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Strana carriera, quella di Alberto Aquilani (nella foto). Giovanissimo attirò l’attenzione degli addetti ai lavori per la sua tecnica, la duttilità tattica e il gran tiro. La Roma lo cedette al Liverpool 3 anni fa per oltre 20 milioni di euro. I tifosi erano infuriati con la società giallorossa. I fatti, però, hanno dimostrato che ad averci perso è senza dubbio il Liverpool.
In Premier League Aquilani ha disputato appena una stagione. Annata deludente, per questo nel 2010 è tornato in Italia. Nella Juventus il centrocampista ha avuto parecchie difficoltà. Nel 2011 l’approdo al Milan. Rilancio? Macché. Aquilani ha iniziato bene la stagione, poi, complice un infortunio, si è perso per strada. Anche dopo che ha recuperato, Allegri lo ha schierato col contagocce.
Insomma, dell’Aquilani che incantava gli stadi italiani coi suoi inseriementi centrali, ormai, non c’è più traccia. Le sue qualità non si discutano – è chiaro – ma riesce a esprimerle troppo raramente. Ecco perché in casa Milan ci sono molti dubbi sua sua conferma. Il club di via Turati non ha obblighi di riscatto (l’accordo coi reds prevedeva obblighi solo in caso di raggiungimento delle 25 presenze). Adriano Galliani e Alberto Aquilani, assistito dal manager Franco Zavaglia, si incontreranno entro maggio. L’ennesimo addio in casa Milan è possibile. Anche perché i rossoneri sono orientati a puntare su Mathieu Flamini.
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Calciomercato, Milan e Aquilani presto a colloquio