Alexandre Pato (nela foto) rischia di diventare un grande mistero del calcio. Non sarebbe certo il primo, basti pensare a quell’Adriano, suo connazionale, che nel volgere di pochi anni è passato da “nuovo Ronaldo” a “bidone”. A 17 anni il papero è diventato campione del mondo per club, segnando addirittura in finale contro il Barcellona di Messi, Xavi, Puyol e Ronaldinho. Anche l’inizio nel Milan è stato particolarmente positivo. Poi sono cominciati i guai fisici e tattici. L’ultima stagione del brasiliano è stata la più disastrosa, come testimonia il misero bottino di reti stagionali: appena 4.

A gennaio Pato poteva andare al PSG per 27 milioni di euro più bonus. Ma Berlusconi bloccò l’affare. E di affare si sarebbe trattato, visto che il prezzo del cartellino del sudamericano è ormai colato a picco.

Oggi solo un folle spenderebbe quelle cifre. In Brasile lo vorrebbero in prestito diversi club, ma il Milan ha sempre detto no a queste ipotesi. L’agente dell’attaccante, Gilmar Veloz, non esclude un futuro nel Psg per il suo assistito, anche se trattative in corso non ce ne sono:

“Alexandre ha un contratto con il Milan e ogni decisione verrà presa dal club rossonero – ha detto a Tuttomercatoweb. – Alexandre è carico. Farà le Olimpiadi, la speranza è che giochi bene. E magari aiuti il Milan a vincere il prossimo Scudetto. L’ho sentito carico e voglioso di fare grandi cose. Il futuro lo decide la società, cioè Adriano Galliani. Il PSG? Per ora è una situazione che non esiste. Se il Milan trovasse un accordo con un club e mi chiamasse per un appuntamento ne potremmo parlare. Alexandre con Ancelotti ha un grande rapporto, è un ottimo allenatore. Ha un rispetto immenso verso il tecnico, con cui – ha aggiunto il manager – c’è un legame enorme”.

Insomma, il futuro del brasiliano dipende soprattutto dal Milan. Probabile che si decida dopo le Olimpiadi. Se Pato dovesse fare bene, il prezzo del cartellino lieviterebbe. A quel punto le strategie del calciomercato rossonero potrebbero avere una svolta.

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