sua tenuta fisica, darà corpo alla coppia d’attacco più giovane e prospetticamente devastante d’Europa, quella formata appunto da Pato (classe ’89) e Balotelli (classe ’90).
Che, evidentemente, da solo vale quanto un anno di Seedorf, Inzaghi, Roma, Zambrotta, Seedorf, Gattuso, Nesta e Flamini. Chi l’avrebbe mai detto.
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Post Originale:
Milan, gli ‘esodati’ valgono il solo Balotelli. E se lo scambiassi con Ibra?